Federcomated. Giuseppe Freri: il valore del magazzino amico dell’ambiente

 

(foto fralemarch)

Si è svolto il 2 dicembre, presso la sede milanese di Confcommercio, il 39esimo Meeting associativo di Federcomated Milano. È stato il presidente di Federcomated, Giuseppe Freri, a dare il benvenuto ai convenuti. Ecco le sue parole.

«Cari Colleghi, care colleghe, Signori dell’Industria, Autorità, benvenuti al 39esimo Convegno Federco- mated Confcommercio. Grazie per la partecipazione al Presidente Confederale, Carlo Sangalli, al Presidente Assimprendil Ance, Regina De Albertis, e a tutti voi. Un grazie particolare alle industrie che da sempre sostengono questo momento di incontro e che partecipano al tavolo paritetico Sercomated, perché l’appartenenza parte dall’esperienza condivisa, la rappresentanza dalla condivisione di interessi, i risultati da un lavoro di raccordo tra gli attori della filiera.

Quest’anno inizio il mio saluto con una domanda: Qual è la prima parola che vi viene in mente pensando al concetto di ambiente? È la domanda che mi sono posto quando abbiamo identificato il tema del nostro convegno annuale. Io ho pensato alla parola tempo.

È possibile arrestare il tempo verso il collasso ecologico se continuano ad aumentare i consumi e lo spreco di risorse? I processi ambientali corrono a una doppia velocità: tanto è facile e rapido inquinare, tanto è lento il tempo necessario per sanare ciò che abbiamo inquinato.

Il tempo ha fatto dimenticare le conoscenze delle popolazioni antiche del costruire rispettando la natura ma ci ha anche portato innovazione, tecnologia.

La sostenibilità non ha tempo, significa soddisfare bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri.

Sostenibilità oggi è una parola d’ordine per trovare un modello di sviluppo economico capace di durare nel tempo. E in questo disegno tutti possono fare la propria parte, noi imprenditori della distribuzione di materiali da costruzione possiamo e dobbiamo fare la nostra parte. Ecco perché il titolo del nostro convegno è Il magazzino edile amico dell’ambiente.

Oggi è cruciale ed imperativo che gli attori del settore edilizio sviluppino una precisa ed affidabile cultura del progetto ecologico, partendo dalla piena comprensione e analisi dell’intero ciclo di vita di una costruzione, che va dal progetto e arriva alla creazione del rifiuto da costruzione e demolizione.

Cosa possiamo fare? Ora è necessario cambiare radicalmente comportamento e rivoluzionare il nostro approccio. Abbiamo conosciuto la rivoluzione industriale, poi la rivoluzione tecnologica, oggi dobbiamo fare la nostra parte per la rivoluzione ecologica.
E dobbiamo essere onesti, possiamo scegliere di compiere dei passi concreti per non continuare a riempire di vuoto la parola sostenibilità.

Oggi vi diamo gli strumenti per diventare protagonisti di una nuova transizione ecologica.

Nel maggio 2021 Federcomated ha costituito, in questo stesso palazzo, il consorzio volontario Rec, che significa Recupero Edilizia Circolare.
Con la creazione del consorzio Rec, i magazzini edili italiani, rappresentati da Federcomated Nazionale Confcommercio, possono finalmente assumere un ruolo determinante nella gestione dei rifiuti. Per compiere progressi efficaci su molte delle sfide che l’ambiente ci chiama a intra- prendere abbiamo bisogno di un approccio concreto, e con il Consorzio REC abbiamo questa opportunità. Si tratta solo di decidere se coglierla.

Cari colleghi, non possiamo mancare a questo importante appuntamento che è una grande occasione per dimostrare l’eccellenza che esiste nei nostri magazzini. La nostra categoria si è evoluta, fa innovazione, comunicazione, utilizza le nuove tecnologie, offre nuovi servizi, ha gestito il cambio generazionale e ha la capacità di lavorare cooperando con l’industria.

Per me è importante che tutta la filiera assuma il tema di un’edilizia circolare anche come nodo di business da affrontare per sentirsi protagonisti del futuro.
Edilizia e ambiente sono due sostantivi a lungo dibattuti, ci sono questioni ovvie di responsabilità. Abbiamo bisogno di un’edilizia maggiormente sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale.

La filiera tutta si sta sensibilizzando sempre di più, gli strumenti di progettazione sostenibile e di certificazione energetica sono ormai largamente diffusi. Gli architetti progettano bene, riflettendo sulla qualità e durabilità degli edifici, e sanno mettere in relazione i requisiti prestazionali e le esigenze progettuali.

Chi produce i materiali da costruzione mette sul mercato prodotti sempre più performanti e at- tenti alle certificazioni, all’efficienza energetica e oggi devono essere responsabili del prodotto dall’inizio e alla fine vita. I sistemi costruttivi influenzano la rigenerazione e la riqualificazione urbana.

Innovazione, ricerca e benessere sono temi che, se collegati al mondo del costruire, contribuiscono a riportare l’uomo al centro con una visione valoriale importante di rapporto con l’ambiente e con la propria casa.

Il consumatore finale è maggiormente socialmente consapevole ed è disposto a pagare per prodotti e servizi di aziende che sviluppano innovazione e sostenibilità e mai come in questo periodo è stato forte il tema di come la casa debba essere sicura, debba proteggere chi le abita e consumare meno.

Noi, come rivenditori di materiali da costruzione e finiture per la casa abbiamo quindi un dovere che si traduce nell’impegno della trasmissione di una nuova cultura del costruire, ed è con la collaborazione dei produttori che possiamo fare formazione alle nostre imprese clienti, ed è nel trasmettere al consumatore finale che la scelta di un materiale significa anche vivere meglio.

L’impegno di Federcomated Confcommercio si traduce nel portare avanti un cambiamento, prima di tutto culturale.
Ricordate le tre parole che da sempre ripeto? visione/progetto/squadra. Sono queste tre parole che consentono la creazione di progetti come il Consorzio Rec e sono queste tre parole che vi faranno pensare di essere voi stessi la soluzione al tema dell’economia circolare in edilizia.

Un grazie a tutti i partecipanti alle tavole rotonde, a tutte le aziende che da anni sostengono il nostro convegno annuale e che hanno compreso il valore culturale come leva di sviluppo economico. Ringrazio tutti voi e colgo l’occasione per augurarvi un fine anno sereno e un inizio anno ricco di progetti condivisi».