La bozza di decreto di riforma della pubblica amministrazione, di cui tanto si parla in questi giorni, prevede alcune misure di semplificazione anche per quanto riguarda il settore edilizia: sono previsti l’introduzione di modelli unici in tutti i Comuni d’Italia per Scia e permesso di costruire, lo snellimento del silenzio assenso, l’abrogazione della responsabilità solidale negli appalti e lo sblocco del Patto di Stabilità per la riqualificazione delle scuole.
«Le misure sulla semplificazione come l’eliminazione della responsabilità solidale e le sanzioni amministrative in caso di irregolarità vanno nella direzione giusta di una sburocratizzazione del sistema degli appalti necessaria per rendere il settore più veloce e meno esposto a fenomeni degenerativi. Come Ance siamo in prima linea nel difendere gli interessi delle imprese sane e in questo senso va il rafforzamento ulteriore del codice etico dell’associazione che stiamo mettendo a punto in queste ore e che è frutto del dibattito interno partito già due anni fa. Il nostro auspicio è che questa sia la volta buona perché tutto il paese, a cominciare dalle amministrazioni e dalle imprese, faccia quel salto di qualità necessario per tornare a far grande l’Italia».
Paolo Buzzetti, presidente dell’Ance