L’andamento della distribuzione edile

Difficile prevedere dove andrà il mercato osservando solo questo primo scorcio di 2013. Il tema è talmente dibattuto all’interno del settore edile che ogni attore della filiera pare avere la propria idea in proposito, non sempre in linea con quella degli altri. Nella rilevazione di dicembre di Centro Marketing, si evidenzia una certa propensione all’ottimismo da parte dei distributori di materiali edili. Ma analizziamo nel dettaglio le valutazioni di vendita nelle diverse tipologie di prodotto. Andiamo per gradi partendo dalla valutazione delle vendite dell’ultimo mese (dicembre) dove aumentano le stime di diminuzione un po’ in tutte le tipologie di articoli: i prodotti di base accentuano le performance negative con il 53% di vendite giudicate cattive e il 29% di discrete; nella rilevazione precedente (il cui confronto era però con il mese di settembre) le stesse tipologie di risposta erano rispettivamente al 24% e al 50%. Stessa dinamica, anche se assai meno pesante, per i prodotti tecnici, dove le vendite cattive sono al 42% (contro il 35% precedente) e quelle discrete al 40% (contro il 35%).

Piccolo miglioramento apparente negli accessori, dove le performance cattive si riducono dal 46% precedente ai 33% di dicembre. Quasi stabili le finitura con un 39% di vendite cattive (erano il 37%) e il 47% di discrete (erano il 40%). Lo stesso vale per le attrezzature, i cui valori di vendite ricalcano quasi quelli della rilevazione precedente, con il 29% di vendite cattive e il 34% di discrete. Nel conteggio complessivo la porzione più grossa delle vendite spetta ancora ai prodotti di base, con il 40% del totale, seguiti dai prodotti tecnici (21%), dalle finiture (19%), dagli accessori (11%) e dalle attrezzature (8%).  E, come al solito, il confronto qualitativo con le vendite del mese precedente permette, meglio di altri indici, di valutare il reale sentimento dei distributori, sempre più orientati verso giudizi di depressione del mercato. La percezione della diminuzione, e quindi della grave crisi in atto, raggiunge in tutti i prodotti valori prossimi o superiori al 70%: è infatti al 73% nei prodotti di base e in quelli tecnici, al 68% negli accessori, al 71% nelle attrezzature e sale ben al 76% nelle finiture. È chiaro che, in una situazione simile, l’atteggiamento di chi vende, e che ha dunque il polso del mercato, è quello della disfatta totale e della ritirata strategica. Invece la prospettiva a breve termine dei rivenditori è ottimistica, con atteggiamenti di fede nei confronti del futuro. Un’espressione che va ben oltre la stagionalità e quindi le attese di future vendite primaverili. Sembra quindi che i rivenditori del panel credano che più giù di così non si possa andare e che, quindi, le cose possano solo migliorare. Così vediamo che nei prodotti di base l’item di risposta relativo alla prospettiva di vendita per i prossimi tre mesi genera una previsione di crescita del 35% (era solo l’11% nella precedente rilevazione) e una diminuzione del 29% (contro il precedente 39%). Lo stesso calcolo incoerente lo troviamo nei prodotti tecnici, con il 40% di risposte di crescita contro il 14% dell’ultima indagine, e con il contrarsi delle previsioni di diminuzione al 25% dal precedente 37%. Anche gli accessori pensano in rosa, con una crescita del 27%, contro il 12% precedente, e una diminuzione al 28%, contro il 37% di settembre. La previsione per le finiture è addirittura entusiastica, con il 34 % di crescita e solo il 24% di diminuzione (erano rispettivamente al 17% e al 43%). Come sopra anche le attrezzature, con crescita prevista da parte del 29% dei rispondenti (erano solo il 12%) e diminuzione stabile al 32% (era al 34%). In questo bagno di ottimismo c’è da segnalare anche la leggera ma significativa tendenza al miglioramento nella situazione degli insoluti, stabili per ben il 68% dei rispondenti (contro il 50% della rilevazione precedente), in peggioramento soltanto per il 26% (contro il 48% di settembre) e con un buon 6% di miglioramento, percentuale di risposta totalmente assente nell’indagine precedente.