Le ristrutturazioni battono la crisi

Da sinistra Giorgio Squinzi, presidente Confindustria e Carlo Sangalli, presidente Confcommercio Imprese per l'Italia (foto Angaisa)
 Giorgio Squinzi, presidente Confindustria e Carlo Sangalli, presidente Confcommercio Imprese per l’Italia, rispettivamente a sinistra e a destra del giornalista  Giuseppe De Filippi (foto Angaisa)

2,46 miliardi di euro, tanto è costata la crisi dal 2008 a oggi alle imprese del settore idrotermosanitario che ha così spostato indietro di 10 anni le lancette dell’orologio, tornando ai valori dei fatturati del 2004. Ma da alcuni mesi si intravedono segnali di stabilizzazione e nel 2015 il segno rosso dovrebbe lasciare il passo al nero sui bilanci del settore, grazie all’edilizia di recupero e alle attività di qualificazione che sono cresciute (+9,8% vs 2007).
Sono alcune delle evidenze emerse in occasione del XVII convegno biennale di Angaisa (Associazione nazionale commercianti articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti e arredobagno) “Oltre la crisi: la catena del valore nella filiera Its e il nuovo ruolo della distribuzione specializzata, da punto vendita a centro di competenze e di servizi” che si è tenuto a Milano.
I dati emergono da un’analisi Cresme e sono stati presentati alla platea degli oltre 300 operatori del settore e a Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria e Carlo Sangalli, prendidente Confcommercio imprese per l’Italia. Ai volumi legati al mercato del rinnovo residenziale hanno certamente giovato gli incentivi fiscali.

Mauro-Odorisio-1«Siamo in piena sintonia con il Ministro Delrio quando afferma che i bonus edilizi funzionano e vanno stabilizzati ed estesi. Se il settore edilizio non è ancora guarito, per lo meno non ha la febbre a 40. I bonus possono aiutare la degenza, essere un “ponte” fino alla “vera” ripresa che non avverrà prima del 2017. Il concetto di impiantistica è in costante evoluzione sia tecnologica, sia normativa. Ciò rende le ristrutturazioni estremamente interessanti per il cliente finale, ma anche per noi dell’idrotermosanitario. Non credo che l’effetto si sia esaurito nel 2013. Il nostro patrimonio immobiliare ha bisogno di manutenzione sia ordinaria sia straordinaria, in particolare proprio per quanto riguarda l’impiantistica, che necessita di ammodernamenti per essere più efficiente e sostenibile. Basti pensare all’edilizia scolastica».
Mauro Odorisio, presidente Angaisa