Cortexa. L’obiettivo Fit for 55% 2030 è possibile solo con incentivi a lungo termine

La direttiva per l’efficienza energetica degli edifici è indispensabile per conseguire gli obiettivi di sostenibilità previsti dall’Unione Europea, ma, affinché non sia penalizzante per i risparmiatori italiani, sono necessarie una politica strutturale di incentivazione fiscale e l’adozione di rigorosi criteri di qualità per una corretta realizzazione degli interventi di riqualificazione.

Nell’ambito del Green Deal, la Commissione europea ha adottato un pacchetto di proposte chiamato “Fit for 55%” che prevede, entro il 2030, la riduzione del 55% delle emissioni nette di gas a effetto serra rispetto ai livelli del 1990. All’interno di questa misura rientra la revisione della direttiva europea 2010/31 relativa all’efficienza e alla prestazione energetica degli edifici, che il 9 febbraio 2023 sarà all’esame della Commissione energia del Parlamento europeo (Gli eurodeputati avrebbero dovuto esprimersi il 24 gennaio 2023, ma la data è slittata per consentire l’esame degli oltre 1.500 emendamenti presentati alla proposta della Commissione europea, ndr). La direttiva, attualmente in discussione, prevede che gli edifici residenziali esistenti raggiungano almeno la classe energetica E entro il 2030 e la classe energetica D entro il 2033, con l’obiettivo finale di diventare ad emissioni zero entro il 2050.

Andris Pavan

«Il parco immobiliare europeo, composto da edifici che sono responsabili del 40% dei consumi di energia e del 36% delle emissioni di CO2, rappresenta una delle principali opportunità di efficientamento energetico e di riduzione dell’inquinamento afferma. Tuttavia, la bozza di modifica alla direttiva ha suscitato non pochi dubbi in Italia, a fronte delle tempistiche ritenute troppo stringenti che metterebbero a rischio i risparmi di moltissime famiglie italiane, molto spesso destinati proprio all’acquisto di immobili. Chi possiede o intende comprare immobili appartenenti alle classi energetiche più inquinanti (classe G), dovrebbe ristrutturarli in tempi molto ristretti per migliorarne l’efficienza energetica. Questi obiettivi, se realmente si intende conseguirli entro il 2030, sono raggiungibili solo mediante una politica di incentivi fiscali continuativa, con il Superbonus che deve diventare strutturale nella misura del 110% (Dal 2023 l’aliquota del Superbonus viene ridotta, tranne per specifici casi. Per maggiori dettagli si rimanda alla Legge di Bilancio 2023 e alla legge di conversione del Decreto Aiuti-quater, ndr). Il Superbonus rappresenta l’unica vera opportunità per efficientare gli edifici più obsoleti ed energivori in tempi così stretti e in modo capillare». ANDRIS PAVAN, Presidente di Cortexa


Superbonus e Sistema a Cappotto i principali alleati della riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano

Il patrimonio immobiliare italiano è composto per il 78% da edifici risalenti all’epoca in cui non venivano adottate vere misure di risparmio energetico, ossia prima della Legge 373 del 1976. Secondo recenti dati Ance, su 12,2 milioni di edifici residenziali, oltre 9 milioni risultano particolarmente inquinanti e non sono in grado di garantire le performance energetiche richieste.

Per raggiungere gli obiettivi di efficientamento energetico richiesti dall’Europa, è necessario legarli a politiche di incentivazione fiscale e, in questo senso, il Superbonus rappresenta il principale alleato. Dal punto di vista degli interventi, invece, secondo i dati del Centro Studi Cortexa, è il Sistema a Cappotto il principale protagonista della transizione ecologica degli edifici: consente di ridurre del 45% i consumi energetici di un condominio e del 33% i consumi di una villetta a due piani.

Affinché l’intervento con Sistema a Cappotto sia efficace, è necessario che rispetti determinati criteri di qualità:

  1. Deve essere fornito come kit da un unico produttore e dotato di certificato Eta e marcatura CE;
  2. Deve essere ben progettato, secondo la norma Uni TR/11715 e il Manuale Cortexa, da un progettista che abbia esperienza con il Sistema;
  3. Deve essere posato a regola d’arte, secondo la norma Uni 11716 e il Manuale Cortexa.

Per garantire che le risorse degli incentivi fiscali non vadano sprecate in interventi di efficientamento dell’involucro edilizio non efficaci, sarebbe sufficiente richiedere il rispetto di questi tre aspetti.

Chi è Cortexa
Cortexa è un progetto associativo nato nel 2007 e riferimento italiano per il Sistema di Isolamento a Cappotto. Riunisce le più importanti aziende del settore dell’Isolamento a Cappotto in Italia, aziende che hanno creduto nella forza di un percorso comune e che condividono la stessa filosofia di attenzione e priorità per la qualità del costruire nel rispetto dell’ambiente. Dal 2007 Cortexa, con il suo “Manuale per l’Applicazione del Sistema a Cappotto” e numerosi progetti e iniziative di informazione e formazione, diffonde e condivide la cultura dell’isolamento a cappotto e dell’edilizia di qualità. Cortexa è socio fondatore di Eae, l’associazione Europea di Produttori di Sistemi a Cappotto.

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