Nest con The Next Nest alla XX1T – Design after Design

NEST_preview_expogateNest è stata selezionata per partecipare alla Triennale di Milano con il progetto The Next Nest, un’esposizione interdisciplinare dedicata al tema dell’abitare, in mostra presso Expo Gate – Sala Leonardo a partire dal 2 aprile fino al 12 settembre 2016.
Il gruppo di lavoro, composto dall’arch. Mario Cipriano, Francesca Di Noia, designer e art director, Ettore Balbo, industrial designer, Luca Berardo, imprenditore e business manager, e dall’artista Daniele Galliano, porta alla Triennale di Milano uno spazio interattivo, in cui il visitatore diventa “visit-attore”.
Il progetto prevede una mostra in continuo divenire, 4 eventi, laboratori didattici, incontri in cui approfondire progetti e visioni future delle nostre città.
La mostra vuole stimolare la riflessione sull’importanza dell’incontro tra una domanda consapevole e un’offerta attenta alle esigenze della società, attraverso un’installazione interattiva, modificata nel tempo dagli interventi degli artisti, dalle esperienze dei laboratori, e dall’intervento dello spettatore tramite l’interaction design.

NEST_Locandina-5I 4 eventi
costituiscono i 4 passaggi fondamentali per il completamento dell’installazione: durante il loro svolgimento si uniranno alle performance di live painting ad opera di Daniele Galliano, le musiche di Saturnino Celani e gli effetti visivi prodotti dal Tim con Innovation Lab, nello spazio progettato da OfficineMultiplo, che con gli autori del progetto ha curato tutti gli aspetti di allestimento, comunicazione ed organizzazione.
Qui l’artista dipingerà due tele 2x3m, in cui raffigurerà, nella prima, l’umanità e, nella seconda, il cielo stellato.
Le due tele rimarranno in esposizione all’interno dell’installazione e dopo la chiusura verrà prodotto un docufilm a cura del regista Matteo Bernardini, che racconterà l’intera esperienza.

I laboratori, curati dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, prevedono l’immersione da parte del visitatore nelle suggestioni visive, sonore ed esperienziali suscitate dall’installazione e la produzione di materiale che andrà ad arricchire l’opera stessa modificandola costantemente durante l’esposizione.
Matera 2019, capitale europea della cultura che patrocina l’evento, aprirà un ciclo di incontri con il lancio del nuovo logo e ci racconterà alcuni dei loro progetti, open future, master sole24ore, collaborazioni con città italiane progetto Italia 2019, Casa Matera, Matera Basilicata open design, chiudendo a settembre con la presentazione del festival radio Tre “Materadio” dedicato all’utopia. L’evento è inoltre patrocinato dal Politecnico di Torino.
Le suggestioni lanciate da The Next Nest guidano il visitatore attraverso un’esperienza che permette di passare da uno stato di caos creativo a uno stato di costruzione, per stimolare la scoperta e la riflessione sull’importanza che il processo creativo e progettuale, possono avere sui cambiamenti e progressi della nostra società.
Il gruppo di lavoro si pone l’obiettivo futuro di creare uno spazio urbano dedicato alla cultura dell’abitare, in cui chiunque possa trarre stimoli dalla creatività e l’educazione alla multidisciplinarietà con lo scopo di costruire una città migliore.
Nei momenti di crisi economica come quello che stiamo attraversando è importante che la società riparta dedicando maggiore attenzione al proprio futuro.

NEST_Locandina-1L’architettura e il design sono passati in secondo piano rispetto alla produzione e all’edilizia, creando un’offerta inadatta a una buona qualità della vita e costringendo la domanda ad adeguarsi alle logiche di mercato.
La committenza non si riconosce più in questo sistema.
Nest propone di ristabilire l’equilibrio partendo dalla committenza di domani, quelli che Bruno Munari definisce i bambini “da zero a novanta anni”.
Nest è la galleria dell’abitare, un percorso che porta verso l’architettura per tutti. Uno spazio per una nuova civiltà, una nuova architettura, una nuovo design a partire da una nuova committenza.
Nest è un’architettura che recupera uno spazio urbano, lo riqualifica e lo offre alla città come luogo dove informarsi, lavorare, studiare, comprare e vendere. Un modello replicabile di urban center metropolitano vissuto, aperto e partecipato.
Nest sarà uno spazio unico dove interagire con il buon design, la buona architettura, il buon artigianato, con l’arte, con la tecnologia, l’innovazione, per scoprire le bellezze del mondo e riappropriarsi del valore dell’estetica.

L’allestimento alla Triennale vuole essere uno spazio dedicato al BAMBINO da 0 A 90 e si compone di due ambienti ben distinti dove sviluppare la capacità di osservare con gli occhi e con le mani per imparare a guardare la realtà con tutti i sensi.
Il primo ospita un’installazione. E’ il luogo della suggestione visiva, del sogno e dell’introspezione, dell’arte. Il secondo è il luogo dell’azione, della produzione e del lavoro manuale, del laboratorio, dove il progetto dell’installazione viene mostrato, raccontato, e messo in opera dagli stessi visit-attori che diventeranno gli artigiani che completeranno l’allestimento.

Spazio 01
NEST_Locandina-4Al centro c’è qualcosa, è un grande nido, al di sopra, intorno, immagini, proiezioni, racconti. E’ lo spazio dell’arte. Lo spazio di Daniele Galliano. Il nido, nest, è un giaciglio su cui i bambini (da 0 a 90 anni) possono distendersi e vivere un’esperienza fatta di luci, forme, colori, suoni, odori, che racconti e suggerisca l’importanza di osservare, di ascoltare e saper leggere le cose e le situazioni da punti di osservazione diversi e inconsueti. Vogliamo che questa installazione, simbolicamente, rappresenti il passaggio necessario che le nostre case, i nostri nidi, devono fare dall’edilizia all’architettura. Sarà funzionale alla visione, ma inizialmente si mostrerà spoglio, crudo, con la funzione di ospitare senza essere ospitale (proprio come l’edilizia) e che solo dopo la partecipazione e l’intervento collettivo ad opera dei visit-attori artigiani si trasformerà in un giaciglio, caldo, accogliente (architettura), e sarà possibile apprezzarlo in tutto il suo insieme, come da progetto. Uno spazio in divenire, proprio come è in divenire il bambino, nel suo nido, là dove tutto ha inizio e tutto si forma, corpo e anima.
Un invito a ripensare gli spazi con una nuova ottica.

Spazio 02
NEST_Locandina-3Un laboratorio, un luogo del fare per capire, dove si costruisce il sapere. E’ il luogo della creatività e della conoscenza, della sperimentazione, della scoperta e dell’autoapprendimento attraverso il gioco. E’ il luogo dell’artigianato, della trasformazione della materia fino alla produzione degli elementi necessari per completare l’opera. E’ il luogo dove il bambino diventa artigiano, si esprime liberamente diventando indipendente e imparando a risolvere i problemi da solo.
E’ il luogo dove il progetto è esposto, rappresentato, raccontato. E’ lo spazio del gioco che, sotto forma di attività manuale, è in grado di arrivare al cuore ed alla mente dei grandi e dei bambini, piccoli di oggi e uomini di domani.
E’ il luogo dove il visitatore diventa visit-attore. Partecipando al laboratorio sarà guidato alla scoperta del processo creativo: leggerà il disegno tecnico (illustrato), scoprirà le caratteristiche dei materiali utilizzati, comprenderà le fasi operative e, cosa più importante, contribuirà alla realizzazione di un oggetto progettato in tutte le sue parti. Comprenderà l’importanza del processo di produzione essendone parte attiva. Il laboratorio è quindi un luogo di creatività e conoscenza, di sperimentazione, scoperta e autoapprendimento attraverso il gioco.
Un luogo di incontro tra adulto e bambino.

L’esperimento vuole accompagnare la riflessione sull’importanza di portare l’offerta (progettazione), spesso autoreferenziale e poco attenta alle reali necessità della società in cui opera, e la domanda (la Committenza), spesso inconsapevole dei risultati che una buona progettazione può produrre, ad incontrarsi.
Una domanda quindi più attenta ed “esigente” è la nostra risposta a quale potrebbe essere il futuro del design, degli spazi delle città della nostra vita, consapevoli che un buon progetto, prima che da un bravo designer, dipenda maggiormente dalla coscienza e consapevolezza di una committenza che sia in grado di valutare e scegliere il proprio futuro.

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