Speciale Smartworking

Geraldina Casini, FritsJurgens. Lavorare (in remoto) ai tempi del Coronavirus

«Dall’open space della sede FritsJurgens Italia nel centro di Firenze a quello del mio balcone, qualche isolato più in là (e… si, decisamente più ristretto). Dai PC aperti sui tavolini dei tanti treni su cui correvo in lungo e in largo per l’Italia, ai viaggi virtuali con cui, dallo stesso schermo di quel PC, raggiungo case – veri e propri uffici di ultima generazione – di architetti, designer, arredatori creativi d’Italia con Webinar e Dirette Facebook “senza fronzoli”. La sfida è quella del cambiamento repentino, dell’adattamento imposto: un fuori programma assai scomodo a primo impatto, ben presto divenuto sipario di inevitabili e straordinari orizzonti creativi, per FritsJurgens così come per tutto il palcoscenico aziendale, italiano e globale. Visi acqua e sapone sugli schermi, divani da salotto trasformati in poltrone dirigenziali e piani da cucina divenuti tavoli di trattativa. Per le cerniere pivot invisibili FritsJurgens siamo ufficio tecnico, centro di supporto e fulcro d’ispirazione. Oggi come ieri, ora più che mai. Mano nella mano con la tecnologia del tempo moderno, gestiamo un back office virtuale che dà prova di non conoscere alcun confine. Anzi: di fronte al limite s’innalza, e ci accompagna verso un progresso che – seppur diverso da ogni piano d’azienda stilato per l’inizio di questo nuovo decennio – dimostra e afferma con forza che il solo limite che l’uomo incontra è quello che egli stesso s’impone» Geraldina Casini, Responsabile commerciale e coordinatrice tecnica FritsJurgens

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