PlanRadar presenta la nuova ricerca sull’edilizia residenziale

(foto PlanRadar)

Un nuovo studio condotto da PlanRadar mette in luce una crescente preoccupazione tra i costruttori edili a livello globale, soprattutto in ambito residenziale. Secondo il Global Housebuilders’ Survey 2024, quasi l’80% delle aziende intervistate segnala pressioni derivanti dall’aumento dei costi, con una particolare attenzione alle difficoltà nel reperire manodopera qualificata.

In Italia, il quadro risulta leggermente meno drammatico, con il 65% dei costruttori che lamenta una pressione legata ai costi. Sorprendentemente, oltre un terzo degli operatori italiani riferisce che i costi sono rimasti invariati, un dato tra i più alti a livello globale. Tuttavia, la carenza di manodopera rappresenta una sfida cruciale anche nel nostro Paese, con quasi due terzi delle imprese che segnalano un aumento dei salari e il 75% che attribuisce i ritardi nei progetti a questa difficoltà, con conseguente perdita di produttività.

Le tre sfide principali per il settore

L’indagine di PlanRadar ha evidenziato tre sfide chiave che attualmente gravano sul settore edile: la carenza di manodopera, l’incertezza delle politiche governative e le limitazioni finanziarie. Questi fattori non solo aumentano i costi di costruzione, ma rallentano anche la realizzazione dei progetti, compromettendo la produttività delle aziende.

(foto PlanRadar)

Per più della metà degli intervistati del nostro Paese (52.5%), infatti, la sfida principale del settore è l’incertezza legata alle politiche governative, un dato che supera di gran lunga la media globale del 39.5%. Questa è seguita a breve distanza dalla carenza di manodopera (42.5%, a fronte di un dato generale del 48.5%) e infine dagli ostacoli posti dai vincoli finanziari (32.5%, unico dato in linea con la media globale del 32.5%).

(foto PlanRadar)

Fabio Arancio, Regional Manager Italy di PlanRadar, afferma: «In linea con la tendenza globale, anche nel nostro Paese abbiamo osservato le complessità che hanno caratterizzato il business delle costruzioni negli ultimi mesi. Tuttavia, a fronte di tali problematiche, quasi il 70% degli intervistati italiani ha dichiarato di stare esplorando attivamente nuove opportunità di crescita, un dato nettamente al di sopra della media globale del 54,5%. Questo risultato dimostra come le aziende italiane stiano affrontando la crisi aprendosi a prospettive inedite, all’interno di un comparto che fino ad

La tecnologia emerge come uno degli strumenti più potenti per affrontare le sfide del settore edile. Secondo il report, il 91% dei clienti di PlanRadar ha registrato un aumento della produttività dopo aver implementato la piattaforma, mentre il 90% ha osservato una riduzione delle rilavorazioni necessarie. Questo sottolinea come l’adozione di soluzioni digitali possa rappresentare la chiave per migliorare la collaborazione, la gestione delle risorse e l’accuratezza dei progetti.

Sander van de Rijdt, Co-Founder e CEO di PlanRadar, ha commentato «L’aumento dei costi e la carenza di manodopera stanno mettendo a dura prova l’industria edile residenziale, mentre la richiesta globale di abitazioni raggiunge livelli critici. La nostra ricerca esplora le cause di queste sfide, ma offre anche una prospettiva di ottimismo. La consapevolezza dei costruttori riguardo al potenziale della tecnologia per migliorare efficienza e produttività fornisce una chiara direzione per il futuro” e aggiunge “In un contesto di tassi d’interesse elevati e rallentamento della domanda, le aziende hanno l’opportunità di concentrarsi sull’ottimizzazione dei processi interni. Questa preparazione sarà fondamentale quando i tassi d’interesse inizieranno a diminuire, come previsto dopo gli interventi recenti della BCE e della FED. Soluzioni digitali come PlanRadar offrono strumenti flessibili e intuitivi per tutti i professionisti coinvolti nei progetti, facilitando la gestione e l’ottimizzazione del lavoro».

 

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