La rivoluzione digitale di BigMat

(foto BigMat)
(foto BigMat)

Un percorso di digitalizzazione informatica sistematico e in progress, iniziato nel 2015, che consente a BigMat di utilizzare tutta la potenza del cloud, dei big data e della mobility come motore strategico di sviluppo. Questo l’obiettivo del progetto d’innovation technology che il Solution Provider YouCo ha sviluppato per il primo gruppo in Italia di distributori indipendenti di materiali edili. Il primo step ha riguardato la realizzazione di un unico sistema informatico per la condivisione di tutti i dati del gruppo: prodotti, convenzioni, accordi, informazioni su acquisti, vendite e allegati Iva. L’implementazione di BigData, che ha come punto di forza l’usabilità (responsive, mobile app, semplicità di utilizzo, eccetera), consentirà a BigMat di avere un’unica fonte di dati per il sistema di comunicazione interna ed esterna e per gli strumenti di lavoro e progettazione.

Massimo Bussola«BigMat è una grande azienda che si occupa di distribuzione con specifiche esigenze difficili da contestualizzare. Abbiamo trovato in YouCo il partner ideale per questo progetto, perché unisce le competenze progettuali e tecnologiche necessarie alla conoscenza del nostro settore. YouCo ci sta supportando in tutte le decisioni strategiche legate ai processi di business che prevedono il coinvolgimento della tecnologia, si è inoltre creato un team coeso, tra cliente e fornitore, che permette di rendere realtà ciò che per BigMat prima era solo un insieme di idee e di esigenze poco definibili». Massimo Bussola, BigMat

Marco Cavallini, ceo di YouCo, ha dichiarato che è stato ingegnerizzato un progetto con molteplici finalità e indirizzato soprattutto al mercato professionale e aggiunge: «Quattro gli obiettivi del nostro intervento: espandere le potenzialità di BigData a partire da un approccio modulare; aumentarne la connotazione smart per creare un punto di riferimento multifunzione e sicuro; affermare sempre di più l’innovation technology come uno strumento di business e di coinvolgimento verso tutti i principali interlocutori; espandere la fruibilità dei Big Data in mobilità».

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