Piemonte, una proposta di legge per le start up innovative

92952c67-c6c8-483b-88a0-24317cd2924eUn Piemonte sempre più attrattivo per le start up innovative: questo l’obiettivo della proposta di legge regionale numero 163, presentata dal gruppo consiliare del Pd in Regione Piemonte, con una dotazione di 16 milioni, in due anni, fra fondi europei e regionali.
Si tratta di un misura che si propone due obiettivi specifici: l’incentivazione, in primo luogo, delle nuove forme di imprenditoria giovanile, con la creazione anche di nuovi posti di lavoro, e, in secondo luogo, la qualificazione del Piemonte come regione d’avanguardia nel settore dell’innovazione, un settore che, in prospettiva, dovrà sempre più divenire un asset strategico per l’economia piemontese.
Alla luce di questi obiettivi, la proposta di legge vuole fissare alcuni capisaldi per lo sviluppo e il sostegno pubblico alle start-up.

Raffaele Gallo
Raffaele Gallo

«Con questa legge vorremmo creare le condizioni per far diventare il Piemonte la “silicon valley europea”, dove i giovani vengono ad avviare le loro attività e le fanno crescere in un territorio fertile per le nuove idee. Il Piemonte è già  adesso la terza regione italiana per numero di start up innovative, ma lavoriamo per farlo diventare sempre più all’avanguardia, un polo attrattivo anche per gli investimenti stranieri».
Raffaele Gallo, presidente della commissione attività produttive Regione Piemonte
Si punta anzitutto alla creazione di migliori condizioni economiche per l’avvio dell’attività di impresa, con l’istituzione di un fondo dedicato che, a regime, ammonterà a un milione di euro annuali. Accanto a questo, si prevede un investimento nell’ambito della formazione e dell’informazione, con la promozione di eventi, workshop e seminari specificamente pensati per promuovere la cultura dell’innovazione. Un secondo punto che la proposta vuole affrontare riguarda l’accesso al credito, per il quale prevede l’apertura di un fondo per interventi in capitale di rischio, amministrato da Finpiemonte, al quale potranno rivolgersi le nuove imprese. A questi contributi diretti bisogna poi aggiungere gli sgravi fiscali sull’Irap a cui le nuove start-up innovative potranno accedere, e le iniziative di procurement pubblico volte a creare le migliori condizioni per l’insediamento sul territorio di nuove imprese.