Le recinzioni per il cantiere

(foto Cavatorta)
(foto Cavatorta)

Le recinzioni impiegate sui cantieri e per la delimitazione di aree di lavoro, sono costruite in varie tipologie sempre reimpiegabili e in genere utilizzano reti o pannelli ciechi in acciaio zincato oppure materiali plastici colorati e trattati con particolari tecnologie per ottenere le resistenze richieste. In diversi casi la recinzione viene costruita con colori specifici per confondersi con l’ambiente o il paesaggio circostanti e non creare impatti visivi, ma nella maggior parte delle versioni la barriera perimetrale può essere scelta con una tonalità vivace, rossa o arancione, per indicare immediatamente la sua funzione di divisorio di sicurezza. In tutte le varianti la recinzione prefabbricata consente il completo reimpiego in quanto durante lo smontaggio gli elementi non vengono danneggiati quando si osservano le usuali precauzioni d’uso.
Le reti metalliche
Le molteplici tipologie di rete metallica per il cantiere sono costruite partendo da tondini di acciaio assemblati in pannelli e sovente rivestiti con uno strato protettivo colorato.

(Foto Siderurgica Ferro Bulloni)
(Foto Siderurgica Ferro Bulloni)

Rappresentano l’alternativa alla versione più semplice di recinzione, costituita da una rete a maglie sciolte fornita in rotoli e da fissare su paletti, e vengono prodotte in più tipologie che assicurano una robustezza superiore accompagnata da una buona rigidità, grazie all’impiego di reti elettrosaldate composte da tondini verticali e orizzontali, collegati tra loro a ogni incrocio mediante una saldatura a induzione che rende le maglie difficilmente deformabili. I pannelli di rete, solitamente a maglie rettangolari allungate in verticale, sono costruiti in due versioni, con forma piana oppure irrigiditi da piegature trasversali ottenute per stampaggio. La rete piana è connessa solitamente con un telaio a cornice in profilati di acciaio e può essere ulteriormente rinforzata mediante un profilo orizzontale posto in posizione intermedia. Le reti provviste di piegature trasversali, considerata la minore flessibilità del pannello, sono collegate solo a due montanti laterali che delimitano sui fianchi gli elementi modulari.

(Foto Grgliati Baldassar)
(Foto Grgliati Baldassar)

L’accoppiamento tra la rete e i sostegni a cornice o posti solo sui lati avviene sempre per saldatura elettrica che garantisce la perfetta unione tra le parti e un’ottima resistenza alle sollecitazioni meccaniche e alle deformazioni. In ogni caso i montanti sono prolungati verso il basso e permettono di connettere il sistema alle pesanti basi di sostegno realizzate in blocchi di calcestruzzo vibrocompresso e rinforzato, che sono costruiti con forma antiribaltamento e con fori di alloggiamento a distanza predisposta per ottenere unioni tra pannelli in linea o ad angolo.
La struttura di supporto a profilati perimetrali, può essere impiegata anche nelle versioni con pannelli di rete irrigidita da piegature trasversali per aumentare la robustezza e non mancano varianti interamente smontabili che permettono di separare il pannello di rete dai profilati di supporto per facilitare la movimentazione dei componenti. Per ogni versione la protezione anticorrosiva dei componenti metallici è assicurata dalla zincatura a caldo che viene effettuata dopo la saldatura della rete ai montanti o ai profilati di contorno del pannello e dopo una completa operazione di decappaggio delle parti metalliche per assicurare una maggiore resistenza del materiale agli agenti dell’alterazione. Alla sommità, i montanti del sistema sono provvisti di staffe laterali o di morsetti a vite per collegare i componenti della recinzione tra loro e irrigidire ulteriormente la barriera.
Le recinzioni in plastica
Le reti in materiale plastico ad alta densitĂ , confezionate in rotoli, consentono di realizzare recinzioni montate su paletti da inserire nel terreno oppure prefabbricate e installate su una cornice rigida di tubolari metallici.

Foto Cavatorta)
(Foto Cavatorta)

Il materiale è caratterizzato da un’ottima resistenza agli agenti atmosferici, dalla disponibilità in un’ampia gamma di colori inalterabili, a indicare la funzione di sicurezza o per rendere ben visibile la chiusura, e dalla capacità di resistere alle sollecitazioni meccaniche senza subire danni o deformazioni permanenti. Le reti in plastica, con i relativi manufatti accessori per il completamento del sistema, possono essere reimpiegate più volte e possono essere installate senza l’utilizzo di pannelli aggiuntivi per sostenere le parti destinate a fungere da barriera. La varietà delle tipologie utilizzate sul cantiere permette di risolvere, con materiali leggeri e poco usurabili, ogni esigenza legata alla delimitazione di grandi e piccole aree dove vengono effettuate lavorazioni. La produzione delle reti in plastica può essere effettuata per estrusione o mediante stiro dei fili delle maglie che determina un particolare orientamento molecolare dei polimeri, in grado di assicurare alle reti elevate doti di resistenza alla trazione e una notevole stabilità strutturale al variare delle condizioni ambientali. Nelle diverse applicazioni, anche come frangisole e come limitatori di visuale, l’indeformabilità della barriera, insieme a tutte le altre prestazioni, rimane immutata persino dopo un lungo periodo di esercizio in situazioni climatiche estreme.
Grazie alla consistenza e alle caratteristiche tecniche di indeformabilità del materiale, le reti non cedono per peso proprio o per pressioni inferiori al limite di rottura creando saccature tra due sostegni contigui. Inoltre, grazie alla distribuzione della plastica con nervature poste nei punti di maggiore sollecitazione nelle versioni prodotte a stiro, possiedono un’elevata resistenza alla trazione che nella produzione con spessori più elevati raggiunge 1600 kg/m, dote che ne permette l’impiego anche dove i mezzi per il movimento terra e le altre attrezzature da cantiere operano nei pressi della recinzione. Talune versioni sono state create per la costruzione di barriere longitudinali da utilizzare sul cantiere stradale e dove è richiesta una perfetta tesatura della rete anche con punti di ancoraggio e di appoggio distanziati fino a 5 metri. In tutte le varianti, le reti a stiro di migliore qualità non risentono del calore del sole anche per irraggiamento diretto durante i mesi estivi, non infragiliscono e non perdono colore sotto l’azione dei raggi ultravioletti e possono essere riutilizzate più volte senza problemi solo sganciandole dai supporti.
Le tipologie
Oltre agli sbarramenti per la recinzione provvisoria realizzati con sistemi completi di montaggio che rendono riutilizzabili gli elementi e consentono al manufatto per la separazione di rimanere in opera per lungo tempo, il mercato propone molteplici versioni di pannelli o di componenti leggeri facilmente spostabili, da utilizzare soprattutto per la delimitazione temporanea delle aree di lavoro e destinati a essere tolti nell’arco di alcune ore. Tutte le varianti, proprio perché impiegate all’esterno, sono costruite per ottenere un’elevata resistenza non solo alle intemperie e agli agenti atmosferici, ma anche alla corrosione, all’alterazione derivata dai raggi ultravioletti e alle deformazioni.
Gli accessori di completamento della recinzione
Per i sistemi a pannelli, la produzione comprende anche i montanti per il fissaggio al suolo, le strutture di base e di appoggio, le controventature, i sistemi d’angolo e di incrocio e tutti gli accessori per il completamento. Con la varietà di accessori disponibili è possibile realizzare barriere articolate anche di tipo complesso, con elementi in linea e ad angolo e con cancelli per la chiusura dei varchi per qualunque esigenza cantieristica, per il passaggio delle sole persone o per il transito dei mezzi pesanti. Tutte le varianti sono leggere e studiate per facilitare sia il montaggio che lo smontaggio da parte di uno o due operatori e risultano trasportabili con i normali mezzi del cantiere.

(Foto Cavatorta)
(Foto Cavatorta)

I grigliati metallici
Per ottenere un grado particolarmente elevato di rigidezza e di robustezza, talune recinzioni vengono realizzate con grigliati di acciaio in pannelli e confezionati con maglie connesse agli incroci mediante elettrosaldatura o elettroforgiatura. I pannelli sono montati su cornici in profilato e possono essere costruiti a maglie quadrate o rettangolari mediante tondini di acciaio di diametro consistente che in molte varianti sono sostituiti nelle parti verticali da profili piatti o con sezione a U nelle tipologie più robuste. In molti casi, questo tipo di recinzione pesante impedisce parzialmente la visuale sull’area protetta e può montare profili a sezione piatta in entrambe le direzioni del grigliato.
I pannelli ciechi da recinzione
Le recinzioni a pannelli interamente ciechi, per una protezione visiva totale, sono realizzate con elementi di lamiera di acciaio grecata o nervata oppure con tavolati preassemblati in legno.

(Foto Nuova Defim)
(Foto Nuova Defim)

Le versioni in lamiera grecata e nervata sono disponibili in grandi elementi a tutta altezza, con cornice in profilato assemblato mediante saldatura, oppure in versione smontabile con bande da sovrapporre tra loro facendole scorrere all’interno del sistema di giunzione a montante, fino a raggiungere la dimensione prevista. Le varianti con pannelli in legno sono assemblate in opera mediante un’apposita piantana munita di agganci e di controventatura, che viene zavorrata con blocchi di calcestruzzo.

 di  Massimo Guglielmi

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