Fipe. Per il 96% degli imprenditori le prime misure del Governo sono ancora insufficienti

Avere risorse per il pagamento degli stipendi, dei fornitori, degli affitti e delle imposte sono le principali preoccupazioni degli imprenditori, mentre si aggrava rapidamente la situazione finanziaria e, dunque, la sfiducia per il futuro. Da un’indagine Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi), aderente a Confcommercio, emerge che per il 96% degli imprenditori le prime misure del Governo sono ancora insufficienti: serve liquidità immediata per coprire i mancati incassi, l’annullamento dei tributi e prestiti a lungo termine, a tasso zero. Quattro locali su cinque di quelli in affitto, non riescono a pagare regolarmente il canone di locazione, il 23,1% ha chiesto una sospensione o cerca di rinegoziarlo; si chiede con forza una moratoria sugli affitti.

Preoccupa la mancanza di certezze sulle riaperture: per il 42,7% non si potrà tornare al lavoro per altri 2 mesi. Il 31,7% pensa a una riapertura a inizio maggio. E il 30% degli imprenditori già prevede di dover ridurre il proprio personale una volta ripresa l’attività. Gli imprenditori, aderenti a Fipe, chiedono anche di avere la possibilità, appena possibile, di lavorare con l’asporto, rispettando tutti i parametri di sicurezza, come già avviene per gli esercizi di vendita di generi alimentari.

«È evidente che la salute degli italiani e la loro sicurezza debba continuare ad essere la priorità assoluta, ma deve partire un confronto immediato tra Governo e rappresentanti delle categorie imprenditoriali e dei lavoratori per pensare a come e quando ripartire. L’unica strada è quella di una ripresa progressiva delle attività, con tutte le cautele sanitarie che servissero, a cominciare da quelle che offrono un servizio utile per i cittadini, rispettando le misure di distanziamento tra i cittadini e di protezione dei lavoratori. Comprendiamo pienamente la situazione, ma non possiamo restare chiusi ad oltranza o moriremo tutti per crisi economica. È indispensabile cominciare a ridare speranza, dignità e futuro a migliaia di imprenditori». Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe

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