Tra le bellezze storiche da poter ammirare a Roma troviamo Palazzo Bonaparte: circa 3.000 metri quadrati di spazi riccamente decorati e un elegante balconcino che si affaccia su Piazza Venezia. Il palazzo realizzato da Giovanni Antonio De Rossi ha subito recentemente un intervento di restauro: il progetto ha previsto il rinnovamento e l’ottimizzazione funzionale e logistica degli ambienti nel pieno rispetto dell’identità storica del luogo.
A gestire in maniera attenta il progetto troviamo da Generali Real Estate. I lavori sono stati seguiti dallo Studio Pras e dall’impresa D’Adiutorio, che si è occupata della realizzazione con l’affiancamento della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma.
Il restauro di Palazzo Bonaparte rientra in Valore Cultura, il il programma pluriennale di Generali Italia nato nel 2016 per rendere l’arte e la cultura accessibili a tutti. Grazie alla partnership tra Generali Italia e Arthemisia è stato possibile inaugurare nell’ottobre 2019 lo spazio espositivo Generali Valore Cultura con l’interessante mostra “Impressionisti segreti”.
Il progetto di restauro di Palazzo Bonaparte: l’intervento di Nesite
Al fine di creare un percorso espositivo che garantisse sicurezza per i visitatori e che tutelasse le pavimentazioni esistenti è stato cruciale l’intervento di Nesite. L’azienda padovana produttrice di pavimentazioni sopraelevate customizzate ha realizzato e posato oltre 800 metri quadrati di superfici in vetro extra-trasparente.
La struttura portante sulla quale poggiano i moduli in vetro, protetti e rinforzati da un bordo in ABS, è costituita da colonne regolabili e traversi in acciaio anodizzato anticorrosione. Il perimetro delle sale è incorniciato da da camminamenti in vetro opaco che hanno semplificato l’installazione degli impianti e le successive opere di ispezione e manutenzione.
Nella struttura in acciaio del pavimento sono stati integrati moduli led che hanno permesso di creare un’atmosfera accogliente e al tempo stesso valorizzare i pregiati decori delle pavimentazioni. L’assenza di pere murare e la flessibilità nella gestione dei singoli moduli ha reso il sistema di Nesite la scelta ottimale per preservare il raffinato involucro seicentesco.