Confindustria Ceramica al Senato: criticità dei costi energetici e la richiesta di riproporre il bonus idrico

Il Presidente Giovanni Savorani con il Direttore Armando Cafiero hanno guidato una delegazione di Confindustria Ceramica al Senato. La delegazione è stata ricevuta dal Vice Ministro allo Sviluppo Economico sen. Gilberto Pichetto Fratin e dal sen. Nazario Pagano, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali a Palazzo Madama.

(Giovanni Savorani, Presidente di Confindustria Ceramica)

Il tema centrale del dialogo si è orientato sulla situazione del comparto della ceramica nazionale e delle grandi criticità che derivano dall’aumento dei costi energetici.

Le criticità connesse all’impennata dei costi energetici

Secondo le attuali quotazioni, la bolletta gas del settore nel 2022 sarebbe pari a 1,25 miliardi di euro, un valore prossimo ad un quarto del fatturato. SI tratta di un costo non assorbibile per un fattore di produzione che pesa già più del 25% dei costi di fabbricazione.

Gli interventi in discussione in ambito UE e proposti dall’Italia o da altri Stati sono certamente utili, ma non risolveranno l’emergenza attuale né ridurranno i rischi per la sicurezza degli approvvigionamenti per il prossimo inverno.

Confindustria Ceramica richiede azioni volte a calmierare i prezzi, tra cui menzioniamo una maggior liquidità del mercato nazionale del gas naturale, una rapida emanazione della misura del cd art. 39 gas, una ridefinizione delle condizioni economiche per il servizio di interrompibilità gas nel prossimo periodo invernale. Ma non solo: accanto a queste proposte sono indispensabili anche interventi per fermare gli effetti speculativi nel mercato ETS.

Inoltre è necessario aggiornare e integrare la causali per ricorrere agli ammortizzatori sociali per eventi oggettivamente non evitabili. Molte aziende potrebbero trovarsi costrette a sospendere la produzione pur di fronte ad ordinativi.

Infine si è parlato di bonus idrico. La delegazione di Confindustria Ceramica ha evidenziato il fatto che ad oggi, ottobre 2021, non èancora stata attivata la piattaforma sul sito del MITE, rendendo quindi impossibile accedere alla misura stessa che va pertanto riproposta.

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