Cool Roof Company. Roof bianco o colorato ma sicuramente cool

(foto Cool Roof)
Cristiano Vassanelli ed Emanuele Tozzoli, fondatori di Cool Roof Company

Se negli ultimi mesi il tema del cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale è stato al centro del dibattito grazie all’iniziativa di protesta della studentessa svedese Greta Thunber, l’importanza di azioni concrete per la riduzione dei consumi energetici è un aspetto ormai imprescindibile anche per il mondo dell’edilizia, che sta investendo e puntando su soluzioni e tecnologie sempre più green. È l’esempio di Cool Roof Company, startup modenese fondata nel 2017 dagli ingegneri Cristiano Vassanelli, consulente e tecnico acustico, ed Emanuele Tozzoli, ingegnere termotecnico e impiantistico, che mira a diffondere anche in Italia la cultura del raffrescamento passivo degli edifici attraverso i sistemi cool roof.
«Una tecnica semplice ma quanto mai efficace – commenta Vassanelli – che viene utilizzata negli Stati Uniti da più di vent’anni, mentre nel nostro Paese siamo ancora in ritardo. Da qui l’idea di costituire la nostra startup, per colmare un vuoto attualmente presente sul mercato. Ci siamo accorti che molte aziende e produttori hanno nel loro catalogo qualche prodotto per la lotta al surriscaldamento degli edifici, ma nessuna dispone di una gamma completa che possa soddisfare tutte le necessità».

Cristiano Vassanelli, co-founder Cool Roof Company

«La nostra scommessa è proprio questa: fornire al mercato tutte le soluzioni e diventare un riferimento per gli interventi di raffrescamento passivo basati sulla tecnica dei rivestimenti cool roof, dalle pitture bianche e colorate ai rivestimenti elastomerici e impermeabilizzanti, per finire con intonachini colorati in pasta e riflettenti». Cristiano Vassanelli, co-founder di Cool Roof

 

(foto Cool Roof Company)

Da applicare sia sui tetti sia sulle pareti verticali, i cool roof rappresentano, infatti, una soluzione efficace al problema del surriscaldamento estivo degli edifici, essendo sistemi impermeabilizzanti per le coperture caratterizzati da un’elevata capacità di riflettere l’irradiazione solare incidente emettendo contemporaneamente energia termica nell’infrarosso, mantenendo basse temperature superficiali anche quando sono soggetti a forte irraggiamento solare diretto.

(foto Cool Roof Company)

Ricorrendo a una tecnica semplice ed economica è quindi possibile non solo migliorare il comfort interno degli edifici ma ridurre anche le emissioni di anidride carbonica, i consumi e costi energetici dovuti alla climatizzazione estiva a cui si ricorre per contrastare l’eccessivo calore assorbito dalle coperture che, essendo per la maggior parte scure, raggiungono temperature vicine agli 80 °C.

(foto Cool Roof Company)

Bastano un rullo o un pennello e i prodotti certificati dall’Università di Modena di Color Roof Company per ottenere risultati importanti e una riduzione sensibile delle temperature (anche 5 °C): «Le nostre vernici antisolari – prosegue Vassanelli – sono tutte certificate in laboratorio, sia le versioni bianchissime sia quelle colorate e possiamo inoltre customizzare la nostra offerta certificando di volta in volta i colori che ci vengono richiesti. La nostra gamma si compone di diverse versioni di vernici, a base acrilica o nano tecnologica, specifiche per particolari destinazioni d’uso e tipologie di supporti su cui vengono applicate, dalle vernici riflettenti bianche e colorate per superfici metalliche, che non necessitino di un primer, alle vernici per materiali impermeabilizzanti che dovranno avere una maggiore capacità elastica, oltre a intonachini traspiranti e anti-alga per i rivestimenti dell’isolamento a cappotto, fino ad arrivare al ciclo adibito al trattamento delle coperture in cemento-amianto».

Un esempio applicativo (foto Cool Roof Company)

Soluzioni a base d’acqua che non contengono sostanze dannose per la salute, pensate sia per il mercato dell’edilizia civile sia per l’edilizia industriale, settori in cui i sistemi cool roof non sono ancora così diffusi e applicati: «C’è molta curiosità da parte degli addetti ai lavori che ancora non conoscono questa tecnica – conclude Vassanelli – e il nostro impegno non punta solo al miglioramento del nostro posizionamento nel mercato e all’incremento della rete di distribuzione ma guarda anche alla diffusione di una nuova cultura tecnica per il risparmio energetico».

 

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