Navello. Sistema antieffrazione certificato RC2 per serramenti

Contrariamente a quanto si pensa il punto debole di un serramento non è il vetro bensì la cosiddetta “ferramenta”, e cioè l’insieme di maniglie, cerniere e meccanismi che ne regolano la chiusura. Nel 73% dei casi, infatti, è l’anta di un serramento ad essere forzata per entrare nelle abitazioni; la rottura del vetro e scavalcamento avviene solo nello 0,62 % dei casi di effrazione. Per questo motivo Navello ha presentato un nuovo sistema antieffrazione certificato in classe RC2 secondo la norma UNI EN 1627 per serramenti in legno e legno-alluminio. Il nuovo sistema antieffrazione è composto da più punti di chiusura con nottolino a “fungo” regolabili secondo ogni esigenza che, assicurati allo scontro con una testa (fungo), vanificano ogni possibilità di estrazione con una semplice leva.

Fonte: Navello

Per ottenere la certificazione è importante rispettare alcune caratteristiche: finestre e portefinestre devono essere a 1 o 2 ante con apertura ad antaribalta, avere la maniglia con chiave, non con pulsante, vetro in classe P4A secondo la norma UNI EN 356, nonchè seguire determinate regole sia in fase di assemblaggio che di posa in opera del serramento. Le statistiche dimostrano come le effrazioni avvengano solitamente nell’arco di pochi minuti (non più di 10) trascorsi i quali, se l’infisso riesce a resistere allo scasso, il ladro desiste dal tentativo. I dispositivi antieffrazione possono offrire una protezione semplice, media o potenziata a seconda dell’impegno che richiedono allo scassinatore per penetrare all’interno dell’edificio. Più è alta la classe di resistenza, maggiore sarà il tempo impiegato a forzare l’accesso ad un’abitazione o ad un’azienda. E’ importante ricordare che le finestre con antieffrazione certificata rientrano nel Bonus Sicurezza.

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