I premi dell’International Velux Award

122908-01-LTre vincitori e alcune honourable mention per l’International Velux Award, il concorso biennale, nato nel 2004 in collaborazione con l’International Union of Architects (Uia) e la European Association for Architectural Education (Eaee), che coinvolge gli studenti e i docenti delle Facoltà di Architettura di tutto il mondo.
Anche quest’anno il tema del concorso è stato “Light of Tomorrow”, la luce del futuro, e gli studenti sono stati chiamati a presentare progetti che esplorassero la luce naturale in architettura. Ad aggiudicarsi il primo premio è stato un team di studenti cinesi dell’Università Tsinghua di Pechino, con il progetto “Light, Revitalization”, una splendida e profonda esplorazione del ruolo della luce naturale nella moderna vita cittadina.
Il secondo premio è andato al progetto “Morning Glory Cloud” opera di due studenti delle università coreane di Hanyang e Hongik e offre uno spunto per pensare alla scomparsa dell’invisibile confine coreano.
“Light of Hope”, progetto vincitore del terzo premio e realizzato da alcuni studenti dell’università di Sofia, si prefigge di portare un barlume di speranza a milioni di persone che vivono nei campi profughi in tutto il mondo.
Per la prima volta all’International Velux Award è stato premiato anche un progetto proveniente dall’Italia. A Cristiana Brindisi, studentessa della Scuola di ingegneria dell’Università di Pisa, è andata una honourable mention. Il suo lavoro dal titolo “Socialight” ha colpito la giuria con il suo network sociale, dove la luce naturale scandisce il passare del tempo in stretta correlazione con le moderne tecnologie.