Maria Eliana Madonia. Progettare con la luce

Dal punto di vista architettonico questa casa incarna la cultura di contaminazione tipicamente siciliana con un gusto per il minimal contemporaneo (foto di Andrea Segliani)

Quando la coppia di professionisti palermitani ha acquistato questo attico, la prima casa in comune, lo ha fatto per l’esposizione e la posizione dominante sulla città e per la presenza prepotente della luce naturale.

Lo spazio è modellato da grandi superfici bianche che si piegano e riflettono la luce con intensità diverse (foto di Andrea Segliani)

Da subito l’obiettivo della ristrutturazione è stato chiaro: accentuare la permeabilità esterno-interno per godere di un panorama che spazia dal mare ai monti e valorizzare la luce solare il più possibile. L’architetto Maria Eliana Madonia è stata l’incaricata di tradurre il sogno in realtà e di trasformare questo appartamento con terrazza in un’abitazione contemporanea, con una certa contaminazione con la cultura locale.

Cosa è cambiato
L’attico situato all’ultimo piano di un edificio anni Settanta era composto da un’unità immobliare e una grande terrazza coperta (cosiddetta lavatoio). L’intervento di ristrutturazione ingloba la terrazza nell’appartamento chiudendo con finestrature che mantengono un rapporto di grande permeabilità visiva esterno-interno, fortemente voluto dai clienti. Il grande spazio annesso diventa la zona living della casa, con una zona destinata a studio, mentre il nucleo delle camere da letto viene mantenuto, con qualche adattamento per ricavare la zona di servizio. Nessuna modifica dunque alla struttura o alle aperture esistenti in copertura, che vengono chiuse con delle cupole vetrate fisse, cinque tra soggiorno e studio e una in cucina.

«Il progetto della casa è espressione della reciprocità che intercorre tra una forma e il suo intorno, tra più forme e gli intervalli che esse stesse descrivono e anche esperienza del dialogo con la committenza: questa casa è stata pensata, discussa, immaginata insieme alla coppia che oggi la abita, è il frutto di un processo, a volte dialettico, iniziato in sede progettuale e consolidato nella pratica del cantiere».
Maria Eliana Madonia, architetto

Situato all’ultimo piano di un edificio degli anni Settanta, su una delle arterie principali della città, in zona centrale, presentava una tipologia tipica consentita dal regolamento edilizio della Palermo di quegli anni: un appartamento con una vasta superficie a terrazza coperta, detta stenditoio, e una zona perimetrale scoperta.

Un bow window al contrario crea uno spazio esterno che si compenetra con la zona living (foto di Andrea Segliani)

Ottenuto il permesso di chiudere la zona coperta, questa è stata inglobata nell’appartamento, per un totale di circa 300 metri quadrati di superficie. Così, lo stenditoio si è trasformato in uno spazio living diafano, trasparente su un lato e con una vista mozzafiato sulla città. Ciononostante, data la profondità della soletta, è stato deciso di mantenere le aperture già presenti in copertura per evitare il disequilibrio causato dal contrasto tra la zona più esposta e quella interna più buia.

Le cupole vetrate fisse sono state inserite all’interno dei fori già esistenti (foto di Andrea Segliani)

I sei lucernari quadrati sono stati coperti con altrettante cupole vetrate che consentono di seguire il percorso della luce solare a 360 gradi, durante le fasi del giorno e delle stagioni e il variare delle condizioni atmosferiche.

Il rigore cromatico delgi ambienti è stato fortemente voluto dalla committenza (foto di Andrea Segliani)

La genesi dell’intervento, secondo l’architetto Madonia: «La sintesi progettuale è caratterizzata da un approccio che muove dalla contaminazione, propria della cultura siciliana, di forme, materiali e significati, verso una progressiva e rigorosa semplificazione tesa a produrre bellezza e utilità in modo sostenibile, etico e ludico. La misura di questo agire si è concretizzata nell’uso di un materiale che contiene tutti gli altri: la luce naturale.» La casa si sviluppa in senso longitudinale con l’ingresso in posizione baricentrica tra la zona notte e il living.

Al centro della cucina l’isola in acciaio e legno che funge anche da tavolo (foto di Andrea Segliani)

La cucina è prospiciente l’ingresso, piccola ma funzionalissima, con due porte trasparenti passanti per consentire allo sguardo di mantenere la prospettiva sull’asse principale della casa. Su richiesta dei proprietari viene ricavata una zona fitness separata dal living da una porta scorrevole a scomparsa e uno studio aperto sul soggiorno.
I materiali sono essenziali: lastre di gres porcellanato di grande formato effetto cemento rivestono la superficie dell’alloggio, terrazza compresa. Le pareti dei bagni, vasca e doccia comprese, sono realizzate in resina. Molta cura è stata posta all’illuminazione artificiale, con un progetto di illuminotecnica ad hoc.

Al di là della porta scorrevole a scomparsa totale è stata ricavata una zona fitness (foto di Andrea Segliani)

Fondamentale l’integrazione con gli elementi architettonici: la lama di luce che corre parallela alle vetrate è inserita nel ribassamento del soffitto, che allo stesso tempo nasconde le bocchette del condizionatore e le tende; la luce artificiale è integrata anche all’interno delle imbotti delle cupole vetrate, mentre in cucina l’illuminazione tecnica è nascosta in due elementi angolari metallici disposti verticalmente su due angoli della parete.

la filiera delle professioni

Il produttore
Finestre da tetto

Marco Soravia, Responsabile Vendite Italia di Velux

Marco Soravia, il responsabile vendite per l’Italia di Velux, espone i punti di forza delle finestre per tetti piani: «Sicuramente la profondità di gamma. La finestra per tetti piani Velux è disponibile in nove misure, tre soluzione estetiche esterne, una versione fissa e quattro tipologie di apertura. Il tutto integrabile con tende parasole esterne e tende interne. Tutti accessori che la rendono funzionale ma che ne migliorano anche le prestazioni. Faccio un esempio, la tenda parasole esterna é a controllo dinamico ed è in grado di abbattere quasi il 90% del calore estivo con ovvi benefici nei consumi energetici per l’impianto di condizionamento. Si tratta di una domotica integrata presente come soluzione standard in tutte le varianti motorizzate». Soravia consiglia ai rivenditori di «investire in attività di marketing che portino gli utenti finali presso il punto vendita e organizzarsi per fornire servizi di alto valore. Il mercato sarà sempre più orientato verso la ristrutturazione e gli utenti finali sono estremamente orientati alla qualità. I rivenditori possono avere una posizione privilegiata se li invitano presso il punto vendita, se li accolgono in ambienti accoglienti, se trovano personale preparato e soprattutto se offrono il “chiavi in mano” con posatori interni o collaboratori esterni».

Il distributore
Passione per il legno

Marcello Caffarelli, socio con-titolare di Lo Castro

A Palermo, chi dice legno dice Lo Castro. L’azienda nasce nel 1964 come ingrosso di legname segato. Nel 1970 si afferma come segheria di legni esotici e di abete russo, consolidandosi come produttore di perline e travi lamellari fino al 2005, quando si abbandona definitivamente la produzione di lamellare e piallato per dedicarsi alla lavorazione del prodotto finito grazie a macchinari a controllo numerico e all’impregnatura. L’azienda passa dunque dalla lavorazione della materia prima a quella del semilavorato finale, anticipando la richiesta di un mercato in continuo cambiamento. Oggi, Lo Castro conta con uno staff di 28 persone e una struttura complessa con diverse professionalità, dai progettisti ai commerciali, dagli amministrativi agli operai. Quattro ingegneri e architetti offrono un servizio di dimensionamento e calcolo delle strutture lignee ai clienti che lo richiedono. Lo showroom, aperto su una strada principale cittadina, offre un’ampia selezione di marchi di qualità, in continuo aggiornamento, che affiancano l’offerta di legname per coperture: parquet, serramenti, arredi per esterni. La serietà dei produttori e le certificazioni sono per Lo Castro una garanzia e un segno distintivo.

L’imprenditore edile
Serramenti, ma non solo

Francesco Paolo La Rosa, titolare di La Rosa

Azienda artigiana di falegnameria, La Rosa entra nel mercato nel 1975, quando il padre dell’attuale titolare decide di specializzarsi in montaggio di coperture lignee. Negli anni l’azienda si è consolidata sul territorio, offrendo, oltre al know how relativo alle strutture in legno, anche un servizio di realizzazione e montaggio di porte e finestre, ma anche case in legno realizzate secondo i parametri della bioedilizia e arredi su misura, per esterni e per interni. La falegnameria rappresenta il cuore dell’azienda, dove ogni progetto nasce e viene realizzato in ogni sua fase, con una produzione che riguarda sia strutture e lavorazioni complesse che il singolo dettaglio e finitura, grazie anche all’impiego di macchine a controllo numerico di ultima generazione. Diversi i servizi offerti ai propri clienti dalla Falegnameria La Rosa: dalla progettazione, al trasporto e al montaggio, fino all’assistenza post vendita e post installazione.