Derbigum. Una strategia per contribuire a proteggere l’ambiente

Foto di Derbigum

Il cambiamento climatico rappresenta un problema attuale dato che secondo i dati forniti dall’European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF), il 2018 aveva già stabilito numerosi record: sono state 203 le città europee a registrare temperature superiori fino a 2 °C rispetto alla media e il trend non sta migliorando nel 2019. Derbigum, azienda operante nell’ambito dell’impermeabilizzazione delle coperture, pone la salvaguardia ambientale tra i capisaldi della propria mission, contribuendo a sviluppare una coscienza ambientale di Gruppo, che si esprime con azioni green svolte all’interno, ma anche al di fuori della sfera lavorativa. Il dipartimento Ricerca & Sviluppo che occupa attualmente il 10% delle risorse umane della multinazionale belga, è così impegnato nella realizzazione di diversi prodotti pronti a contrastare il cambiamento climatico.

Sono diverse le membrane realizzate da Derbigum dotate di tecnologia Aquatop, che consente di riciclare l’acqua piovana senza danneggiarne il pH. Tra queste Derbipure, l’unica membrana impermeabile a livello mondiale a derivare da risorse vegetali, valida e completa alternativa ai tetti bituminosi. La sua peculiarità è essere costituita da una mescola a base di oli vegetali residui dell’industria alimentare e di resine di pino provenienti da quella cartaria, divenendo così la soluzione per un futuro sostenibile sia economicamente che ecologicamente. Un forte elemento distintivo in termini di biodiversità, in quanto le materie utilizzate per la sua produzione non richiedono l’uso di piantagioni intensive particolari, per cui Derbipure non incide sulla catena alimentare, ma al contrario rende utili prodotti che altrimenti verrebbero gettati.

Sempre sviluppato con tecnologia Aquatop è poi Derbibrite NT, il manto a vista bianco riflettente perfetto per il raffrescamento passivo. Il SRI – Solar Reflectance Index, calcolato secondo la ASTM E 1980-01 – è infatti pari a 100, ciò significa più riflettività e meno riscaldamento della copertura a favore della riduzione della temperatura degli ambienti interni, fino a 5 °C in meno in estate, che permette una notevole riduzione dell’uso degli impianti di condizionamento e di conseguenza meno produzione ed emissione di CO2.

Segue inoltre Derbigum NT, il manto in monostrato realizzato con il 25% di materia prima riciclata derivante dagli sfridi e da vecchie membrane bituminose. Le caratteristiche qualitative e di durabilità sono le medesime delle altre membrane, e nello stabilimento di produzione belga viene utilizzata per la loro produzione solo energia verde, aprendo le porte al concetto di copertura ecologica secondo i principi di economia circolare.

Nota di merito infine per Derbicolor FR Olivina, la membrana che possiede sullo strato superficiale graniglia di olivina, minerale largamente presente in natura in grado di neutralizzare la CO2 presente nell’atmosfera. La CO2 che si deposita sul tetto insieme alla pioggia reagisce infatti con l’olivina, trasformandosi in diossido di silicio e carbonato di magnesio, del tutto innocui per l’ambiente. Si pensi solo che secondo lo studio del Dott. Olaf Schuiling, Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Utrecht, 1 kg di olivina ha la capacità di assorbire 1,25 kg di CO2, tutto a favore della protezione del pianeta.

L’attenzione al cambiamento climatico per Derbigum si esprime attraverso un deciso approccio alla salvaguardia ambientale, tradotta nello sviluppo di soluzioni per risparmiare energia dal tetto e abbattere le emissioni di CO2, così come nella creazione di una vera e propria coscienza collettiva tra i collaboratori, le famiglie e gli stakeholder dell’azienda.

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