Il volto attuale del classico

3Restyling totale per questo appartamento in stile Liberty: gli spazi sono stati ripensati per renderli più funzionali, la zona giorno e la zona notte sono state separate, le finiture riviste in chiave contemporanea. Eppure, nonostante la profonda ristrutturazione, si respira ancora l’aristocratica eleganza del primo Novecento.

Quando gli architetti Elena Caligara e Pier Paolo Ramassa hanno messo mano a questo quadrilocale nel centro di Torino tutto lasciava ricordare le sue origini nobili: il palazzo è un edificio storico del 1906, le stanze erano ampie e distribuite ancora secondo i criteri del tempo, i pavimenti e le porte in legno originale. Ma, a parte questo, erano andate perdute tutte le finiture interne dell’epoca e, in generale, l’appartamento aveva bisogno di una ristrutturazione che ne rendesse il volto più attuale e gli spazi più fruibili.
Foto Elena Caligara«Sebbene il progetto abbia trasformato profondamente l’alloggio, adattandolo alle nuove esigenze abitative e quindi a un nuovo modo di concepire gli spazi, le metodologie scelte in fase di ristrutturazione sono state comunque rispettose delle preesistenze»
Elena Caligara, architetto
Così come si presentavano, gli ambienti erano suddivisi in un ampio ingresso, una cucina abitabile, due camere, un bagno estremamente piccolo e un grande ripostiglio.
6La prima cosa che i progettisti hanno fatto è stato rivedere la distribuzione funzionale dello spazio, riconsiderando le principali zone da vivere. «Il nostro nuovo progetto – spiega Elena Caligara – si è posto l’obiettivo di ridistribuire parzialmente gli spazi interni, nell’ottica di una maggiore razionalizzazione e, come prima cosa, abbiamo determinato una netta separazione tra la zona giorno e la zona notte». L’ingresso scompare e viene annesso a quella che era originariamente la cucina, ottenendo così un ampio soggiorno a vista. La nuova zona pranzo è separata da un setto murario a tutta altezza che, aperto su due lati, la mette in comunicazione con il living. In questo ambiente, sfruttando la nicchia di una parete è stato possibile anche ricavare una piccola lavanderia. Per accedere alla zona notte si è stata creata una sorta di disimpegno su cui si affacciano uno dei due bagni, il nuovo ripostiglio e le due camere da letto.
7In fase di ristrutturazione, il bagno esistente è stato ampliato inglobando una porzione dell’ingresso e il ripostiglio è stato trasformato in un secondo locale bagno direttamente collegato alla camera da letto padronale.
prima 2Dopo aver rivisto la progettazione funzionale dello spazio, i progettisti si sono dedicati al restauro di ciò che rendeva unica la casa, gli echi del Novecento, recuperando le porte interne e i pavimenti conservati in due camere da letto. A tu per tu con il passato, «abbiamo smontato, schiodato e numerato le doghe in larice americano, raddoppiando il numero dei magatelli e consolidando la volta sottostante con dei frenelli in muratura. Successivamente i rinfianchi delle volte sono stati riempiti con sughero in granuli fino alla saturazione degli spazi, per poi rimontare le doghe a chiodatura nascosta, lamarle e verniciarle con tre mani opache all’acqua». prima 3Un lavoro, questo, che ha restituito l’atmosfera delle due camere alla loro gloriosa epoca. Queste antiche doghe in legno sono state poi accostate con disinvoltura a più moderne piastrelle Mutina in tutti gli altri locali. E come trait d’union tra nuovo e antico sono stati montati battiscopa uguali in tutta l’abitazione, in Mdf sagomato con disegno ducale, smaltati in tinta con i serramenti. Anche per le pareti c’è omogeneità: «gli intonaci di tutto l’appartamento sono stati completamente rifatti seguendo un ciclo a bio-calce dell’azienda Kerakoll, così come le decorazioni. Il risultato è una ristrutturazione rispettosa dell’esistente che non voleva stravolgere lo stato dei luoghi, ma plasmarlo parzialmente in virtù delle nuove esigenze abitative».
CatturaUna volta valorizzato il volto storico della casa, si è passati a dare una sferzata di modernità nei bagni, che rappresentano forse i due remake decorativi più drastici. Simili nello stile, sono rivestiti da piastrelle Mutina dal pattern a effetto 3D. Gli arredi sono decisamente di taglio contemporaneo, con sanitari sospesi, vasca in un bagno e doccia a filo pavimento nel servizio privato della camera matrimoniale. Ultimo particolare, sottolineano i progettisti, riguarda la scelta dei radiatori: «non avendo trovato nessun termosifone in ghisa dell’età del fabbricato all’interno dell’appartamento, abbiamo scelto dei modelli nuovi opportunamente dimensionati in alluminio».

SUPERFICI DECORATIVE
Per l’acquisto dei rivestimenti gli architetti si sono rivolti allo showroom di Baral sas a Chieri (Torino), un punto di riferimento della regione per la selezione di pavimentazioni e rivestimenti delle marche più note sul mercato. 9«Per le superfici di alcune pareti – spiegano i progettisti – abbiamo scelto le piastrelle dell’azienda Mutina dalle texture che si accostano con coerenza ai caratteri propri di un edificio come il nostro, in pieno stile Liberty». Per la pavimentazione sono state utilizzate piastrelle in gres porcellanato della collezione Déchirer firmate da Patricia Urquiola, nel formato 60×60 colore ecrù e fugate 3 millimetri con stucco in tinta. Nel bagno invece, per i rivestimenti verticali, sono state abbinate delle piastrelle della collezione Azulej, sempre disegnate dall’Urquiola, in due differenti motivi: uno con una decorazione in rilievo 3D che ricorda l’impronta di centrini e trine in stratificazioni e sovrapposizioni, l’altro più geometrico a effetto optical. Due accostamenti molto particolari che nella loro eccentricità sono perfettamente coerenti con lo stile dell’intera abitazione.

Fornitori
Piastrelle pareti/pavimenti: Mutina (acquistate presso Baral di Civera Elisa & C. Chieri)
Maniglie porte e finestre: Olivari (acquistate presso Ferramenta Drovetti Torino)
Intonaci: Kerakoll
Sanitari: Flaminia (acquistati presso Fissore Moncalieri -To)
Vasca: Duravit
Rubinetterie: Zucchetti Kos (acquistate presso Fissore – Moncalieri-To)
Radiatori: Radiatori 2000 Spa
Cucina: Dada (acquistata da Sanvido Arreda Torino)

di Barbara Delmiglio e Chiara Naldini