Ferro Bulloni. Capitale umano e crescita aziendale

(foto Ferro Bulloni)

 “Abbiamo sempre fatto così” Quanto spesso si sente dire questa frase? E quanto impatta, quest’idea, sulle aziende e sulla loro crescita? Si sa, i cambiamenti fanno paura a tutti i livelli e in tutti gli ambiti: dalle più banali scelte nella vita quotidiana, alle delicate decisioni manageriali. Ed è proprio questa paura, non tanto del cambiamento in sé, ma della mancanza di saperlo gestire bene come prima, che mina la crescita di un’azienda.
Con l’apertura del suo nuovo polo logistico, Ferro Bulloni dimostra di non aver alcuna paura del cambiamento, preferendo la strada dell’innovazione. Un progetto ambizioso, non tanto per l’impegno economico, quanto per l’importanza che esso assume per l’azienda. 

L’importanza alla catena del valore 

(foto Ferro Bulloni)

L’idea nasce dall’esigenza di un mercato che si fa sempre più ramificato e verticale e che, per sua natura, è vittima di continui cambiamenti che costringono le aziende ad essere lungimiranti nelle scelte commerciali, industriali e di marketing. Ferro Bulloni è consapevole dei cambiamenti in corso nel mercato dei beni di consumo quali: l’impatto della Grande Distribuzione, le conseguenze post-pandemia e il mercato delle materie prime che sembra non essere ancora sceso dalle montagne russe su cui è salito un paio di anni fa. In questo contesto, offrire un prodotto sempre più “confezionato” e una risposta sempre più immediata, sono alcune delle chiavi per stare al passo con i tempi e, questo progetto, è un’ottima risposta. 

Persone, processi, prodotti

Quando si effettuano cambiamenti radicali in aziende operanti da molti anni e con meccanismi ben rodati, non si può non tener conto dei processi aziendali e, di conseguenza, delle persone coinvolte nei processi. 

(foto Ferro Bulloni)

Il “prodotto”, così come concepito da Ferro Bulloni, non è solo frutto dell’acciaio con cui sono realizzate le recinzioni, ma anche e soprattutto dell’articolata serie di processi e attori coinvolti, un insieme di variabili interconnesse, una vera e propria catena del valore, a cui Ferro Bulloni ha voluto assegnare maggiore importanza. 

La scelta di intraprendere un progetto simile, infatti, non ha solo lo scopo di rivitalizzare il servizio, ma anche l’azienda stessa. Se è vero che si interviene sui processi aziendali per migliorare il prodotto offerto, è vero e strettamente collegato anche l’inverso: attraverso la ricerca di innovazione sul mercato, è l’azienda stessa a crescere e a rinnovarsi ad un livello di profondità che possiamo definire viscerale. 

(foto Ferro Bulloni)

Una fotografia appesa nell’ufficio del titolare, dr. Boghi Massimo, immortala il primo cliente di Ferro Bulloni che porta via il suo primo ordine (ben 50 anni fa) su un carro di legno trainato da un mulo. Oggi la stessa azienda ha aperto un polo logistico con WMS integrato. Questo rende l’idea di quanta strada abbia fatto da quel giorno abbandonando quel “abbiamo sempre fatto così” e dimostrando, nonostante i 50 anni suonati, di “rimanere sul pezzo”. Che cosa non è cambiato rispetto al momento in cui è stata scattata quella foto? Sono cambiati i processi, gli strumenti e le tecnologie; si è passati dal carretto di legno ad un WMS informatizzato, ma non è cambiata la persona che sta dietro a quel carretto o a quel tablet.

(foto Ferro Bulloni)

La chiave per la crescita aziendale, l’investimento più grande che una società possa fare, sarà sempre quello sul capitale umano e il ritorno più grande sarà proprio la crescita aziendale attraverso quel capitale umano che, come nel caso di Ferro Bulloni, da 3 o 4 generazioni ha sempre saputo rispondere “presente” all’evoluzione della società. Perché la frase giusta non è “abbiamo sempre fatto così” ma “non abbiamo mai smesso di cercare un modo migliore per farlo”.