L’altra faccia dei laterizi

I laterizi per la costruzione dei paramenti edilizi faccia a vista, dove il mattone diviene elemento protettivo del nucleo murario e componente per la qualificazione formale della costruzione.

 

Dettagliato della facciata realizzata con mattoni faccia a vista “a mano rasato” (foto Fbm)

 

I mattoni in laterizio per paramenti edilizi da lasciare in vista, trovano un’ampia diffusione nelle case d’abitazione di ogni tipo, per grandi opere di architettura e per complessi destinati a uso pubblico, a uffici, al commercio o all’ospitalità. Il campo di impiego dei mattoni a vista si estende alle ristrutturazioni dei vecchi edifici e al comparto del restauro monumentale , ma in ogni caso vengono sfruttate le doti specifiche dei blocchi pieni o semipieni di sopportare notevoli sollecitazioni meccaniche anche in zona sismica, di resistere all’usura del tempo e di essere insensibili all’azione dei componenti aggressivi dell’atmosfera senza perdere le qualità tecniche che li caratterizzano. Il mattone che rimane esposto all’esterno e non viene nascosto da un intonaco, è utilizzato tanto per realizzare intere facciate a cortina nobile quanto per mettere in risalto ghiere di archi, contorni di finestre e di porte, marcapiani, spigoli e altre membrature architettoniche.

LE  CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Oltre a possedere resistenza, durata e capacità di isolamento, il mattone faccia a vista deve essere privo di imperfezioni, quali distacchi dovuti a inclusioni calcaree, fessure ed eventuali protuberanze, e di difetti di planarità, ortogonalità e rettilineità delle parti in vista. I mattoni devono inoltre essere ingelivi per resistere a ogni condizione climatica e possedere un limitato assorbimento d’acqua. L’attitudine alla formazione di efflorescenze deve risultare molto bassa e per i materiali da paramento raggiungere il grado leggero, ossia solo comparsa di una patina non uniforme al di sotto della quale si intraveda sempre la superficie del mattone.

Complesso polifunzionale Treviso 2 realizzato con i mattoni faccia a vista Classico di SanMarco Terreal

Al mattone a vista vengono richieste valenze cromatiche che possono variare secondo il tipo di ciclo produttivo e la composizione dell’argilla utilizzata come materia prima nella produzione. Dalla qualità dell’argilla e dalle miscele effettuate in fase di preparazione degli impasti di base, derivano le tonalità sfumate e variegate rosse, rosate o giallo paglierino dei laterizi. A volte, per disporre di una gamma produttiva sempre omogenea, vengono aggiunti additivi per la correzione dell’argilla oppure pigmenti stabili al calore che conferiscono una tonalità uniforme a tutta la massa del mattone a vista.

LE VERSIONI  COMMERCIALI

Le tipologie dei laterizi faccia a vista appartengono a due categorie principali: il mattone eseguito a mano e il mattone confezionato a macchina. Le versioni a mano comprendono i mattoni pieni fabbricati con la tecnica tradizionale in stampi nei quali viene pressato il blocco di argilla, resa plastica da una giusta quantità d’acqua, fino a riempire completamente gli angoli della forma. Il passaggio negli essiccatoi, dove il mattone si asciuga fino a trattenere solo una piccola percentuale d’acqua, precede la fase di cottura in fornace. Al termine di questa operazione, il mattone a mano si presenta di colore variegato o fiammato e con una superficie esterna di grana irregolare dovuta alla formatura a mano. Il mattone a mano è largamente adoperato nel restauro degli edifici storici e ha trovato un’ampia diffusione anche nell’edilizia moderna per le sue qualità cromatiche e per l’aspetto piacevolmente rustico che assumono le murature. Le superfici sono disponibili con tessitura grezza di stampo oppure sabbiate prima della cottura in modo che i piani rimangano granulosi e senza asperità evidenti. I mattoni confezionati a macchina per trafilatura meccanica sono ricavati sempre partendo da argille selezionate e rese plastiche in appositi miscelatori.

Mattone faccia a vista di Solava utilizzato per la realizzazione delle Biblioteca San Giorgio a Pistoia

I mattoni risultano molto uniformi come dimensioni, possiedono spigoli vivi perfettamente retti e possono essere prodotti nel tipo pieno o con una percentuale di foratura inferiore al 15 per cento, dotati di un’elevata consistenza e adatti a ogni tipo di impiego. Per effetto della lavorazione, nel mattone trafilato il colore risulta in genere più omogeneo rispetto alla produzione manuale, mentre la finitura della superficie da lasciare in vista può essere realizzata in versione sabbiata grossa o fine oppure con tessiture in molteplici varianti, grazie a un sistema di rulli posti a valle della macchina formatrice che imprimono sulle superfici ancora morbide dell’argilla disegni graffiati, bugnati o solo leggermente corrugati.

Mattoni a mano di Wieneberger

La produzione di mattoni faccia vista ottenuti per trafilatura viene impiegata quasi interamente nella costruzione di paramenti su edifici moderni. I laterizi faccia a vista vengono prodotti anche con macchine che imitano il lavoro eseguito a mano. Basate sulla cosiddetta tecnica a pasta molle, utilizzano un’argilla molto plastica compressa in stampi metallici che si ribaltano per far uscire l’elemento formato con superfici lisce o sabbiate. Il sistema permette una produzione molto elevata che è connotata da superfici meno grezze rispetto al laterizio confezionato con sistemi interamente tradizionali e artigianali. Tecniche di fabbricazione diverse sono basate sulla pressatura a secco dell’argilla, mentre altre produzioni forniscono un’ampia scelta di listelli e angolari da rivestimento usati per ricoprire murature costruite in getto di calcestruzzo o in laterizio comune ed anche per assicurare la continuità del faccia a vista in prossimità di elementi strutturali quali marcapiani e pilastri.

LE DIMENSIONI

Il formato dei laterizi destinati a rimanere in vista, è molto variabile secondo i luoghi di produzione. In genere, nelle tipologie confezionate a macchina, le misure non si discostano da quelle del formato standard di 5,5x12x25 centimetri fissato dalle norme che considerano questo modulo molto simile alle dimensioni medie utilizzate nelle diverse aree geografiche italiane. Un mattone con questa forma, ha un peso non superiore a tre chilogrammi e può essere maneggiato agevolmente con una sola mano permettendo al muratore un lavoro individuale giornaliero di posa di circa 800 pezzi.

I PEZZI SPECIALI

Per la decorazione e il completamento delle facciate, come cornicioni, marcapiani, elementi a cuneo per archi, mensole, davanzali e cornici per porte e finestre, sono utilizzati pezzi speciali ricavati con la tecnica manuale utilizzando stampi di tipo standard o costruiti su disegno. Questi componenti sono eseguiti con le stesse argille della produzione usuale e, dopo il passaggio in fornace, possiedono il medesimo colore dei laterizi utilizzati sul paramento oppure un cromatismo particolare scelto nella gamma delle sfumature del laterizio per ottenere un contrasto di tonalità con il paramento a vista. Nelle costruzioni moderne sovente vengono utilizzati mattoni a vista con sagoma diversa da quella con facce parallelepipede, ma con superficie esterna tonda o scanalata.

 

Mattoni faccia vista della linea Florence bruciato di S.Anselmo

L’apparecchiatura può essere composta da elementi sistemati secondo assetti non usuali come quelli in diagonale a formare cuspidi sporgenti e, una volta in opera, il laterizio può subire altre lavorazioni che consentono di pareggiare le superfici a vista, creare rigature parallele o a spina di pesce oppure ricavare a scalpello parti decorative, cornici, frontoni, capitelli, colonne o altre membrature architettoniche a forte rilievo. Per completare la muratura a vista la malta che compare lungo i giunti viene stilata utilizzando un apposito ferro sagomato o una spatola quando si vuole un riempimento rasato. L’impasto viene schiacciato per passate successive tra i filari dei mattoni fino a quando la sezione incavata corrisponde a quella desiderata e tutta la malta debordante è stata rincalzata o eliminata. In base all’effetto finale desiderato è possibile realizzare giunti squadrati, rotondi, rasati, a sguincio o ad angolo, anche se in genere sono preferibili quelli con bordo inferiore inclinato che evitano il ristagno dell’acqua meteorica.

di Umberto Menicali

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