Consumi a -10,4% e Pil a -3,5%. Sangalli: Servono liquidità e contributi a fondo perduto

“Per il primo trimestre dell’anno in corso si stima una riduzione dei consumi del 10,4% rispetto allo stesso periodo del 2019. Il mese di marzo è completamente responsabile della suddetta caduta (-31,7%). Siamo in presenza di dinamiche inedite sotto il profilo statistico-contabile, che esibiscono tassi di variazione negativi in doppia cifra non presenti nella memoria storica di qualunque analista. […] Con qualche ritardo rispetto al depotenziamento repentino della domanda, la produzione si è adeguata. Fiducia e indici di attività produttiva sono crollati in marzo, sommandosi alla scomparsa della domanda per consumi.  Di conseguenza, le nostre stime indicano una riduzione tendenziale del Pil del 3,5% nel primo quarto del 2020 e del 13% nel mese di aprile.
I provvedimenti delle autorità nazionali e internazionali non possono modificare il profilo delle perdite di prodotto. Possono, però, mitigare notevolmente le perdite di reddito disponibile connesse alla riduzione dell’attività, trasformandole in larga misura in deficit pubblico e quindi debito sovrano.

Mariano Bella, direttore Ufficio Studi Confcommercio

La strada prevalente in Italia è la riduzione degli impatti della crisi attraverso la concessione di abbondante liquidità a costi molto esigui. Sarebbe opportuno affiancare a questi provvedimenti una serie di indennizzi proporzionali alle perdite (al netto delle imposte potenzialmente dovute) subite dagli imprenditori e dai lavoratori”.
Questo uno dei passaggi iniziali della “Congiuntura Confcommercio”, elaborata dall’Ufficio Studi, diretto da Mariano Bella, che evidenzia per alcuni settori un crollo delle vendite fino al 100%, con recuperi minimi da online e consegne a domicilio.

Carlo Sangalli , presidente Confcommercio

E commentando questi dati, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha dichiarato «I dati di marzo confermano il crollo dei consumi e del fatturato delle imprese. Serve liquidità immediata senza burocrazia integrando le garanzie dello Stato con indennizzi e contributi a fondo perduto. Va inoltre pianificata attentamente la riapertura delle attività preparando i livelli sanitari, tecnologici e organizzativi perché il Paese appena possibile deve riaccendere i motori e ripartire in assoluta sicurezza». 

Scarica QUI la Congiuntura Confcommercio 4- 2020 elaborata da Ufficio Studi