Margstudio. Né solo bar, né solo ristorante, né solo…

(foto di Sara Magni)

A Treviglio, in provincia di Bergamo, un intervento che racchiude tanti progetti in uno, per realizzare uno spazio dove vivere la convivialità. Il Matè è, infatti, un nuovo locale sviluppato su una superficie di oltre 600 metri quadrati che si presenta come spazio poliedrico: è ristorante, gastronomia, forno, cocktail bar e contemporaneamente luogo di ritrovo per eventi di show cooking.

(foto di Sara Magni)

Ha spazi diversificati, con zone a tema e aree dai percorsi liberi: in poche parole, è un unico locale che ne racchiude tanti altri. Ad occuparsi del progetto è stato Margstudio, che ha preso in mano il concept originario reinterpretandolo e adattandolo alle nuove richieste. Dei 600 metri quadrati disponibili 200 ora sono occupati dai locali ad uso del personale, il resto dello spazio è stato ridisegnato per intersecare i diversi servizi che il locale propone, creando percorsi fruibili e mai sovrapponibili, in modo da far coesistere diversi servizi in un unico grande locale. Al momento dell’intervento lo spazio si presentava come un unico grande ambiente vuoto, senza partizioni interne né vincoli particolari.

Cosa è cambiato
Lo spazio preesistente si presentava completamente vuoto: un perimetro in parte vetrato che si affacciava sulla strada.
Margstudio ha chiuso 200 metri quadrati con tramezzature per realizzare le cucine, i magazzini e gli spazi di servizio, lasciando completamente a vista i restanti 400.
Nell’area aperta alla clientela, i progettisti si sono concentrati sulla realizzazione di partiture in acciaio e vetro, di grandi banconi bar e vendita e di arredi disegnati ad hoc.

 

I progettisti Matteo Rota e Annalisa Grasselli hanno pensato di mantenere la sensazione di totale apertura e hanno lasciato lo spazio al pubblico quasi completamente a vista. Gli interventi principali si sono invece concentrati nella creazione dei locali ad uso cucine e servizi. La pianta originaria, con due lati del locale vetrati verso l’esterno, ha reso scontata la scelta di chiudere con partizioni i lati rimanenti, ritagliando così gli indispensabili spazi adibiti a bagni per i clienti, a uffici, a spogliatoi per il personale e, soprattutto, sono stati creati i locali destinati alle cucine, alle celle frigorifere e ai magazzini per lo stoccaggio degli alimenti.

(foto di Sara Magni)

Per la realizzazione degli spazi al pubblico Margstudio ha collaborato con artigiani locali che si sono occupati di creare una serie di strutture in ferro e legno, capaci di evidenziare e delimitare le diverse zone funzionali.

(foto di Sara Magni)

Il locale risulta completamente disegnato su misura: hanno preso forma angoli con alti banconi bar, zone separè, vani dalle diverse funzioni e banchi vendita dei prodotti locali. Il tutto però, sempre lasciato a vista grazie alle lastre di vetro che compongono le strutture delle pareti divisorie e dei box. Tutti gli elementi in metallo sono stati verniciati in tonalità scure, con molature a vista e finiture ad effetto grezzo, mentre i legni utilizzati sono di recupero, vecchie assi da ponte fresate e molate.

(foto di Sara Magni)

Uno dei rischi che si poteva correre in un locale così spazioso e aperto, era che l’ambiente potesse risultare dispersivo e rumoroso. In particolare, gli alti soffitti originali rischiavano di trasformarsi in fastidiose casse di risonanza acustica. Per smorzare questi effetti negativi, attenuare le altezze e, contemporaneamente, per nascondere gli impianti, sono state installate delle controsoffittature a pannelli scuri, così da mimetizzarsi con i toni metropolitani del resto del locale.

(foto di Sara Magni)

«Per quanto riguarda le pavimentazioni – spiegano i progettisti – abbiamo deciso di far parlare le diverse aree con un mix di calpestio originale e movimentato, creando dei rivestimenti in legno nelle zone più calde, pandomo ardex, un materiale cementizio, per le zone più tecniche, e mattonelle di ceramica nelle zone di alto passaggio». In particolare, sono state utilizzate piastrelle esagonali in gres porcellanato ad effetto cemento del marchio Ragno, di Marazzi Group, in quattro diverse tonalità per rendere più dinamica la resa estetica. Abbinando materiali e colori diversi, la pavimentazione definisce immediatamente i percorsi, segnala con discrezione le zone funzionali e diventa elemento di decorazione grafica.

La filiera delle professioni

I progettisti
Spazio, luce, ordine

Matteo Rota e Annalisa Grasselli di Margstudio

«Per il Matè abbiamo dovuto interpretare e riadattare un concept preesistente secondo un filo conduttore che vede protagonisti gli elementi naturali: l’uomo, i materiali naturali, il prodotto a kilometro zero e l’attenzione verso la qualità della materia prima. Una frase che può riassumere questo intervento e, in generale, la filosofia che racconta il nostro studio è una citazione di Le Corbusier “Spazio, luce, ordine. Sono cose di cui gli uomini hanno bisogno, come hanno bisogno di pane o di un posto per dormire”». Matteo Rota e Annalisa Grasselli Margstudio

Il produttore
Rivestimenti versatili

Leonardo Tavani, Responsabile Marketing Marazzi Group

Parte della pavimentazione del Matè è realizzata con piastrelle in gres porcellanato della Collezione Rewind di Ragno, brand Marazzi Group. Rewind è una reinterpretazione delle cementine tradizionali, in questo caso utilizzata nel formato esagonale. È il Responsabile Marketing che racconta come «uno dei grandi vantaggi dell’industria ceramica sia quello di poter realizzare prodotti che traggono ispirazione da diversi materiali, naturali e non, reinterpretandoli in ambienti anche molto diversi». Ceramiche Ragno è un marchio storico della ceramica italiana, nata nel 1949, con una distribuzione capillare su tutto il territorio e anche all’estero. «Lavoriamo molto sulla nostra distribuzione cercando di offrire tutti gli strumenti utili a presentare i prodotti Ragno in modo coerente e facile da interpretare per il consumatore finale: fotografie e immagini di qualità, cataloghi completi, display e sistemi integrati per l’esposizione del prodotto». Leonardo Tavani, Responsabile Marketing Marazzi Group

Il distributore
Sempre alla ricerca di nuovi materiali e soluzioni

Fabio Mombrini direttore artistico e amministrativo Mombrini Ingrocer

A rifornire il materiale edile per gran parte di questo intervento ci ha pensato Mombrini Ingrocer, azienda che con i suoi 3000 metri quadrati di esposizione, seleziona e propone prodotti d’alto livello in ceramica, gres porcellanato, parquet, laminato e pvc. «L’azienda – come spiega il direttore  artistico e amministrativo – collabora attivamente con gli studi di architettura per proporre al cliente materiali e prodotti ma anche soluzioni capaci di conciliare l’aspetto estetico pensato dallo studio di progettazione con la funzionalità necessaria per il tipo di locale in progetto».

L’imprenditore edile
Un intervento dinamico

Nicolò Corrado titolare impresa edile

«La differenza tra un intervento di ristrutturazione e un nuovo progetto è che nel primo caso sia l’architetto sia l’impresa si mettono più in gioco per trovare soluzioni a problemi e vincoli che in fase di progetto non si sarebbero potuti conoscere. In questo caso, per il Matè, il mio impegno è stato soprattutto realizzare opere di controsoffittatura, pareti divisorie e mascherature degli impianti, e con l’avanzare del cantiere abbiamo dovuto introdurre qualche modifica, sia estetica sia tecnica, per affrontare in modo dinamico il progetto». Nicolò Corrado titolare impresa edile