Costante la crescita nell’eurozona

Alla fine del secondo trimestre del 2017, l’economia dell’eurozona ha segnato il suo miglior risultato in più di sei anni. Anche se la crescita della produzione di giugno è leggermente rallentata, i nuovi ordini hanno continuato a registrare un flusso significativo e il forte ottimismo ha mantenuto il tasso occupazionale tra i valori migliori visti nell’ultimo decennio. A giugno, l’Indice Pmi Ihs Markit della Produzione Composita nell’Eurozona finale è scivolato ai minimi in quattro mesi con 56,3, risultando però superiore alla precedente stima flash di 55,7 e solo leggermente inferiore ai record in sei anni di aprile e maggio di 56,8. La lettura media dell’intero secondo trimestre di 56,6 risulta dunque essere la migliore dai primi tre mesi del 2011.

L’espansione è stata di nuovo guidata dal manifatturiero, settore in cui la produzione è aumentata al record da aprile 2011. Sebbene il tasso di crescita dell’attività del terziario abbia rallentato, è stato ancora tra i più forti degli ultimi sei anni. Tutti i settori nazionali del manifatturiero e terziario monitorati dall’indagine hanno indicato a giugno una crescita della produzione, per la prima volta da aprile 2014. Tutte le indagini nazionali hanno anche evidenziato incrementi concomitanti dei livelli occupazionali.

Tutte e quattro le nazioni principali dell’eurozona hanno registrato incrementi più rapidi nell’intero secondo trimestre, aggiungendo al quadro generale l’idea di una ripresa sempre più autosufficiente dell’eurozona con una crescente domanda interna.

Il Pmi (Purchasing Managers’ Index) Composito sull’Eurozona è prodotto dalla Markit e si basa su dati originali d’indagine raccolti da un gruppo rappresentativo di oltre 5.000 aziende sia del settore manifatturiero che terziario.