Fondo di garanzia per le pmi: no agli stravolgimenti

Giorgio Merletti, presidente Rete Imprese Italia
Giorgio Merletti, presidente Rete Imprese Italia

È stato approvato, dalla Commissione Bilancio del Senato, un emendamento alle Legge di Stabilità 2015 che apre il Fondo centrale di garanzia per le pmi a portafogli di operazioni per imprese fino a 499 addetti. Una operazione che stravolgerebbe la missione del Fondo e che snaturerebbe la sua funzione di sostegno alle imprese di minore dimensione, quelle che oggi incontrano maggiori ed evidenti difficoltà a ottenere credito dalle banche. L’emendamento non solo è in contrasto con la definizione europea di pmi, ma mischia nello stesso strumento realtà imprenditoriali profondamente diverse che devono essere invece sostenute da interventi altamente specializzati. L’allarme arriva dal presidente di Rete Imprese Italia Giorgio Merletti, il quale sottolinea che, con l’emendamento approvato, il Fondo di garanzia rischia di trasformarsi in uno strumento che consente alle banche di scaricare gran parte del rischio derivante dalle operazioni a favore di grandi imprese che non hanno certo bisogno della garanzia pubblica per ottenere credito, sprecando così risorse pubbliche. E tutto ciò a danno delle imprese di minori dimensioni. Secondo Merletti non è questa la natura del Fondo di garanzia e l’Associazione si augura che ci sia un ripensamento finale per preservare la funzione del Fondo, strumento che in questi anni ha mostrato una preziosa funzione anticiclica a sostegno dell’economia reale.