Come vivere in un quadro

Il soggiorno visto dalla zona pranzo, con un mobile contenitore rosso e un bancone in legno di castagno (foto Alessio Gioana)
Il soggiorno visto dalla zona pranzo, con un mobile contenitore rosso e un bancone in legno di castagno.  Pavimento in micro cemento applicato a spatolato MicroBond di Ecobeton. Nei toni del bianco e del grigio, lampade Aplomb di Foscarini. Porte a battente singolo Essential di Scrigno (foto Alessio Gioana)

Due appartamenti uniti per un realizzare un’unica grande abitazione che si ispira a un’opera d’arte. Alchimie di materia e stile tra le vie del centro storico di Torino. In questa città icona di storica aristocrazia si è assistito, soprattutto negli ultimi anni, a un eclatante exploit creativo.

Una vista del soggiorno: appeso alla parete il quadro “Fuoco” ha dato lo spunto per tutto il progetto di ristrutturazione (foto Alessio Gioana)
Una vista del soggiorno: appeso alla parete il quadro “Fuoco” ha dato lo spunto per tutto il progetto di ristrutturazione (foto Alessio Gioana)

Forte di questa nuova libertà espressiva, lo studio Archisbang ha realizzato un appartamento di 150 metri quadrati ispirandosi a un’opera d’arte. Ha preso spunto da un quadro, “Fuoco”, un dipinto astratto e materico dell’artista torinese Roberto Demarchi che oggi campeggia sulle pareti del soggiorno.

L’intervento di ristrutturazione ha previsto l’unione di due diversi appartamenti, ben distinti da due muri portanti
L’intervento di ristrutturazione ha previsto l’unione di due diversi appartamenti, ben distinti da due muri portanti
Il soggiorno è stato ampliato ed è diventato anche cucina e angolo pranzo. Sono state realizzate due zone notte, una con studiolo, camera da letto e bagno, l’altra con una grande cabina armadio che distribuisce al bagno, a una sala giochi e alla camera da letto principale
Il soggiorno è stato ampliato ed è diventato anche cucina e angolo pranzo. Sono state realizzate due zone notte, una con studiolo, camera da letto e bagno, l’altra con una grande cabina armadio che distribuisce al bagno, a una sala giochi e alla camera da letto principale
Il progettista

team archisbang«Indipendentemente dall’entità dell’intervento, ogni nostro progetto è frutto della ricerca condotta da un lato sull’interazione tra contesto, vincoli normativi edilizi ed aspettative della committenza e, dall’altro, sull’interpretazione dello spazio dell’abitare. L’ipotesi concettuale iniziale si traduce in un approfondito lavoro sulla distribuzione spaziale e uno studio meticoloso del dettaglio, accompagnati dall’attenta cura degli aspetti realizzativi dell’opera».
Studio Archisbang

L’intervento prende forma concreta dall’unione di due tagli adiacenti all’interno di un edificio signorile, due appartamenti dall’impronta classica da ristrutturare integralmente. Rivedendo completamente gli ambienti si è cercato di creare locali spaziosi, di ampio respiro: come prima cosa è stato realizzato un soggiorno doppio, affacciato sul terrazzo e organizzato intorno a un blocco centrale ribassato.

Il bancone in legno di castagno massello rifinito a olio è stato realizzato da Atelier Verde su disegno di Archisbang (foto Alessio Gioana)
Il bancone in legno di castagno massello rifinito a olio è stato realizzato da Atelier Verde su disegno di Archisbang (foto Alessio Gioana)

Questo volume che campeggia nel centro del living racchiude cucina e libreria e ripropone le compenetrazioni volumetriche raffigurate nel dipinto. Spiegano i progettisti che «la composizione di volumi compenetranti come elemento di suddivisione degli spazi, la ricerca di intrecci materici, nonché il tocco del rosso fuoco alle pareti, sono tutti elementi volti a reinterpretare l’estetica del quadro nella tridimensionalità dello spazio abitato».

Una volta aperto, il grande blocco che campeggia al centro del soggiorno svela un’attrezzata cucina. (foto Alessio Gioana)
Una volta aperto, il grande blocco che campeggia al centro del soggiorno svela un’attrezzata cucina (foto Alessio Gioana)

L’intervento è forte, la presenza della mano dei progettisti è volutamente marcata, eppure, come spiegano gli Archisbang «la forte astrazione di ciò che interviene come nuovo nella preesistenza storica è smorzata dal mantenimento e dalla valorizzazione di quegli elementi di pregio che vengono recuperati e posti in risalto: i soffitti a cassettoni e il parquet nelle camere, le travi a vista nella zona giorno, i quadrotti recuperati nel solaio intarsiati come elementi di decoro nei nuovi arredi su misura».

Il produttore

foto massimo orsini mutina 1Con la collezione di piastrelle Bas-Relief, l’azienda Mutina ha presentato al mercato un elemento di decoro tradizionale rivisitato in chiave contemporanea dalla designer Patricia Urquiola. «Il nostro lavoro è impostato sulla ricerca continua di soluzioni applicative per la realizzazione dei progetti costruiti insieme ai designer. Il rapporto con loro è unico, di reciproco scambio, l’esempio di questo è percepibile immediatamente dalla nostra home page. Il tema della comunicazione ci è molto caro, negli ultimi mesi abbiamo fatto diversi investimenti anche in questo senso con un nuovo sito e con una strategia social targhettizzata verso il nostro pubblico di riferimento». L’azienda sta investendo molto anche nella scelta dei rivenditori dei loro prodotti. «Chi vende Mutina crede in Mutina, solo così riesce a comunicare in maniera efficace i nostri valori. Noi ci rivolgiamo ai migliori rivenditori di zona che hanno la capacità di interloquire non solo con il cliente privato ma con il professionista promuovendo le caratteristiche uniche del prodotto».
Massimo Orsini, presidente di Mutina Ceramiche

Un camera è organizzata a guardaroba e diventa una sala giochi. A terra, il pavimento a quadrotti di legno originale è stato conservato (foto Alessio Gioana)
Un camera è organizzata a guardaroba e diventa una sala giochi. A terra, il pavimento a quadrotti di legno originale è stato conservato (foto Alessio Gioana)

Come un cuore pulsante della casa, il grande soggiorno distribuisce gli altri ambienti: si passa da una parte a uno studiolo e a una camera da letto con bagno, dall’altra alla zona notte principale con un secondo bagno.

Una vista della camera da letto principale, con armadiature realizzate su misura (foto Alessio Gioana)
Una vista della camera da letto principale, con armadiature realizzate su misura (foto Alessio Gioana)

In particolare, questa zona notte è pensata come una cabina armadio passante, costituita da pareti armadio su misura utilizzabili sia dall’interno che dall’esterno delle camere. «Tutti i mobili a parete sono realizzati su nostro progetto da imprese di riferimento e rispondono alla logica di ricavare il massimo dello spazio senza essere invadenti ma mimetizzandosi il più possibile con l’involucro dell’ambiente stesso».

Il distributore

FOTO_LAURA_BOTTOLOCome distributore di alcuni dei materiali utilizzati per realizzare il bagno, lo studio Archisbang si è rivolto a Casaoikos, impresa di distribuzione fondata nel 1946 a Busca, in provincia di Cuneo e che conta oggi ben 5 sedi in Italia e una in Francia. La showroom di None si sviluppa su una superficie di oltre 800 mq consacrati alle superfici in ceramica, ai pavimenti in legno, all’arredo bagno ed ai sanitari. In questo progetto, in particolare, Casaoikos ha fornito, oltre ai sanitari Shui di Cielo e alle rubinetterie Gessi, le piastrelle Mutina che rivestono le pareti del bagno. A seguire il progetto è stata Laura Flavia Bottolo, che svolge il ruolo di Consulente Commerciale nella filiale di None e che ha collaborato con gli architetti nella fase di progettazione. È lei stessa a descrivere la filosofia dell’azienda che può essere riassunta nella frase: «Noi siamo tutto ciò che realizziamo insieme a voi. Il nostro obiettivo non è solo vendere, fornire dei prodotti, questo lo può fare chiunque, ma soprattutto guidare il cliente in un percorso emozionale affinché possa realizzare il suo sogno: una casa nuova o più bella, un luogo dove vivere e stare bene».
Laura Flavia Bottolo, consulente commerciale Casaoikos nella filiale di None

 

Il bagno più piccolo affaccia direttamente sulla camera da letto degli ospiti. Nel blocco sospeso in legno è racchiuso il box doccia (Alessio Gioana)
Il bagno più piccolo affaccia direttamente sulla camera da letto degli ospiti. Nel blocco sospeso in legno è racchiuso il box doccia. Le porte del bagno degli ospiti sono in vetro, di Vetreria Biava. I sanitari in ceramica Shui prodotti da Cielo (Alessio Gioana)

Un discorso a parte meritano i bagni: il primo, dalle dimensioni più ridotte e di pertinenza della camera da letto, è caratterizzato dallo sfondato della doccia sospesa che sporge sulla camera da letto, celata all’interno di un blocco di legno di castagno.

Il bagno più piccolo affaccia direttamente sulla camera da letto degli ospiti. Nel blocco sospeso in legno è racchiuso il box doccia (foto Alessio Gioana)
Il bagno più piccolo affaccia direttamente sulla camera da letto degli ospiti. Nel blocco sospeso in legno è racchiuso il box doccia (foto Alessio Gioana)

Il secondo invece è realizzato sull’idea di un piccolo ma attrezzato percorso spa: attraversando la doccia con un paio di gradini si accede alla vasca, il tutto all’interno di una sorta di “grotta” intima e avvolgente.

Il bagno più grande è pensato come una spa, con una doccia da cui si può accedere, come in un percorso benessere, alla vasca. Bas-Relief di Mutina è la collezione di ceramica bianca che con effetti chiaroscurali, ripropone la matericità scabra del cemento (Alessio Gioana)
Il bagno più grande è pensato come una spa, con una doccia da cui si può accedere, come in un percorso benessere, alla vasca. Bas-Relief di Mutina è la collezione di ceramica bianca che con effetti chiaroscurali, ripropone la matericità scabra del cemento (Alessio Gioana)

Per entrambi i bagni sono riproposte le stesse scelte stilistiche e materiche: legno, cemento e ceramica sono gli elementi ricorrenti che si ripetono marcando tutto l’ambiente. Il cemento veste pavimenti e porzioni di pareti, il legno è utilizzato per arredi e rivestimenti e alla ceramica è affidato il ruolo di completare l’atmosfera ricercata creando un particolare effetto decorativo. Le ceramiche scelte, infatti, sono bianche a bassorilievo e riprendono la matericità scabra del cemento, così da esaltare la sensazione di essere all’interno di un antro.

L'imprenditore edile

foto Roberto Perino«Quello che c’è tra studio di progettazione e impresa è’ un rapporto di fiducia reciproca, basato sul rispetto delle conoscenze in materia da entrambe le parti. In ogni intervento di ristrutturazione la nostra impresa ha un approccio volto a risolvere gli innumerevoli problemi che si verificano puntualmente, dedicando molto tempo ai cantieri stessi».
Roberto Perino titolare I.C.P. (Impresa Costruzioni Perino)

Con la loro trama irregolare raggiungono diverse profondità restituendo alla materia un forte effetto chiaroscurale. Sono firmate Mutina e distribuite da Casaoikos, azienda che ha collaborato con gli architetti per tutta la fase della progettazione.

Le pareti sono rivestite in parte in cemento e in parte in piastrelle di ceramica. Il top del lavabo e il rivestimento della vasca sono in legno di castagno (foto Alessio Gioana)
Le pareti sono rivestite in parte in cemento e in parte in piastrelle di ceramica. Il top del lavabo e il rivestimento della vasca sono in legno di castagno (foto Alessio Gioana)

«È fondamentale instaurare un buon rapporto non solo professionale ma anche umano con i progettisti- spiega Laura Flavia Bottolo nel suo ruolo di commerciale dell’azienda – perché ci deve essere fiducia reciproca. In questo modo il cliente finale percepisce un lavoro di squadra, si sentirà supportato nelle scelte e si fiderà a sua volta e non potrà che essere soddisfatto dai risultati».