La costruzione del progetto stilistico di Rem

Lo showroom è stato progettato con l’intento di proporre un’estetica emozionante, ma anche funzionale (foto Rem)
Lo showroom è stato progettato con l’intento di proporre un’estetica emozionante, ma anche funzionale (foto Rem)

Con un’offerta che nel tempo si è arricchita anche in termini di servizio, oggi Rem può proporsi come un interlocutore che sa mettere a disposizione del cliente esperienza, competenza e stile nella progettazione degli interni della casa.
Eleonaor Rossetto, resonsabile vendite Rem
Non solo un interlocutore unico

«Non ci interessa  essere per il cliente solo un interlocutore unico. Ciò che ci preme è aiutarlo a costruire qualcosa di bello, guidati dall’esperienza e dal desiderio di vendere per costruire un progetto»
Eleonora Rossetto,
responsabile vendite

Quando nell’89 è stata costituita a Torino, Rem vendeva pavimenti e rivestimenti, ma aprendo lo showroom  i titolari, con già esperienza nel settore, avevano intuito i futuri sviluppi del mercato e hanno man mano incrementato l’offerta inserendo nuovi rivestimenti e arredo bagno. La crescita è stata costante e a dicembre 2013 la società ha inaugurato un nuovo showroom che, con l’acquisto di locali adiacenti, è passato dai 300 agli attuali 800 metri quadrati. La capacità dell’esposizione è più che raddoppiata  e ha permesso l’introduzione di porte per interni e cucine  che completano l’offerta di pavimenti e rivestimenti, parquet, prodotti e materiali per il bagno, resine, tessuti e carte da parati, complementi d’arredo e oggettistica.  «Il cliente ha sempre meno tempo perché non offrirgli tutto ciò che cerca, mettendogli a disposizione anche chi possa consigliarlo nell’acquisto? – fa notare Eleonora Rossetto, che affianca i genitori nella gestione dello showroom dove segue le vendite – Ma a noi non interessa  essere per il cliente solo un interlocutore unico. Ciò che ci preme è soprattutto aiutarlo a costruire qualcosa di bello, guidati dall’esperienza e dal desiderio di vendere per costruire un progetto».

Nell’ampio spazio dedicato a pavimenti e rivestimenti, i prodotti sono esposti su pannelli scorrevoli e banconi dove le piastrelle sono sfuse per dare la possibilità ai clienti di valutare meglio gli abbinamenti
Nell’ampio spazio dedicato a pavimenti e rivestimenti, i prodotti sono esposti su pannelli scorrevoli e banconi dove le piastrelle sono sfuse per dare la possibilità ai clienti di valutare meglio gli abbinamenti (foto Rem)

In un momento particolare, avete fatto una scelta impegnativa…
«È così, ma a spingere sono stati il bisogno di spazio e il mio ingresso in azienda tre anni fa. Io sono giovane con una grande voglia di innovare, ma anche i miei genitori sentivano che era giunto il momento di crescere ampliando lo spazio perché ogni volta che si doveva inserire un prodotto nuovo era necessario eliminarne qualcun altro. Una scelta mai facile perché chi oggi  deve investire non si accontenta e vuole vedere tutte le soluzioni possibili. Pertanto se lo showroom è piccolo c’è un limite fisico a soddisfare questa esigenza. In più la nostra clientela è principalmente di fascia alta e medio-alta cui si deve proporre un punto vendita allestito in maniera contemporanea. Per adeguarci a queste esigenze era necessario fare un salto di qualità anche se questo significava investire parecchio in un momento difficile».

Nell’area dedicata all’arredo bagno è allestita una serie di ambientazioni con prodotti e materiali particolari e di alto livello (foto Rem)
Nell’area dedicata all’arredo bagno è allestita una serie di ambientazioni con prodotti e materiali particolari e di alto livello (foto Rem)

Gestire uno showroom di fascia alta non è semplice in termini di aggiornamento…
«Aggiorniamo spesso l’esposizione anche grazie ai nostri fornitori che ci informano con molta tempestività delle novità che inseriamo in tempo reale. Riteniamo fondamentale che i clienti trovino sempre qualcosa di nuovo, perciò frequentiamo le più importanti fiere di settore, ma per cercare qualcosa che non abbiamo prendiamo spunto anche dalle richieste dei nostri clienti architetti e progettisti. Senza ovviamente l’idea di centuplicare l’offerta».

Anche il tempo è un investimento
A partire dalla consulenza, Rem segue il cliente passo dopo passo supportandolo con grande attenzione già dalla  progettazione. Infatti, suggeriti  i prodotti più adatti per ogni singolo ambiente della casa, viene realizzato un disegno in ottica sia di ottimizzazione dello spazio che di resa estetica finale.

Uno scorcio dell'ambientazione bagno (foto Rem)
Uno scorcio dell’ambientazione bagno (foto Rem)

«Soprattutto per bagni e cucine – spiega Eleonora Rossetto – la prima cosa che facciamo è disegnarli in pianta per decidere dove sistemare i singoli moduli, dopo passiamo alla realizzazione del rendering affinché il cliente possa valutare l’effetto delle finiture. Siamo molto disponibili nei confronti del nostro cliente cui dedichiamo davvero  molto tempo al dì là che debba rifinire tutta la casa o solamente i bagni. Il tempo, si sa, è per noi un costo, però è questo il nostro orientamento e cerchiamo di offrire un servizio diverso con grande attenzione al risultato. Perciò non lavoriamo con prodotti a magazzino, ma ordiniamo di volta in volta ciò che meglio sta in casa del cliente. Non abbiamo interesse a spingere e vendere un prodotto solo perché l’abbiamo in casa».

Un mix di estetica e funzionalità
Lo showroom è molto innovativo e per questo è stato molto apprezzato dai clienti. L’intenzione della proprietà era di non uniformarsi a concept già visti e soprattutto si desiderava un allestimento che oltre all’estetica proponesse funzionalità.

Un percorso ben definito guida la scelta del cliente (foto Rem)
Un percorso ben definito guida la scelta del cliente (foto Rem)

«Anche nel nostro settore c’è bisogno di estetica per emozionare il cliente, ma personalmente volevo razionalità perché questo – afferma decisa Eleonora Rossetto – significa organizzazione, che permette al cliente di capire dove trovare i prodotti che sta cercando, e risparmio di tempo per tutti. A mio avviso è questo il ruolo del design. Estetica senza funzionalità non si può chiamare design».