Federlazio: le pmi investono

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Per capire il quadro generale, spesso conta anche il livello locale. Utili, pertanto, tutte le indagini congiunturali realizzate a livello regionale come quella di Federlazio che ha analizzato lo sullo stato di salute delle piccole e medie imprese del Lazio nel primo semestre 2016, effettuata su un campione di 350 imprese associate.

La speranza di vedere confermati i segnali di ripresa non è stata confermata, ma spiragli all’orizzonte non mancano, come confermato dall’aumento notevole di imprese che ha effettuato investimenti, nonostante il momento difficile.

È, infatti, pari al 37,8% la percentuale delle imprese che ha dichiarato di aver effettuato investimenti nel primo semestre 2016. Si tratta di una percentuale in notevole crescita sia rispetto alla seconda parte del 2015 (29,3%) sia rispetto al primo semestre 2015 (28,0%), delineandosi così un trend positivo. Torna a crescere anche la percentuale di imprese che ha aumentato l’occupazione, ora al 22% (era il 18,3%), ma è in aumento anche quella di chi ha dichiarato di aver ridotto gli organici (dal 14,3% al 15,7%).

L’indagine Federlazio ha rilevato anche le previsioni a breve sui prossimi sei mesi dalle quali emerge che, per quanto concerne gli ordinativi, i saldi di opinione dovrebbero nel complesso migliorare così come le previsioni sull’occupazione. In costante aumento anche la percentuale di imprese che prevedono di effettuare investimenti, ora al 41,5% (negli ultimi due passati rilevamenti era rispettivamente 37,9% e 33,9%).

Tra le principali problematiche segnalate dagli imprenditori, al primo posto torna la “insufficienza della domanda” che sale dal 25,8 al 27%. Seguono il “ritardo dei pagamenti dei privati” (24,3%), il “ritardo dei pagamenti PA” (17%), la “impossibilità di partecipare agli appalti” (9,6%), la “mancata concessione del credito bancario” (4,8%).