Un affascinante sistema di illuminazione insieme a materiali contemporanei sono le caratteristiche che danno vita a un intervento, firmato da Alessandro Marchelli, ad alto impatto scenografico, un “percorso sensoriale” supportato dalla tecnologia domotica. Situata in pieno centro storico di Nizza Monferrato, Casa Dova è una piccola palazzina sorta a fine Settecento, a cui è stato annesso e inglobato all’inizio del secolo successivo un corpo che ne è diventato parte integrante.
L’edificio su due piani più mansarda ospita delle unità abitative di medie dimensioni, ed è proprio il proprietario di uno degli appartamenti che si fa carico della sistemazione delle parti comuni fatiscenti: l’androne con l’accesso principale dalla via Maestra pedonale, l’entrata secondaria sulla corte interna e il vano scala. Al progettista viene lasciata totale libertà di azione nella scelta delle soluzioni progettuali, dei materiali e delle cromie.
Non trattandosi di un edificio di pregio, la scelta ricade sul potere sensoriale di forme e superifici, concedendo ampio protagonismo al fattore luce. È così che l’angusto corridoio dell’androne segna l’inizio di quello che l’architetto definisce un “percorso sensoriale” fatto di suggestioni tradotte da materiali innovativi: ai muri sono affiancate contropareti in cartongesso antiumidità tinteggiate, alcune con pittura a effetto acciaio corten, altre stuccate e vetrificate; l’effetto caldo che richiama il corten viene ricreato anche nella superficie della pavimentazione in gres porcellanato, posato in lastre di grandi dimensioni.
Una delle pareti del corridoio è rivestita per tutta la sua lunghezza da un mosaico in tessere in polvere ceramica e resine, su cui è stato trasferito uno schizzo del progettista del Palazzo Comunale di Nizza Monferrato e successivamente ingrandito ed esploso, per un effetto decorativo d’impatto. Anche le volte a crociera del soffitto vengono rifatte in gesso e lastre di cartongesso.
La scalinata originaria in pietra di Luserna viene recuperata, così come la balaustra in ferro battuto. L’intervento ricerca geometrie volutamente irregolari, sinuose, morbide. L’illuminazione diventa protagonista indiscussa: la passione del progettista per i Led si traduce in una profusione di fonti luminose, spesso nascoste, a creare effetti scenografici sorprendenti.
Quando lo stesso inquilino acquista l’appartamento confinante con il suo, si rende necessaria un’operazione di unificazione e ristrutturazione generale del nuovo alloggio di 200 metri quadrati distribuiti su due livelli: secondo piano più mansarda. Il duplex abbandona in parte le forme morbide e sinuose e i colori caldi delle parti comuni, per sbilanaciarsi su un effetto più contemporaneo e minimal: un contenitore dal look total white – su specifica richiesta della proprietà – su cui spiccano alcuni elementi scelti ad arte: la scala, la travatura della zona living, il camino e indiscutibilmente i giochi di luce artificiale.
Qui si sono rese necessarie opere di risanamento strutturale di rilievo: legatura delle solette ai muri perimetrali, rifacimento delle platee, demolizione di una parete portante, rifacimento della copertura lignea al piano mansardato.
La distribuzione delle funzioni è tradizionale: il piano inferiore ospita la zona giorno, con soggiorno, cucina, bagno e locale tecnico; la camera degli ospiti gode di un accesso privato dalla corte interna attraverso la scala secondaria. Al piano superiore trovano spazio le attività più private, uno studio, la camera da letto matrimoniale con la zona benessere, la cabina armadio, la zona servizi e l’ampia terrazza.
Punto focale del primo livello è la scala autoportante, con la sua forma scultorea e la trasparenza data dalla massima essenzialità delle forme. Costruita intorno al pilastro portante incamiciato con una struttura in ferro, e realizzata non senza difficoltà da maestranze specializzate, la scala ha un’anima in ferro rivestita in resina, e un mancorrente in ferro battuto con illuminazione a led nascosta che si accende al passaggio.
Nel soggiorno le cinque travi in castagno settecentesche sono state ripristinate e integrate da nuovi elementi lignei e pannellature in gesso per creare un soffitto a cassettoni in chiave moderna. Leit motiv dell’intervento è l’uso esclusivo di illuminazione a Led colorati, con corpi illuminanti disegnati ad hoc dal progettista o sorgenti di luce nascoste. Le superfici delle pareti trattate a stucco e poi vetrificate, amplificano gli effetti illuminotecnici.
È al piano mansardato e nella zona benessere che il progetto raggiunge il massimo grado di “sensorialità”. Illuminazione in fibra ottica, luci dimmerabili a Led, luce diffusa in Rgb per cromoterapia con fibre ottiche, getti d’acqua diversi, essenza terapia, aria calda, sistema di oscuramento delle finestre, home theater, filodiffusione, televisione, sono regolabili a piacere grazie a un complesso progetto domotico. La terrazza, realizzata ex novo, è concepita come prolungamento verso l’esterno della zona benessere ed è usufruibile nei mesi più caldi dell’anno.
Le foto che corredano questo articolo sono di Rino Duino & Michele Rubino e di Adriano Pecchio
Estro non convenzionale per natura, interior e industrial designer, art director, consulente per il settore pubblico e privato, specializzato in Brand Vision, Concepts Design per Home + Hotel & Spa, Alessandro Marchelli dal 1990 dirige lo studio professionale Am+D studio alessandro marchelli+designers, studio internazionale incentrato sull’ architettura di interni sensoriale e il design sperimentale creativo. Nel corso degli anni ha firmato interventi di interior e di allestimento legati al mondo domestico e al contract, ha progettato oggetti di industrial design per importanti aziende e i suoi lavori sono stati pubblicati su testate e pubblicazioni nazionali e internazionali del mondo dell’Interior e dell’ Industrial Design. Il progetto delle parti comuni di Casa Dova ha vinto il terzo premio dell’International Design Awards 2012 (IDA ’12) a Los Angeles.
Scheda
Casa Torre
Località
Nizza Monferrato (At), Italia
Progetto architettonico e direzione artistica
Alessandro Marchelli – Interior architect & Designer
Art Director & Graphic
Carlo Marchelli
Project leader
Alessandromarchelli+designers Am+D studio
Lighting design
Alessandro Marchelli
Lighting consultant
Luigi Caro
Executive render
Stefano Curcio
Strutture/c.a e direzione lavori strutturale
Silvio Basso
Consulente strutture
Franco Basso
Progetto edile, pratiche amministrative e direzione lavori edile
Alessandro Conta
Progetto impianti idrosanitari – Legge 10
Fausto Adriano
Direzione della sicurezza in cantiere
Graziano Traversa
Impresa edile
Cannoniero & co.