Gruppo Made. Nuove dinamiche per la distribuzione edile

Si è svolta a Milano  la seconda Convention Open del Gruppo Made, un’occasione per fare bilanci e proporre nuove strategie per la ripresa. L’evento è cominciato con il saluto del presidente Giuseppe Vantusso con una sentita apologia del lavorare insieme per obiettivi comuni.

«È indispensabile confrontarsi all’interno del nostro gruppo per trovare delle soluzioni che ci diano una visione chiara del futuro. Quello che faremo, ciò che saremo dobbiamo costruirlo oggi insieme».
Giueppe Vantusso, presidente Gruppo Made

 

L’argomento del giorno era la definizione di un nuovo modello di business per rendere l’attività vincente e capace di generare valore. Un modello che deve interagire con tutta la filiera, produzione in primis, per rispondere alle dinamiche generate dal livello sempre più alto di concorrenza presente sul mercato. Il direttore generale del Gruppo, Alessandro Pagliarani, ha delineato nel suo intervento “Analisi del valore della distribuzione” l’attuale situazione del mercato e ha affermato l’importanza della cultura del valore che è l’unica strada da percorrere per iniziare a risolvere i problemi del settore. È necessario aderire a modelli organizzativi moderni e strutturati e riposizionare le aziende del Gruppo Made all’interno della filiera.

«Bisogna tornare a crescere secondo direttrici precise che prevedano il recupero di redditività, l’acquisizione di nuove quote di mercato, la generazione della cassa e, conseguentemente, la creazione di valore».
Alessandro Pagliarani, direttore generale Gruppo Made

 

Per stare sul mercato è necessario investire e Gruppo Made ha la sua soluzione progettuale che è stata presentata dal direttore marketing del Gruppo, Claudio Troni con il suo intervento dal titolo: “Gruppo Made 7.0 – Un passo ulteriore verso il nuovo mercato”. Di fatto, ha sottolineato Troni, il mondo della distribuzione si può idealmente dividere in due gruppi: gli “attendisti” e gli “interventisti”, ovvero, chi si limita ad aspettare che il mercato torni ai suoi antichi splendori, e chi invece desidera cavalcare l’onda del mercato che cambia. A questo duplice posizionamento Gruppo Made risponde con una segmentazione della sua offerta a soci e aderenti, per offrire condizioni specifiche a entrambe le richieste.

 «Per le rivendite socie e aderenti Gruppo Made ha delineato strategie precise, per un percorso di crescita, Made 7.0, che muove dalla rivoluzione sistematica del modello commerciale».
Claudio Troni, direttore marketing

 

 

Le rivendite Made – ha fatto notare nel suo intervento Gian Luca Bellini, responsabile acquisti del Gruppo, hanno già manifestato di gradire molte delle proposte suggerite dal Gruppo. Un esempio decisamente esplicativo arriva dalle vendite in convenzione che, in un anno, solo salite del 22 per cento. Il fatturato dei fornitori partner (30 aziende delle 120 convenzionate) è aumentato mediamente del 12,8 per cento.

«Per anni il prodotto innovativo è stata una precisa scelta di campo, oggi è diventata una necessità per competere. Con questo spirito Gruppo Made affronta il nuovo mercato insieme alle sue rivendite»

Ginaluca Bellini, responsabile acquisti