Una casa-fattoria nel torinese

F:L Architetti. Doppia dimensione

Tra tradizione e innovazione, una casa-fattoria nel torinese coniuga funzione pubblica e privata in un edificio in dialogo con il territorio
Il fabbricato è realizzato per gran parte sull’impronta della struttura preesistente (foto di Beppe Giardino)

A una decina di chilometri da Torino, immersa in un paesaggio bucolico sorge Amilu Farm, un’azienda agricola didattica con annessa abitazione. Nato dalla volontà dei proprietari di coniugare le esigenze lavorative con quelle più private della famiglia, l’edificio è il risultato di una serie di aspirazioni e richieste da parte dei committenti, particolarmente sensibili alla sostenibilità e alla qualità dell’architettura.

Architetti.
Lineare e rigoroso il fronte esterno pubblico è un volume puro rivestito con tessitura muraria a cortina (foto di Beppe Giardino)

Il progetto è firmato dallo studio torinese F:L Architetti, che «interpreta il tema residenziale di villa rurale, sviluppando e declinando l’archetipo di cascina piemontese nella volontà di dialogo con il contesto, in una grande assonanza con il territorio, mantenendo una forte identità». Fondamentale, dunque, la relazione con il paesaggio circostante, con cui l’edificio stabilisce un dialogo rispettoso.

Fabrizio Caudana, Luca Maria Gandini e Alberto Minero di F:L Architetti

«Il progetto nasce per dialogare con il paesaggio, abbracciandone le diverse connotazioni, attraverso una chiara dialettica compositiva»

Fabrizio Caudana, Luca Maria Gandini e Alberto Minero di F:L Architetti

 

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Il fronte privato su cui si affaccia la residenza dei proprietari (foto di Beppe Giardino)

La casa-fattoria è stata disegnata per un’imprenditrice agricola, il marito e i tre figli. Come spiegano gli architetti: «Il sogno dei committenti era quello di creare una grande architettura in un contesto naturalistico forte: una casa piena di vita, di grande respiro, intima per la famiglia, aperta agli amici, vivibile tra interno ed esterno in ogni stagione, con ampi spazi da dedicare alla cucina e al gioco».

Planimetrie dei tre livelli (F:L Architetti)

Ma la compresenza di due attività così diverse, quella pubblica e quella privata, ha imposto una riflessione sul concetto di spazio pubblico e spazio privato, sia a livello funzionale che compositivo, con particolare attenzione all’andamento del terreno e dei flussi. Precedentemente occupato da un fabbricato privo di caratteristiche architettoniche e storiche di rilievo, e quindi demolito, il nuovo edificio è realizzato a partire dall’orografia del terreno e si compone di volumi distinti ma connessi tra loro.

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Il progetto coniuga le esigenze di un’azienda agricola aperta al pubblico con il bisogno di intimità della famiglia. La luce filtra attraverso i fori praticati nei muri in c.a che combaciano con il passo dei mattoni esterni (foto di Beppe Giardino)

La porzione a funzione pubblica è quella immediatamente visibile dalla strada di accesso: un volume dal fronte unico lineare rivestito da un muro a cortina, sul quale s’innesta un secondo volume perpendicolare, che termina in aggetto verso la vallata sottostante e che insieme danno vita ad un’aia in versione contemporanea. Anche questo volume è rivestito in mattoni, ma a corsi sfalsati, a richiamo dei fienili delle cascine tradizionali.

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Il soggiorno con la zona camino e la cucina a vista con la grande isola centrale in pietra e legno (foto di Beppe Giardino)

Sul retro, collegato agli altri, un terzo volume a vocazione totalmente privata, che si differenzia per il trattamento dei fronti: abbandonata l’estica tradizionale in mattorni, il parallelepipedo che ospita soggiorno e camere da letto su due livelli, si presenta in cemento bianco, scandito da finestrature verticali generose che si aprono su un’ampia terrazza dove la piscina di 15 metri per tre ha un ruolo da protagonista.

La camera da letto padronale e il corridoio di pertinenza della stessa (foto di Beppe Giardino)

Ma le apparenze ingannano, non si tratta di una piscina tradizionale, bensì di una biopiscina, che funge anche da riserva idrica per l’acqua piovana per le esigenze dell’azienda agricola, e che utilizza esclusivamente materiali naturali per il suo funzionamento e il filtraggio dell’acqua. Alla quota ipogea, sotto la terrazza, trovano spazio la limonaia e il laboratorio di ricerca sulla permacultura.

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Il produttore
L’artigianato Made in Italy e le tecnologie d’avanguardia

Michele Cauzzo, Responsabile commerciale di Foglie d’Oro by Latifoglia

Il pavimento in rovere spazzolato e verniciato scelto per Amilu Farm è il Ca’Sandi, prodotto da Foglie d’Oro, un’azienda vicentina dalla storia autenticamente Made in Italy, nata e rimasta profondamente legata al suo territorio. Il controllo completo della filiera del legno è il primo e fondamentale fattore distintivo di Foglie d’Oro. Fiore all’occhiello anche l’esperienza artigiana del fatto a mano unita alle tecnologie e ai software più avanzati per ottenere la massima efficienza dei processi che guidano la filiera produttiva. Infatti, dal reperimento della materia prima direttamente alla fonte fino alla posa in opera di pavimenti e ambienti su misura, tutti i passaggi del processo produttivo sono gestiti direttamente da Foglie D’Oro, che in questo modo riesce a garantire ad architetti, interior designer e clienti finali la massima qualità. Fondamentale anche il rispetto della natura, perché le foreste da cui vengono ricavati i tronchi sono gestite in modo corretto e responsabile e soggette a precisi e attenti piani di taglio e riforestazione.

Il distributore
Know-how al servizio del cliente

Paola Vaccarino, titolare di Gallery Team

Gallery Team nasce a Torino come ramo della De Filippi, impresa edile specializzata in restauri di architetti storiche con quarant’anni di esperienza sul territorio. Il punto vendita, dislocato in pieno centro cittadino, sorge dalla necessità di proporre una selezione di prodotti cantieristici di alta gamma, garantiti da aziende di riconosciuta serietà, con un buon rapporto qualità-prezzo. Punto di forza di Gallery Team è il forte legame con il territorio e le competenze tecniche che, come spiega la titolare Paola Vaccarino: «consentono di offrire al cliente un servizio completo e un’informazione a 360 gradi sul prodotto, per poterlo consigliare secondo criteri che vanno al di là di quelli puramente estetici.». Lo showroom di 130 metri quadrati mette in mostra una selezione di materiali di rivestimento, arredo bagno, sanitari, cucine, mentre il magazzino è delocalizzato.

Gli imprenditori edili
Professionalità e rispetto delle competenze

Ernesto Macori e Massimo Borri, i titolari di Biemme Costruzioni

Ernesto Macori è uno dei due titolari di Biemme Costruzioni, l’impresa di San Raffaele Cimena (To) che ha realizzato le opere edili al rustico di Amilu Farm, un lavoro complesso, che ha richiesto soprattutto grande concentrazione, tra studio dei disegni e lavoro sul campo: «Si tratta di un progetto complicato per la forma e la quantità di livelli e quote di cui tener conto, la realizzazione del tetto, con le piastre e le quote delle travi variabili.». Una struttura interamente realizzata in c.a dove, prosegue Macori: «particolarmente impegnativa è stata la realizzazione delle punte bianche in c.a, complicate da fare e da armare, e l’allineamento dei circa 700 fori praticati nei muri in c.a che dovevano combaciare con il passo dei mattoni». Un lavoro di grande attenzione, ma che il titolare ricorda con grande piacere: «Va fatto un elogio speciale ai progettisti che hanno saputo gestire le relazioni in cantiere tra propietari e maestranze con grande professionalità, e ai propietari stessi. L’intesa e il rispetto reciproco in questo cantiere sono stati unici».   

SCHEDA
Luogo: Collina di Gassino Torinese (To)
Inizio e fine lavori: Febbraio 2018 – Febbraio 2020
Superficie del sito: 50.000 metri quadri
Superficie residenza: 370 metri quadri
Superficie azienda agricola: 530 metri quadri
Team di progetto: Fabrizio Caudana, Luca Maria Gandini, Alberto Minero, Carlotta Gerenich
Strutture: Giovanni Vercelli
Geologo: Giuseppe Genovese
Rilievi, tracciamenti e pratiche: Davide Bianco
Progetto impianto elettrico: Viktor Boetti di Eta progetti
Progetto impianto termico e ventilazione: Fabio Bonada di Flecchia & Partners
Impresa: Biemme Costruzioni
Impianto elettrico: C-Zeta
Impianto termoidraulico: Edilmartin
Calcestruzzo: Unical
Laterizi: Petersen-Tegl
Serramenti: De Carlo, Nurith
Opere in vetro: Bivetro
Pavimenti e rivestimenti in pietra Blu del Belgio: Natural Stones
Pavimenti in legno: Foglie d’oro
Forniture bagno e cucina: Cea Design, Neve Rubinetterie, Rexa Design
Elettrodomestici: Miele
Impianti termo idraulici: Rossato Group
Impianto Fotovoltaico: Eco Building solutions
Biopiscina: Elodée di Philippe Roussille
Opere in ferro: Smart Carpenterie
Lattonerie: Gigante Giovanni
Fotografie: ©Beppe Giardino