Dalla coibentazione alla ventilazione

Isotec, pannello in poliuretano rigido espanso (foto Brianza Plastica)
Isotec, pannello in poliuretano rigido espanso (foto Brianza Plastica)

La copertura a falde con manto di tenuta tradizionale a tegole e coppi, è un insieme complesso fabbricato per resistere al peso proprio e ai carichi accidentali, per impedire il passaggio dell’umidità e della polvere e, più in generale, per migliorare il benessere abitativo. Proprio per accentuare le doti legate al comfort, tra la struttura portante della copertura e il manto di tenuta in vista sono sempre più spesso inseriti pannelli accostati tra loro a formare uno strato continuo e intermedio che ha lo scopo principale di isolare il tetto per limitare, fino a minimizzarle, tutte le dispersioni termiche e i passaggi indesiderati di calore nella parte più elevata e maggiormente esposta del fabbricato.

Lastre Polivalenti di Onduline
Lastre Polivalenti di Onduline

I pannelli sottotegola e sottocoppo hanno anche altre funzioni e concorrono a rendere impermeabile il sistema, permettono di realizzare manti ventilati nella parte inferiore con miglioramento del comfort estivo e aumentano la durata degli elementi di tenuta, in quanto consentono all’umidità residua di disperdersi con rapidità.
I MATERIALI
Il materiale più utilizzato per realizzare pannelli destinati all’isolamento delle coperture, è il polistirene espanso che è dotato di diverse proprietà utili per questo impiego e garantisce per un tempo indefinito il mantenimento delle sue qualità tecniche, senza alterarsi o diffondere sostanze dannose nell’atmosfera. Le doti coibenti derivano dal basso valore di conducibilità termica del materiale che riduce le dispersioni energetiche in copertura a valori molto limitati, migliorando così il comfort complessivo dell’edificio e degli ambienti situati sotto il tetto. I pannelli sottotegola e sottocoppo di polistirene espanso, sono ricoperti in superficie da una sottile pelle impermeabile e possiedono una struttura della massa a cellule non comunicanti tra loro.

Pannelli termoisolanti Isotegola di Wierer
Pannelli termoisolanti Isotegola di Wierer

La caratteristica determina il basso assorbimento d’acqua del materiale e garantisce il mantenimento delle doti termoisolanti del pannello anche in condizioni sfavorevoli e in presenza di infiltrazioni dal manto di tenuta. Taluni pannelli sottotegola vengono costruiti con schiuma di poliuretano espanso rigido a cellule chiuse e ad alta densità, che possiede notevoli caratteristiche di isolamento termico accompagnato da leggerezza e resistenza alle intemperie. Queste versioni sono spesso disponibili in versione composita e preaccoppiati con un involucro impermeabilizzante in lamina di alluminio oppure con un cartonfetro bitumato che ha sempre lo scopo di aumentare la tenuta alle intemperie. Altre versioni di pannello, sempre con un elevato potere termoisolante, sono confezionate con sughero granulato e agglomerato ad alta frequenza senza collanti, che possiede una notevole resistenza alle intemperie e all’invecchiamento. Queste lastre, da impiegare solo su supporti continui, sono scarsamente deformabili e quindi adatte a sostenere direttamente il manto o a essere sormontate da listelli di aggancio. Molti pannelli sono confezionati con fibre di legno, che vengono trattate e rese inerti con diverse tecnologie per ottenere le caratteristiche di resistenza meccanica e di rigidezza richieste. Appartengono a questa categoria gli elementi in fibre mineralizzate con magnesite ad alta temperatura oppure con cemento Portland, che permettono di ricavare componenti connotati da una lunga durata anche in condizioni avverse di umidità.

Fibrotek, pannello prefabbricato termoisolante di Fibrotubi
Fibrotek, pannello prefabbricato termoisolante di Fibrotubi

Le lastre di legno mineralizzato possono essere accoppiate anche ad altri materiali isolanti e vengono accostati e fissati direttamente alla struttura portante del tetto. Se il sistema di supporto è costruito con la tecnica tradizionale, come spesso avviene negli edifici sottoposti a restauro, i pannelli fungono sia da isolante termico che da tavolato per il supporto del manto. Per confezionare pannelli morbidi e flessibili, sono utilizzate anche fibre di legno, lana di vetro o lana di roccia che richiedono l’accoppiamento con pannelli rigidi di supporto e, oltre alle caratteristiche coibenti, possiedono doti di isolamento acustico per l’abbattimento dei rumori aerei.

LE TIPOLOGIE
Ogni tipo di lastra sottotegola e sottocoppo è disponibile con un’ampia rassegna di pezzi accessori per il completamento del tetto. Oltre agli organi di collegamento dedicati al sistema, sono previsti reti e pettini sagomati antinido da fissare in gronda, per evitare che i volatili entrino al di sotto del manto. Come accessorio vengono prodotti sistemi con feritoie da inserire nei colmi e nei displuvi per garantire il passaggio dell’aria di ventilazione fino alla sommità dell’edificio o dove cambia la direzione della falda. Altri organi di collegamento a staffa servono per bloccare in posizione i coppi e le tegole, quando la pendenza del tetto è elevata, mentre per la tenuta lungo le linee di conversa sono utilizzati dei profili metallici presagomati a canale.

Isotegola Evolution, di Wierer, su cemento
Isotegola Evolution, di Wierer, su cemento

Con i materiali isolanti di tipo espanso vengono realizzate lastre piane a superficie completamente liscia oppure manufatti di qualsiasi forma confezionati per stampaggio. Il perimetro di ogni pannello è dotato di incastro a battente o a dente che, una volta accostati gli elementi tra loro, impedisce la formazione di ponti termici. Su talune lastre isolanti sono praticati solchi paralleli, in senso verticale e orizzontale, distanziati tra loro con una misura adeguata al tipo di tegola o di coppo da inserire. Le scanalature orizzontali, disposte nella direzione della linea di gronda, servono per l’inserimento del dente di arresto delle tegole, mentre quelle verticali, parallele alla massima pendenza del tetto, permettono lo smaltimento rapido dell’eventuale acqua di infiltrazione.

 

di Umberto Menicali

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