Credimi. Il fintech come strumento di supporto per le banche regionali

Il valore delle banche regionali rischia di andare perso, complici una serie di trend strutturali e di sistema non invertibili. Le realtà di minori dimensioni soffrono più della media in quanto non possono affidarsi alle economie di scala.

In linea generale, come riportato dall’analisi di Kpmg, tutte le banche si trovano in sofferenza. I bilanci sono robusti sotto il profilo patrimoniale, con un Total Capital Ratio vicino al 20% e con l’NPL Ratio passato dal 18,6% del 2015 al 5,3% del 2020. La redditività invece è peggiorata, a causa di un calo dell’utile rapportato agli attivi di quasi 40 basis points.

Un altro trend che impatta molto sulle banche è quello relativo alla progressiva riduzione degli sportelli. Come riporta il report relativo al censimento annuale delle banche italiane di Banca d’Italia gli sportelli sono diminuiti dai 33.607 del 2011 ai 23.000 del 2020 e il 75% (17.600) di quelli residui faceva capo a banche S.p.A.

Le banche regionali sono un valore da coltivare

Gli istituti bancari regionali rappresentano un valore per numerosi motivi. In primis perchè da statuto hanno la focalizzazione sul territorio e inoltre sono vitali per i mercati locali.

Per le banche più piccole la competizione è stata impari e difficile. Per prima cosa le banche sistemiche si sono diffuse grazie a costi più bassi e offerte più ampie.

(Tiziana Marongiu, Responsabile Business Development di Credimi e Sabino Costanza, Co-Founder e Responsabile Strategy & Funding di Credimi)

In questo contesto l’offerta digitale può aiutare le banche ad emergere. Ad esempio ci sono, sempre più, collaborazioni tra fintech e banche regionali. Credimi, digital lender per le PMI in Europa, ha finalizzato vari accordi con Banco Desio, Banca del Piemonte, Banca di Asti, Banca Popolare Pugliese.

La tecnologia aiuta a portare al cliente e sul territorio un’ampia quantità di servizi e prodotti e che quindi il valore dell’asset strategico principale delle piccole banche, la relazione con i clienti, viene non svilito ma bensì moltiplicato dalla tecnologia.

La collaborazione tra il mondo finte e le banche regionali consente di gestire meglio i rischi, differenziandoli, e quindi di diventare più sostenibili. Mentre per il cliente si garantiscono servizi digitali a condizioni competitive.

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