Legno Arredo, cauto ottimismo

Federlegno ArredoPer il settore Legno Arredo il 2014 sarà ricordato come un anno di transizione: pur in presenza di indicatori ancora negativi, l’anno che si sta chiudendo mostra segnali che inducono a un cauto ottimismo, il cui consolidamento è atteso per il 2015. L’anno si chiude con un calo del fatturato del 2,7 per cento, che tuttavia è atteso in crescita durante il prossimo anno. Bene le esportazioni (+2,9%) che compensano parzialmente il calo dei consumi interni.
Nel corso del 2014 si è consolidata un’evidenza già emersa durante l’anno scorso: pesa positivamente sul contenimento del calo dei consumi interni l’efficacia degli incentivi fiscali per la casa (detrazioni 50% per ristrutturazioni, Bonus Mobili ed Ecobonus 65%). Senza questo pacchetto di misure di sostegno alla domanda nazionale il bilancio negativo sarebbe stato più drammatico.
Se, come previsto dalla legge di stabilità, gli incentivi saranno confermati, il 2015 dovrebbe rappresentare l’anno di arresto dell’emorragia della domanda nazionale. Le proiezioni basate sulle previsioni dichiarate dalle imprese associate a FederlegnoArredo prospettano per il 2015 una crescita del fatturato alla produzione dell’1,5 per cento, trainato dalle esportazioni (+5%), con una stabilizzazione del consumo interno apparente a -0,9 per cento.
«Il Bonus Mobili si è dimostrato uno strumento molto efficace di politica industriale: grazie agli effetti di tale misura, infatti, nel biennio 2013-2014 stimiamo un recupero di spesa finale di oltre 1,9 miliardi di euro, che altrimenti i cittadini italiani non si sarebbero potuti permettere. Una spesa che ha sostenuto in modo significativo il fatturato e l’occupazione delle imprese nazionali della manifattura e del commercio. Sono infatti almeno 10.000 gli addetti rimasti in forza grazie al Bonus Mobili».
Roberto Snaidero, presidente FederlegnoArredo