Paint our life. Il colore nella casa degli italiani, tra emozione ed ecosostenibilità

Agli uomini il colore dona, in genere, grande diletto. L’occhio ne ha bisogno come ha bisogno della luce”: lo affermava nel 1810 Goethe nelle pagine del suo saggio La teoria dei colori, in cui descrive le diverse tonalità assegnando loro alcuni effetti specifici sulla nostra percezione, gettando le basi della psicologia del colore. Un rapporto, quello tra colori ed emozioni che orienta le scelte di ognuno di noi in materia di moda, estetica e soprattutto negli arredi e nelle finiture.
Si basa proprio su questo presupposto la ricerca Gli stili emotivi dell’abitare promossa da Sigma Coatings, brand di Ppg Univer Spa, che racconta il rapporto dei nostri connazionali con le diverse tonalità e le sfumature di colore. L’analisi mette in luce come per l’84% degli intervistati il colore sia «fondamentale come l’aria che respiriamo», oltre a essere sinonimo di positività, felicità e relax (per il 20% del campione), di emotività, sentimenti ed emozioni (per un altro 20%). Non si tratta di un semplice elemento decorativo, quanto piuttosto di un elemento in grado di donare benessere alle persone, soprattutto all’interno delle mura domestiche, come conferma il 75% degli intervistati.

Dimmi dove abiti e che colore scegli

(foto Cromology)

Se il 24% degli italiani ha dichiarato che la tinta predominante nella propria casa è il bianco, il 76% del campione ama invece personalizzare gli ambienti domestici con tocchi di colore, spaziando dalle tonalità più classiche dei gialli e dei blu, fino alle sfumature più ricercate dei viola e dei verdi. In particolare, emergono profonde differenze nella scelta delle nuance e nelle preferenze cromatiche a seconda dell’area di residenza.

Nel Nord Italia, il 23% dei nostri connazionali punta sulla calda tonalità del giallo che caratterizza specialmente la cucina e il soggiorno, infondendo allegria (per il 39% degli intervistati) e calore (35%). In seconda posizione troviamo invece il rosso, scelto dal 19%, pigmento sinonimo per eccellenza di calore (43%) e passione (35%) che viene applicato per lo più nella zona notte.

Spostandoci verso il centro della penisola a predominare sono le fresche tonalità del blu (10%) e del verde (9%) che evocano sensazioni di serenità (52%) e tranquillità (44%) e per questo sono protagoniste principalmente nelle camere da letto e nella zona living.

Serenità e tranquillità sono le medesime emozioni che guidano le scelte cromatiche di coloro che vivono al Sud. Qui a dominare è l’azzurro, colore preferito dal 12% degli intervistati, specialmente per i luoghi dedicati al relax, come verande e soggiorni. Segue il rosso (10%) scelto per il calore che emana (19%) e spesso utilizzato nei tocchi di colore sulle pareti delle zone living.

«Abbiamo indagato quanto fosse importante per i consumatori il colore nelle loro vite e nelle loro abitazioni – afferma Paola Mattioli, direttore marketing di Ppg Univer Spa –. La ricerca è stata la chiave di lettura per capire, da un lato, quali sono le esigenze dell’utente finale, dall’altro, quale supporto possiamo fornire ad architetti e designer che, nella progettazione, influenzano le scelte delle persone e quindi anche il loro benessere».

I trend colore del 2019

(foto Sigma Coatings)

Ogni brand che si occupa di colore deve necessariamente saper cogliere il gusto degli italiani per intercettarne le richieste con una gamma di prodotti adatta al mercato, ma deve anche essere trend setter e dettare le tendenze del design e delle finiture. Per questo, ad esempio, ogni anno il team degli “stilisti del colore” di Ppg si incontra per analizzare e cogliere segnali e stimoli che vengono poi tradotti in trend per il nuovo anno, così per il 2019 «è stato individuato Quiet Clearing, una tonalità classica di verde intenso che invita a riconnettersi con la natura e a trovarvi rifugio», prosegue Paola Mattioli.

«Per il 2019 è stato individuato Quiet Clearing, una tonalità classica di verde intenso che invita a riconnettersi con la natura e a trovarvi rifugio» Paola Mattioli, direttore marketing Ppg Univer Spa

 

 

Per Marco Costanzo, direttore di laboratorio Alcas Italia, la sfumatura calda e avvolgente di Living Coral (Colore Pantone 2019) è uno dei maggiori trend, «un colore che unisce rosa e arancio, pieno di energia e vitalità, una tonalità che con il suo calore trasmette umanità, senso di connessione e attenzione per l’ambiente». Il colore è un elemento chiave per la caratterizzazione del progetto architettonico «perché ha la capacità di modificare la percezione dello spazio e agire sulle sensazioni e sulle emozioni – spiega Costanzo – . Un corretto e attento uso del colore negli interni è in grado, infatti, di migliorare notevolmente la qualità dell’ambiente e quindi la vita di chi ci abita. Il colore deve essere armonico con il contesto e con gli elementi d’arredo, l’ambiente potrà così accogliere o trasmettere emozioni e stili a seconda delle colorazioni scelte».

(foto Sweet Inn)

E parlando di preferenze, il bianco resta «la scelta più semplice per una buona percentuale di consumatori, ancora “timidi” sull’utilizzo del colore – rileva Lucia Brignola marketing & colour trend specialist edilizia del Gruppo Boero –. Negli ultimi 3-4 anni, le preferenze si sono assestate su toni molto chiari e desaturati, come le varietà dei tortora e dei grigi». Tonalità cromatiche in voga e su cui anche Boero punta nel 2019 proponendo una gamma cromatica di tonalità neutre e bianchi «spesso vista come una “non scelta” o una soluzione facile e luminosa adatta a tutti i supporti ma poco caratterizzante – spiega Brignola –, è invece diventata scelta consapevole, da qui l’esigenza del mercato di avere una ricca palette di bianchi caldi da contrapporre a bianchi freddi, di grigi e di chiare sfumature più sature».

«Il bianco resta la scelta più semplice per una buona percentuale di consumatori “timidi” sull’utilizzo del colore. Negli ultimi anni le preferenze si sono assestate su toni molto chiari e desaturati» Lucia Brignola, marketing & colour trend specialist edilizia Gruppo Boero

 

Progettisti, interior designer e professionisti ben sanno che colori a bassa saturazione sono perfetti per ogni stile: «Abbinati a tinte classiche, nobilitano facilmente toni troppo squillanti o, al contrario, evidenziano con garbo cromie troppo lievi, richiamano stili metropolitani e atmosfere di charme, creando delle quinte che danno risalto agli arredi. C’è però anche spazio per le cromie più vivaci e a seguito di recenti analisi di tendenze stiamo studiando strumenti colore che possano integrare alcune cromie decisamente accese per dare spazio ad accostamenti innovativi e di tendenza» anticipa Brignola.

Monocromatico è la parola chiave per gli interni e gli esterni secondo Sika che conferma «colori tenui come beige e grigio che richiamano la richiesta di serenità, pulizia e luminosità nell’ambito residenziale mentre per le aree commerciali e scolastiche i colori più ricercati dai progettisti e dai committenti sono molto vivaci ma allo stesso tempo caldi come il rosso, l’arancione, il giallo e il verde che permettono anche di differenziare le aree a seconda delle esigenze», spiega Jessica Audino, communication, social media & press relations manager Sika.

Il colore si conferma come regolatore del mood dell’ambiente: «I colori saturi e gli alti contrasti trasmettono vivacità e allegria, mentre i neutri e i contrasti più pacati rendono gli spazi più confortevoli e “silenziosi”», assicura anche Michele Venturin, product manager sistema colore di Fassa Bortolo, che suggerisce, inoltre, prima di parlare di tonalità di «valutare innanzitutto le dimensioni degli spazi, la disposizione e la luce naturale e/o artificiale che condizionano la resa della tinta». La tendenza che ha tenuto banco nel 2018 e che proseguirà anche nel 2019 è il minimalismo: «Colori neutri e grigi accompagnati dal white sono il trend da circa 5 anni e si sa che nel settore colore le tendenze hanno una durata di un decennio quindi il minimal avrà ancora spazio nel futuro; anche se si è iniziato a rilevare un incremento dei blu e verdi che evocano serenità e tranquillità», sottolinea Venturin. Il colore non è però pura estetica ma ha anche una funzionalità. «Con la maggiore attenzione posta all’isolamento termico e alla limitazione della temperatura di irradiamento delle superfici, il bianco ha vissuto un nuovo successo e tenendo conto di queste esigenze negli interni abbiamo sviluppato tonalità su indici di luminosità medio alti come il white, i pure e i pastelli a volte accompagnati da colori pieni». Ma anche effetti materici e decorativi mantengono il loro appeal sugli italiani tanto che si continuano a sviluppare «diversi e nuovi effetti materici e decorativi, le finiture che vanno più di moda sono le sfumature di colore insieme alle calci e agli effetti naturali tornati in auge», conclude Michele Venturin.

Della ciclicità delle tendenze colore parla anche Fabio Ceruti, responsabile laboratori Locatelli: «Alcune preferenze sono periodiche e soggette a tendenze anche congiunturali, per esempio alcuni cromatismi caldi e ricercati, nelle tonalità gialle e arancione, hanno lasciato il passo a tinte meno vive, quasi monocromatiche del bianco/nero, con l’uso dei grigi nelle diverse tonalità, come il famoso “tortora”. La penisola può considerarsi suddivisa nelle fasce geografiche del Nord e Centro con colori più caldi (gialli e arancio) e Centro Sud con colori e tonalità più fresche e chiare (azzurri e verdi tenui) fino all’uso tradizionale dei bianchi nelle aree più mediterranee».

«Stanno progressivamente diminuendo le macchiature cromatiche con effetti anticati per lasciare spazio alle tinte uniformi e più spiccate; più frequenti anche gli effetti materici e strutturali» Fabio Ceruti, responsabile laboratori Locatelli

 

Per il 2019, al di là delle tendenze, Ceruti segnala una conferma dei trend del 2018 «anche se in linea di principio stanno progressivamente diminuendo le macchiature cromatiche con effetti anticati per lasciare spazio alle tinte uniformi e più spiccate; sempre più frequenti gli effetti più materici e strutturali che tendono a evidenziare la trasparenza della materia di cui la superficie è composta».

Concorde con i risultati della ricerca è anche Paolo Sala, product manager linea finiture colorate e isolamento termico di Mapei che rimarca come il colore sia strettamente legato alle nostre emozioni e sottolinea il ruolo del «“colore evocativo” che richiama le esperienze personali del nostro passato; tendenzialmente ci piacciono i colori che riusciamo a legare a ricordi piacevoli e/o a proiezioni di desideri futuri. L’insicurezza dei nostri tempi porta così alla scelta di colori rassicuranti nei toni tenui e pastello, o per contro al “coraggio“ di toni decisi e personali».

Per Leonardo Pelagatti, responsabile Color Design Center di Cromology, è «più opportuno parlare di differenze legate alle dimensioni e alla densità di abitanti per gli esterni mentre per gli interni la classificazione dei colori sembra più consona se eseguita per età e per canale distributivo». Nelle grandi città sono sempre più presenti i colori desaturi tendenti al grigio, al tortora e al taupe, con nuance neutre o tendenti a tonalità fredde, con i toni caldi a fare da contorno. Nelle città medio piccole protagonisti i gialli caldi medio chiari e chiari, i cipria desaturi, gli aranci, i rossi mattone chiari insieme a beige scaldati e i bianchi cromatici morbidi, esaltati da contrasti con tonalità neutre, estremamente chiare o estremamente scure. Nei paesi con edifici notevolmente più bassi rispetto alle città e dove regna il verde, i toni diventano ancora più decisi andando verso il giallo ossido e rosso ossido, il color ruggine e i beige più scuri, anche se i bianchi cromatici sono molto apprezzati. Nel comparto degli interni, si confermano le tendenze del 2018, con il colore usato per creare ambienti caldi, rilassanti e accoglienti: «Il verde salvia è una tonalità interessante, così come potrebbe esserci un’escalation di tono nei gialli, con direzione giallo sole. Non si arresta l’apprezzamento per i toni caldi e le colorazioni chiare, medio-chiare della famiglia dei beige e dei grigi». Questi trend sono influenzati anche dall’età anagrafica: i giovani fino a 35 anni sono legati alla moda e «scelgono tonalità molto neutre con luminosità chiare o medio chiare, e vengono utilizzati anche effetti decorativi ma a campiture delimitate con colori decisi scuri come marroni, giallo oro, arancioni e viola» chiarisce Pelagatti.

«I giovani fino a 35 anni sono legati alla moda e scelgono tonalità molto neutre con luminosità chiare o medio chiare, utilizzati anche effetti decorativi ma a campiture delimitate con colori decisi» Leonardo Pelagatti, responsabile Color Design Center Cromology

 

Il segmento dai 35 ai 60 anni è più conservativo se si orienta alla gdo e più propenso a cambiare si rivolge al canale retail supportato da progettista, arredatore o consulente vendita che collabora nella scelta del mood. Per il canale diy, il bianco vendita ritorna, mentre i colori sono molto legati alle esperienze passate e sono poco inclini a rivoluzioni cromatiche.

Innovazione, stile e impronta green

(foto Alcas)

A evolversi nel corso degli anni non solo i gusti delle persone e le tendenze cromatiche ma anche i processi di sviluppo, alla ricerca di soluzioni sempre più performanti e all’insegna della sostenibilità.

Uno studio continuo di tecnologie sempre più innovative contraddistingue Fassa Bortolo che all’interno del suo catalogo vanta «vernici ignifughe e mangia formaldeide, prodotti certificati a cui si aggiunge un’itera gamma green che comprende anche una pittura, certificata, intelligente e antiinquinamento indoor», come spiega Michele Venturin.

«La nostra attenzione al green si declina in vernici e finiture ecosostenibili, esenti da voc, con packaging e imballi riciclati, e allo stesso tempo si traduce in siti produttivi sostenibili» Michele Venturin, product manager sistema colore Fassa Bortolo

 

Un’attenzione al green che l’azienda di Treviso declina in «vernici e finiture interamente ecosostenibili, esenti da voc, con packaging e imballi riciclati e che allo stesso tempo si traduce nello sforzo di avere siti produttivi sostenibili con forni per la calce alimentati da segatura di scarto dei mobilifici; siti la cui presenza sul territorio è capillare e per questo in grado di garantire una distribuzione quasi a km 0 evitando così l’inquinamento prodotto dai trasporti», conclude Venturin.

Qualità, tecnologia, innovazione e ricerca caratterizzano anche l’anima di Alcas Italia che ha sviluppato prodotti performanti, certificati e che rispettano l’ambiente, come le idropitture antimuffa, superlavabili igienizzanti, antibatteriche, antimicotiche e asettiche che prevengono la formazione di muffe e migliorano la vivibilità degli ambienti.

«Le nostre linee di prodotti ad acqua sono realizzate nel pieno rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente e della salute. Prodotti innovativi, sicuri nell’utilizzo e duraturi nel tempo» Marco Costanzo, direttore di laboratorio Alcas Italia

 

«Le certificazioni di qualità ottenute – precisa Marco Costanzo – sono la garanzia di un prodotto sicuro e affidabile. Le nostre linee di prodotti ad acqua sono realizzate nel pieno rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente e della salute. Prodotti innovativi e di qualità, progettati per essere facili da applicare, sicuri nell’utilizzo e garantiti per durare nel tempo».

Le soluzioni ad acqua sono centrali anche nell’offerta del Gruppo Boero: «I nostri laboratori di ricerca e sviluppo hanno rivisto tutti i cicli degli smalti ad acqua per incrementarne le prestazioni, coniugando i vantaggi della tutela ambientale con le prestazioni di durezza, resistenza e durabilità dei prodotti a solvente», sottolinea Gabriella Bisio, communication & innovation manager edilizia Gruppo Boero.

«Il consumatore è attento ai prodotti e i nostri laboratori pongono il focus sull’individuazione di materie prime alternative meno impattanti e sullo studio di finiture per il comfort degli ambienti» Gabriella Bisio, communication & innovation manager edilizia Gruppo Boero

 

Altra innovazione su cui si punta sono le finiture ecocompatibili caratterizzate da un rivestimento fotocatalitico ai silossani con proprietà autopulenti e antiinquinamento: grazie al processo di fotocatalisi, il rivestimento dissolve le particelle di smog che si depositano sulle superfici, trasformando i gas nocivi in sostanze a basso o nullo impatto inquinante. Tutto questo per soddisfare le esigenze di un «consumatore sempre più attento a ciò che acquista e ai prodotti che introduce nell’ambiente in cui vive con la sua famiglia, per questo i nostri laboratori pongono il focus sull’individuazione di materie prime alternative meno impattanti e sullo studio di finiture volte a migliorare il comfort degli ambienti», aggiunge la Bisio che sottolinea « Siamo orgogliosi di poter dire che anche quest’anno tutte le nostre idropitture possono essere defonite formaldeide free».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Paola Mattioli, di Ppg Univer Spa: «Sostenibilità, basso impatto ambientale dei prodotti e salute sono temi fortemente sentiti e capaci di influenzare le scelte d’acquisto. Questa consapevolezza ci stimola continuamente alla formulazione di prodotti che eliminino le emissioni di voc negli ambienti indoor o addirittura, ne combattano la presenza. Come la pittura murale opaca a base di materie prime rinnovabili che è attiva nell’abbattimento della formaldeide presente negli ambienti interni, oltre a esserne completamente priva».

Anche i progettisti e gli architetti, come evidenzia Jessica Audino di Sika, «sono sempre più attenti alla presenza all’interno dei capitolati di prodotti ecosostenibili, aggiudicando dei punteggi extra in fase di gara di appalto alle imprese o agli applicatori che propongono dei cicli innovativi e migliorativi sotto il punto di vista ecosostenibile. In tutti gli ambiti è richiesta una bassa emissione di voc in maniera tale da permettere il proseguimento delle normali attività o vivibilità dell’ambiente. Oltre a un pavimento igienico è importante avere delle pareti igieniche che permettano di rispettare i requisiti antibatterici in caso di strutture sanitarie o scolastiche e di porre la giusta attenzione igienica anche nelle aree residenziali».

«I colori tenui come beige e grigio richiamano serenità, pulizia e luminosità nell’ambito residenziale mentre per le aree commerciali e scolastiche i colori sono molto vivaci e allo stesso tempo caldi» Jessica Audino, communication, social media & press relations manager Sika

 

«Tutte le nostre soluzioni – afferma Francesca Geri marketing manager retail di Cromology – sono formulate per garantire il massimo rispetto di chi le applica e di chi utilizzerà gli spazi. Molti i prodotti certificati che rappresentano il nostro impegno nel rispetto della salute e salvaguardia del benessere delle persone. Le prestazioni dei nostri prodotti rendono l’applicazione più veloce e la durabilità degli interventi più estesa con interventi a minore impatto ambientale. Per noi green ed ecosostenibilità devono essere, infatti, concetti legati a dati e prestazioni concrete».

«Le nostre soluzioni sono formulate per garantire il massimo rispetto di chi utilizzerà gli spazi. Prodotti certificati che rappresentano il nostro impegno nella salvaguardia del benessere delle persone». Francesca Geri, marketing manager retail Cromology

 

Per Paolo Sala di Mapei, «il mercato, disilluso da promesse non mantenute (ad es. prodotti lavabili isolanti, mangia smog, ecc.), richiede sempre più pitture che risolvano il vero problema della muffa in interni e delle formazioni algali all’esterno in aumento a causa della diffusione di sistemi per l’efficientamento energetico come il cappotto termico, isolamento con doppi vetri ecc.».

«Il rispetto delle normative per quanto riguarda i Criteri ambientali minimi e il protocollo Haccp inerenti i prodotti vernicianti sarà “l’attenzione” del futuro nel mondo del colore» Paolo Sala, product manager linea finiture colorate e isolamento termico Mapei

 

Accanto a questo tipo di soluzioni Mapei individua una ricerca sempre più marcata da parte degli utenti di pitture per interni altamente smacchiabili e di elevata durabilità. Guardando al futuro «il rispetto delle normative già in essere per quanto riguarda i Criteri ambientali minimi e il protocollo Haccp, legati entrambi all’ecosostenibilità, inerenti i prodotti vernicianti, e soprattutto la diffusione della loro conoscenza, sarà “l’attenzione” del futuro nel mondo del colore», conclude Sala.

Soluzioni dall’anima green ma anche belle da vedere come spiega Fabio Ceruti di Locatelli: «Si avverte in modo crescente l’esigenza di unire all’estetica delle superfici una maggiore attenzione al tipo di finitura e di materia impiegata. Il tema salute interessa la questione della sostenibilità per l’uomo e l’ambiente. Ci stiamo abituando a parlare di economia circolare e il settore edile deve rispondere con materiali e tecnologie sostenibili e green. È importante, per il benessere dell’uomo e dell’ambiente, considerare il ciclo di vita del prodotto dall’inizio alla fine, i materiali devono rispondere a principi diversi e lungimiranti per assicurare maggiore qualità della vita e diminuzione degli sprechi».

I colori che tingono il mondo della distribuzione

(foto Mapei)

«Nel corso degli ultimi anni si è assistito – sottolinea Ettore Ravizza, co-titolare di Gruppo Made Ravizza Fratelli di Torino – a una progressiva prevalenza del grigio, nelle sue sfumature più chiare che virano verso il total white. Si abbandonano i colori intensi e le tonalità accese dei gialli e dei rossi a favore di nuance più neutre». Le scale di grigi sono privilegiate da architetti e interior designer che le abbinano molto spesso a rivestimenti e prodotti decorativi metallizzati. «Gli utenti privati che non sono guidati nella scelta dai progettisti – prosegue Ravizza – si orientano verso colori più vivaci soprattutto per la cucina, mentre per la zona notte preferiscono tonalità più calde come il verde e il lilla. Si tratta di una scelta emozionale, basata su sentimenti e sensazioni». Dal punto di vista delle tipologie di smalti e vernici «piacciono molto la pittura lavagna e gli smalti murali per pareti e superfici lavabili, utilizzati per dare un tocco di brillantezza alle pareti satinate. I bricoleur amano molto anche il glitter, una tendenza che incontra ancora i gusti del pubblico, mentre le pitture legate alla velatura e alla terra fiorentina sono ormai fuori mercato».

«Piacciono molto la pittura lavagna e gli smalti murali per superfici lavabili, i bricoleur amano molto e il glitter mentre le pitture legate alla velatura e alla terra fiorentina sono fuori mercato» Ettore Ravizza, co-titolare di Ravizza Fratelli Gruppo Made

 

Le richieste di architetti e designer vertono invece verso rivestimenti a spessore con effetto materico e rigato, ideali soprattutto per i locali commerciali e ristorativi.

Da Torino alla provincia di Ferrara, e più precisamente a Codigoro dove ha sede BigMat Mapef, si conferma il primato del grigio, come spiega Marco Finessi, responsabile del punto vendita: «L’ambiente, la zona in cui si vive e si abita influenzano il gusto delle persone. E, quindi, forse non è un caso che nella nostra zona, con nebbie e foschie, vengano ricercate tinte tenui e sfocate tendenti al grigio e al tortora. Stiamo assistendo alla scelta sempre più frequente di tonalità chiare del grigio, del tortora, se non a un vero e proprio ritorno al bianco. Anche con i prodotti decorativi vediamo le scelte cadere sui toni chiari che lasciano luminosità e senso di spaziosità all’ambiente. In controtendenza, invece, la scelta dei colori esterni che più frequentemente si attesta sulle tonalità forti del giallo, del rosso e rosso mattone».

«L’ambiente e la zona in cui si vive influenzano il gusto delle persone. Stiamo assistendo alla scelta sempre più frequente di tonalità chiare del grigio se non a un vero e proprio ritorno al bianco» Marco Finessi, responsabile BigMat Mapef

 

Tra i materiali per tinteggiatura prevalgono quelli ecologici privi di additivi nocivi, come ad esempio la formaldeide, traspiranti e antimuffa «dal momento che la zona è caratterizzata da forte umidità sia d’inverno sia d’estate», precisa Finessi.

Sensibilità e attenzione alla sostenibilità e alla salubrità contraddistingue anche la clientela di Sgrevi di Arezzo: «Nell’ambiente bagno – afferma Paolo Barboncini responsabile dello showroom – prevale sempre più la scelta della pittura rispetto al rivestimento ceramico che non occupa più tutta la parete ma viene applicato solo nei punti necessari, lasciando campo libero alle microresine e alle pitture lavabili ecologiche, senza formaldeide e senza voc».

«Nell’ambiente bagno prevale sempre più la scelta della pittura rispetto al rivestimento ceramico che non occupa più tutta la parete ma viene applicato solo nei punti necessari» Paolo Barboncini, responsabile showroom Sgrevi

 

Sul fronte delle tinte, Barboncini sottolinea la predominanza del bianco e dei colori caldi, in particolare il giallo ocra: «i colori si abbinano allo stile rustico delle nostre costruzioni in laterizio e legno, ma anche chi punta a uno stile più moderno predilige, soprattutto per la zona notte, tonalità calde». Altre sfumature molto apprezzate sono il verde salvia e il verde chiaro, a cui si aggiungono l’avorio e l’écru, il tutto in perfetto abbinamento ai complementi d’arredo, seguendo le indicazioni di designer e architetti.

I trend dettati da coloro che si occupano di interior e dalle riviste di settore guidano le scelte anche dei clienti di Colori Mazza di Avellino: «Gli utenti privati ci chiedono ciò che hanno visto sulle pagine dei magazine, coordinando le pareti con l’arredo – spiega l’addetta alle vendite Paola Del Gaudio –. Prevalgono colori tenui, tra tutti il grigio in ogni sua gradazione, ma anche le tinte della terra e il senape».

«Si nota un abbandono della vecchia tempera per prodotti più prestazionali, antimacchia e resistenti. I clienti sono sempre più informati e si orientano verso soluzioni prive di voc e traspiranti» Paola Del Gaudio, addetta alle vendite Colori Mazza

 

Il colore rispecchia il momento storico che stiamo vivendo mettendo da parte nuance vivaci come gialli e rossi, il verde e lo smeraldo, e puntando su colori meno impattanti e “seriosi”. Si nota inoltre «un abbandono della vecchia tempera a favore di prodotti più prestazionali, antimacchia e resistenti, in particolare alla spazzolatura. Dal punto di vista decorativo lo stucco veneziano ha perso terreno, relegato ad alcuni ambienti domestici, mentre rimane in voga la velatura. I clienti sono sempre più informati e consapevoli e si orientano verso soluzioni prive di voc, il più naturali possibili, e traspiranti».

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