Adatti per l’applicazione sugli impianti a pannelli radianti, soprattutto a basso spessore: sono i due nuovi autolivellanti weberfloor level 250 e weberfloor alfa300 presentati da Saint-Gobain Italia.
Il primo è a base di anidride ad elevata purezza e a ritiro quasi nullo, per applicazioni in interno in ambito residenziale e commerciale leggero; il secondo è a base di gesso alfa naturale, ad altissime prestazioni, e oltre che per il residenziale, è ideale per alberghi, ospedali, centri commerciali, scuole e uffici pubblici.
Numerosi i vantaggi derivanti dal loro impiego:
- la posa non richiede l’utilizzo della rete metallica, né tantomeno del primer prima dell’applicazione delle colle deformabili S1 e S2 della linea webercol
- sono applicabili su qualsiasi tipologia di impianto radiante
- assicurano un peso inferiore sul solaio pari a -100% rispetto ai sistemi tradizionali
- sono caratterizzati da bassa inerzia e quindi consentono una velocissima messa a regime dell’impianto.
Weberfloor level 250 e weberfloor alfa 300 sono prodotti ecologici e rispondono pienamente all’impegno dell’azienda per la sostenibilità: la capacità di gestire ogni fase della vita di un edificio permette, infatti, di integrare nei progetti materiali e tecnologie in grado di ridurre ai minimi termini l’impatto ambientale delle costruzioni.
A questo proposito, è importante sottolineare che:
- l’anidride alla base di weberfloor level 250 è ottenuta da un processo industriale che le conferisce elevatissima purezza (99%) ed elevata stabilità, oltre a garantire un basso impatto ambientale con ridottissime emissioni di CO2
- il gesso alfa naturale di cui è composto weberfloor alfa 300, proveniente da cave selezionate, è un materiale a bassissimo impatto ambientale perché prodotto con temperature di cottura molto basse e di conseguenza con una ridotta emissione di CO2 nell’ambiente.
Gli autolivellanti weberfloor, infine, sono certificati secondo la normativa europea En 13813 e posseggono il marchio Gev_Emicode: sono classificati, sulla base delle emissioni, come Ec 1Plus, ovvero la classe Premium che fissa nuovi criteri ancora più severi.