Piastrelle di ceramica, come chiude il 2014

(foto Emilceramica)
(foto Emilceramica)

Il 2014 registra una ripresa nelle vendite complessive, in attesa che nel 2015 si assista a un consolidamento sia per le vendite che per la produzione. Una dinamica frutto di buone performance sul versante delle esportazioni che controbilanciano il perdurare della crisi sul mercato interno. Positivo il livello di capitalizzazione, la riduzione delle scorte e il miglioramento nella qualità dei crediti commerciali. Sono queste le principali evidenze presentate durante il convegno di fine anno di Confindustria Ceramica, nel corso del quale sono stati illustrati alcuni studi messi a punto dall’Associazione. Nel dettaglio, il 2014 si chiude per l’industria italiana della ceramica con esportazioni superiori ai 310 milioni di metri quadrati (+3,0%), e con un ulteriore calo del mercato italiano del -6,9 per cento, tale da portare l’assorbimento a poco sopra gli 80 milioni di metri quadrati. Tra le aree geografiche che hanno messo a segno le migliori performance nel 2014 si registrano l’Europa Occidentale (+4,5%) trainata dalla Germania e il Far East (+6,3%). Stabile il mercato nord americano (-0,3%) dopo le forti crescite registrate nel corso degli ultimi due anni, mentre positive evidenze (+3,8%) emergono dalle economie dell’Europa centro orientale, ad eccezione della Russia che sconta la difficile situazione interna. La produzione torna a crescere del 4,5 per cento, arrivando a 380 milioni di metri quadrati: un’espansione dovuta sia alla crescita delle esportazioni, sia al completamento del ciclo di destoccaggio di prodotti finiti presenti in eccesso nei nostri magazzini. Le previsioni 2015 registrano vendite totali in crescita del +2,2 per cento, dovuto a un ulteriore ridimensionamento (-3,5%) del mercato interno e da un export che mette a segno un +3,7 per cento. La produzione conferma il trend di crescita, con un +2,3 per cento atteso per il 2015.