Edilizia post Bonus. Quale futuro?

Quando l’onda lunga dei bonus si sarà esaurita, per l’edilizia del nostro Paese si aprirà una nuova “era” in cui verrà meno il forte impulso degli incentivi statali. Quali saranno le peculiarità di questa fase e quali le strategie vincenti per affrontarla? Lo abbiamo chiesto ad alcuni autorevoli rappresentanti del mondo della distribuzione edile. Ecco le loro risposte.

Matteo Camillini
Direttore BigMat Italia e BigMat International

Dopo l’onda dei bonus sarà importante e farà la differenza essere riusciti a organizzarsi al meglio, aver formato e specializzato il personale e digitalizzare alcuni rapporti con il cliente e con i produttori per guadagnare in efficienza. La rivendita edile ha avuto una visibilità nell’era dei bonus che va capitalizzata in quella post bonus, per accreditarsi come centro servizi per il cliente dalla tradizionale fornitura di materiale al supporto consulenziale per l’interior design fino alla capacità di supportare i clienti nelle pratiche di cessione del credito o ancora fungere da interfaccia per unire i molti servizi della filiera. Per questo andranno sviluppati e proposti percorsi e offerte con un’impronta e un impatto sempre più sostenibile, sulla spinta di un trend sociale ed economico e delle esigenze espresse da un numero crescente di utenti finali. Non ultimo, tutte queste sfide e assestamenti comportano una necessità di avere una rivendita di taglio medio per presidiare meglio il mercato: è necessario quindi favorire un accorpamento per favorire una crescita interna o esterna.

Gian Luca Bellini
Direttore Generale Gruppo Made

Non crediamo ci sarà un crollo del mercato alla fine dell’onda lunga degli incentivi. Una riduzione dei volumi sarà certamente fisiologica, anche perché la crescita è stata davvero importante.
Ci sarà quindi una flessione graduale e nemmeno eccessiva, perché comunque la gente ha capito, anche se forzatamente a causa della pandemia, che è bello abitare in una casa confortevole e sana. Per quanto ci riguarda, quindi, non solo non crediamo a una reale difficoltà della filiera, ma siamo convinti che il mercato si evolverà sempre più verso scelte qualitative interessanti.
Ci siamo abituati a seguire il cliente in tutte le sue necessità e quindi cercheremo di continuare a essere pronti e a essere sempre più un punto di riferimento per la ristrutturazione della casa. E questo anche quando i bonus non ci saranno più. Amplieremo quindi la gamma di servizi a valore aggiunto, miglioreremo nella consulenza e dedicheremo una particolare attenzione ai prodotti e alle soluzioni tecniche per il comfort abitativo e la sostenibilità ambientale.

Daniele Moretti
Coordinatore Generale 4Bild

Inevitabilmente, presto o tardi, la forte crescita a cui stiamo assistendo, grazie ai fondi destinati dal Pnrr al nostro mercato, si interromperà, potendo potenzialmente provocare, se non si sarà pronti, dei significativi contraccolpi. È per questo che all’interno di 4Bild abbiamo già avviato un importante processo di change management che sta portando a ridefinire le priorità da dare al nostro business. Dalla 4Bild Accademia, che ha già intrapreso anche un percorso parallelo dedicato ai nostri clienti, coinvolti in campus formativi di più giorni, fino all’applicazione delle tecniche lean, tipicamente proprie nei processi di produzione, anche ai nostri processi distributivi.
Investimenti nelle risorse umane, nella formazione e sviluppo e nell’innovazione, non solo tecnologica, anche nell’ambito del paradigma 4.0 e dell’economia circolare, sono le leve strategiche che siamo certi contribuiranno a consolidare il nostro posizionamento, distinguendoci in modo sempre più smart nel mercato dell’era post bonus.

Cristina Rotunno
Sales Manager Area Edile Centroedile Milano

Questo periodo di pandemia ci ha insegnato che qualsiasi sarà il futuro dell’edilizia, ciò che realmente farà la differenza sarà la capacità di essere reattivi e in grado di adattarsi alle nuove esigenze. Crediamo che la domanda del settore sarà in calo, soprattutto in mancanza di nuove agevolazioni e per prepararci al meglio lavoriamo ogni giorno per migliorare quelli che sono i nostri servizi, i canali di comunicazione e la professionalità dei punti vendita. In un’era post bonus in cui la domanda sarà carente, è importante farsi trovare pronti con un’offerta in grado di realizzare al meglio i bisogni di ogni possibile cliente, dal privato che ha bisogno di un consiglio per il fai da te al capo cantiere che è alla ricerca di un servizio altamente professionale.

Federico Nessi
Amministratore Delegato e Direttore Commerciale Eternedile

Al termine di questo periodo, indubbiamente vi sarà un calo di fatturato a cui siamo già preparati e riteniamo che la strategia vincente risieda innanzitutto nella solidità patrimoniale ed economico-finanziaria del gruppo.
Crediamo pertanto che questa situazione debba porre l’attenzione di tutto il settore al tema della gestione del credito che troppo spesso in passato è stata trattata con leggerezza.

 

Marco Orsolini
Direttore Commerciale Orsolini 

Nell’era post bonus, l’edilizia sarà caratterizzata da una più profonda coscienza dell’abitare, sia dal lato dei costruttori sia dal lato degli utenti finali. Stiamo assistendo al radicamento di una maggiore consapevolezza dell’impatto ambientale degli edifici e dei consumi energetici che porterà alla diffusione di modelli e sistemi costruttivi con un’impronta più green. Uno scenario in cui noi come Orsolini dovremo essere pronti per rispondere a queste nuove esigenze puntando su formazione e competenze tecniche sempre più innovative e approfondite. Un’altra sfida che caratterizzerà l’edilizia nei prossimi anni sarà sicuramente quella della digitalizzazione e del commercio online, rispetto al quale in questo momento il nostro comparto sta scontando un gap non indifferente rispetto ad altri settori. Un’ambizione di tutta la filiera e in primis di Orsolini che si avvia verso un programma di informatizzazione e digitalizzazione dell’azienda per offrire un’esperienza d’acquisto che integri offline e online.

Vincenzo Zanutta
Amministratore Delegato Zanutta

Nell’era post bonus, il nostro settore potrà essere trainato dai fondi previsti dal Pnrr per le infrastrutture pubbliche, impianti sportivi, scuole eccetera, se non saranno dirottati su altri progetti e se non saranno corrosi dall’inflazione sempre più crescente o da altri costi.
Dal punto di vista delle necessità degli utenti finali, il “dopo bonus” sarà caratterizzato da una crescente volontà di vivere in case green con costi prossimi allo zero che impattino in modo contenuto sulle finanze familiari: si ricercheranno sempre più edifici che si autoalimentano grazie a fonti rinnovabili, con un buon isolamento che non disperda calore e che siano tecnologicamente all’avanguardia. Per raggiungere questi livelli diverrà sempre più importante l’adozione di una domotica più accessibile e strutturata sulle necessità delle persone, che hanno e avranno a disposizione sempre meno tempo da dedicare alla casa. Sarà dunque necessario essere sempre più green e al passo con le tecnologie via via più innovative e proprio per questo stiamo puntando sulla formazione di alcuni specialisti del nostro team che, una volta acquisite le conoscenze e competenze specifiche, si occuperanno di fornire ai nostri clienti un servizio e una professionalità al passo con le loro esigenze.

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