Ristrutturazione di interni

Nomade Architettura. Interni Anni Trenta

Un appartamento milanese cambia look con una diversa distribuzione interna degli spazi e mantiene inalterate le tracce decorative originali dell’epoca
1. Nella zona giorno trova posto anche la cucina a vista dalle linee classiche e giocata sulla doppia tonalità bianco e grigio (foto di Gregory Abbate)

Abitare in una casa d’epoca è un po’ come possedere un pezzo di storia della città in cui si vive, è un po’ come vivere in un’architettura senza tempo. È quello che ha scelto di fare la giovane coppia che ha acquistato questo appartamento in una zona di Milano caratterizzata dalla presenza  di edifici storici degli anni ’30. Lo studio milanese Nomade Architettura si è preso l’incarico di seguire questo interessante progetto di ristrutturazione.

Cosa è cambiato
Durante la ristrutturazione sono stati demoliti la maggior parte dei tavolati esistenti, per poter ingrandire la zona giorno e creare un unico ambiente e per rendere la zona notte più funzionale,  con ambienti dai tagli più geometrici e razionali e con due bagni dalle dimensioni maggiori rispetto a quelli già presenti.
La zona pranzo (foto di Gregory Abbate)

Gli spazi interni presentavano ancora alcune caratteristiche decorative risalenti all’epoca di costruzione dell’edificio e tali sono rimaste in virtù di una ristrutturazione che ha voluto ripensare completamente la distribuzione interna senza però cancellare le tracce architettoniche del passato.

Di fronte al divano una parete attrezzata con una libreria semplice e poco invasiva. Una lampada a sospensione per l’illuminazione dell’angolo living (foto di Gregory Abbate)

L’intervento infatti ha interessato la totalità dell’abitazione, con significative modifiche nella disposizione degli ambienti. Innanzitutto sono stati abbattuti buona parte dei tavolati interni, a favore di una zona giorno molto ampia, tale da ospitare, in un unico ambiente, la zona living e una spaziosa cucina a vista.
In questa zona della casa sono stati mantenuti e restaurati i soffitti, che recavano ancora le decorazioni a gesso originarie e sono state restaurate e riutilizzate le due porte a doppia anta che danno sul corridoio che conduce alla zona notte.

Il corridoio funge da spazio di passaggio tra la zona giorno e la zona notte. Su di esso si affacciano le camere da letto e uno dei due bagni. La zona giorno comunica con il resto dell’appartamento grazie a due aperture con porte a doppia anta, originali dell’epoca (foto di Gregory Abbate)

Questa sorta di corridoio/disimpegno è stato attrezzato con una serie di armadiature a tutta altezza, rigorosamente bianche, tali da creare un allineamento prospettico rispetto al muro antistante su cui sfilano le porte di accesso alle camere antistanti. Una soluzione funzionale e esteticamente perfetta che permette di recuperare dello spazio utile, sfruttandolo sotto forma di armadi contenitori.

La camera da letto è essenziale e dai toni tenui, attrezzata con una grande armadiatura a parete. Anche qui parquet in rovere, come nel resto dell’appartamento (foto di Gregory Abbate)

Nelle stanze affacciate sul cortile interno sono stati spostati alcuni tramezzi per poter rendere più ampio uno dei due bagni e dare agli ambienti una forma più razionale e un taglio più regolare.  La distribuzione esistente infatti presentava un andamento più mosso dei setti murari che conducevano al bagno degli ospiti e alla camera padronale servita da un bagno privato. Un intervento molto importante ha riguardato anche i solai, con un puntuale alleggerimento dei sottofondi e la realizzazione di un rinforzo in rete elettrosaldata. A seguito di questo sono stati completamente rifatti tutti gli impianti, da quello elettrico a quello idraulico e di riscaldamento con l’inserimento di nuovi radiatori.

La camera padronale ha il suo bagno privato accessibile direttamente dall’interno della stanza. Il bagno della camera padronale punta ai toni caldi del beige e del legno (foto di Gregory Abbate)
Nel secondo bagno, accessibile dal disimpegno, si è optato per un rivestimento effetto marmo (foto di Gregory Abbate)

A questo punto si è pensato alle finiture, dai pavimenti ai rivestimenti, dando un’interpretazione più fresca e contemporanea di quel mood anni ‘30 che traspare da alcune tracce evidenti all’interno dell’appartamento.
Parquet in rovere posato a correre per la pavimentazione e colori chiari e luminosi per il resto dell’arredo, sobrio ed elegante.

Anche nei bagni, che rappresentano le due facce di uno stile retrò, più classico per lei, più industriale per lui, le tinte sono tenui, nei toni del grigio perla e dei beige. In questi spazi destinati alla privacy sono stati scelti infatti materiali diversi, piastrelle esagonali e subway tiles per lui, rivestimenti effetto marmo per lei.

 

La filiera delle professioni
Il progettista
Mood di altri tempi
«Questo progetto si può riassumere come un’interpretazione in chiave più fresca e contemporanea del mood anni ’30, che traspare da alcune tracce evidenti recuperate all’interno dell’appartamento”» Selina Bertola, Nomade architettura e interior design

 

Il produttore
Una grande distribuzione sul territorio
La collezione Firenze di Fap Ceramiche, impiegata per realizzazione di un rivestimento all’interno di questo appartamento, è uno dei prodotti di punta dell’azienda emiliana e rientra in quell’area di prodotti dal sapore tradizionale e tipicamente made in Italy. Vasta è la gamma di prodotti proposta dall’azienda che conta oltre 30 collezioni, dalle piastrelle decorate, colorate, lucide o satinate, alle riproduzioni fedeli di marmi, pietre e legni, mosaici e pezzi speciali per finiture. Presente sul mercato dalla metà degli anni sessanta, Fap Ceramiche vanta, ad oggi in tutta Italia, circa 200 punti vendita distribuiti in maniera uniforme sul territorio e rivolti ad una clientela medio alta. «La distribuzione dei nostri prodotti in Italia – precisa Norberto Marzani, responsabile marketing – è per noi di fondamentale importanza e rappresenta un circuito privilegiato. Con i rivenditori abbiamo instaurato, da sempre, un ottimo rapporto di collaborazione che ci permette di concordare con loro, di volta in volta, addirittura l’impostazione sull’esposizione dei nostri prodotti  attraverso un vero e proprio progetto di allestimento. Inoltre, presso le loro sedi, siamo spesso presenti con una grande campagna divulgativa per presentare i nostri prodotti e le nostre ultime novità». Norberto Marzani, responsabile marketing Fap Ceramiche

Il distributore
Un multicentro della qualità
Il Gruppo Bea rappresenta da anni un punto di riferimento per architetti, operatori dell’edilizia e privati: l’azienda, che vanta due grandi showroom, uno a Milano e uno a Pero, entrambi di circa 4000 mq, da anni fa della cultura dell’ospitalità e dell’accoglienza il suo punto di forza. I n entrambi i punti vendita grande disponibilità di prodotti che va dalle piastrelle per pavimenti e rivestimenti, ai marmi, agli idrotermosanitari, all’arredo bagno, alle cucine personalizzate, alle porte, alle scale sino ai caminetti. Claudio Gatti, direttore generale del gruppo, ci parla di una evoluzione continua che dura da ben 44 anni. «Siamo nati nel 1973 e siamo diventati un’azienda di riferimento con una grande capacità di creare mercato ed aggiungere valore ad ogni singolo prodotto. In passato abbiamo investito molto per farci conoscere, oggi lavoriamo molto sul passaparola, sulla conoscenza e sui rapporti di continuità. Abbiamo un personale altamente specializzato e la fortuna di avere con noi collaboratori fidati da circa 25 anni. Il gruppo investe anche molto e continuativamente sul tema dei nuovi brand e avendo a disposizione diverse sale riunioni all’interno dei nostri showroom, organizziamo spesso, in collaborazione con le aziende, meeting e convention per presentare le ultime novità sul mercato». Claudio Gatti, direttore generale Gruppo Bea

L’imprenditore edile
Professionalità e avanguardia
L’impresa che ha seguito i lavori di ristrutturazione si è occupata interamente dei lavori, svolgendo un lavoro a 360 gradi. Alessandro Scaravilli, titolare della Nuova Edil Costruzioni snc ha lavorato affiancando il cliente e il progettista in tutte le fasi di intervento, collaborando con loro durante l’esecuzione giornaliera delle opere previste da progetto.  «I vincoli progettuali, legati principalmente alla struttura sono stati rispettati con professionalità – spiega il titolare –  e le difficoltà strumentali sono state risolte con tecniche d’avanguardia: abbiamo  infatti rifatto completamente i solai con un getto in calcestruzzo e con l’inserimento di una rete elettrosaldata e abbiamo realizzato i setti murari con blocchi di calcestruzzo Gasbeton  per non caricare troppo i solai». Alessandro Scaravilli, titolare Nuova Edil Costruzioni