What’s New | Isolamento acustico

Come proteggersi dal rumore

Soluzioni e tecnologie fonoisolanti e fonoassorbenti per pareti, soffitti e pavimenti
(foto Rockwool)

I rumori indesiderati provenienti dall’esterno, da vicini rumorosi, dagli impianti tecnologici o dal rimbombo dei passi sul pavimento possono danneggiare il comfort acustico dell’immobile (sia esso un’abitazione, un ufficio, una scuola eccetera) e il suo valore economico. Inoltre, l’inquinamento acustico ha conseguenze negative dirette sulla salute, in quanto accresce lo stress e l’irritabilità, disturba il livello di attenzione (e il sonno), aumenta i problemi cardiovascolari, il diabete, l’ipertensione e la depressione. Anche per questi motivi, il tema dell’isolamento acustico è sempre più al centro dei dibattiti negli ultimi anni. Se da un lato, infatti, comincia ad assumere importanza nella progettazione edilizia, dall’altro l’Italia è ancora una delle nazioni che non ha sviluppato strategie performanti in materia con limiti di legge meno restrittivi rispetto a buona parte delle nazioni europee che da anni studiano il tema. Quando si parla di inquinamento acustico, infatti, bisogna tenere in considerazione che occorre aspettare gli anni ‘90 affinché le norme vengano rafforzate.

La normativa italiana
Tra le prime leggi sull’inquinamento acustico c’è la Legge Quadro 447/1995 che definisce i principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e abitativo. Non sono indicati i limiti da rispettare, ma definisce i soggetti volti ad analizzarli e le competenze di Stato, Regioni, Province e Comuni. Bisogna aspettare il 1997 con il Dpcm del 5 dicembre per avere una definizione delle prestazioni acustiche che devono possedere gli edifici in merito a isolamento dai rumori esterni, isolamento dai rumori di calpestio, isolamento dai rumori tra differenti unità immobiliari, isolamento dai rumori di impianti a funzionamento continuo e discontinuo e tempo di riverbero. In sintesi, il decreto suddivide le tipologie edilizie in base alla destinazione d’uso e impone, per ogni destinazione, limiti da rispettare; il rispetto di queste prestazioni deve essere verificato con collaudi da eseguirsi ad opera conclusa. L’applicazione delle suddette classi acustiche è volontaria e non obbligatoria, però la normativa sul rispetto dei Criteri Ambientali Minimi ha previsto il raggiungimento della Classe II per le gare di appalto sugli edifici pubblici. Infine, per la progettazione dei requisiti acustici passivi si segnalano la norma Uni En 12354 -Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti – e la Uni 11532 – Caratteristiche acustiche interne di ambienti confinati.

L’isolamento acustico è una tecnica che consente di ostacolare la trasmissione di energia sonora da un ambiente a un altro, interponendo tra i due un mezzo fisico di separazione. La sua finalità è perciò quella di proteggere l’uomo dai rumori attenuandone o eliminandone la percezione attraverso la dissipazione dell’energia sonora. La trasmissione del suono, all’interno degli edifici, può avvenire per via aerea e per via strutturale. Nel primo caso, il suono si propaga nell’aria senza incontrare ostacoli, nel secondo caso il suono si diffonde attraverso le strutture del sistema edilizio e, nella maggior parte dei casi, un rumore aereo si trasforma in un rumore strutturale. La sua corretta progettazione dipende perciò dalla tipologia di materiali utilizzati, ma anche dalla loro corretta posa in opera; punti di discontinuità nei materiali possono generare ponti acustici, vie preferenziali per il passaggio del rumore all’interno dell’edificio.

(foto Ecophon)

La progettazione di spazi acusticamente adeguati avviene attraverso due tipologie di interventi. Quelli di fonoisolamento hanno lo scopo di minimizzare la trasmissione del rumore tra due ambienti e quindi fare in modo che il rumore prodotto in un locale non si senta nel locale adiacente. Gli interventi di fonoassorbimento hanno lo scopo di controllare la riflessione dei suoni sulle pareti di un locale e perciò di ridurre il riverbero all’interno del locale in cui si genera il rumore. Prima di intervenire è necessario capire se l’obiettivo è isolare o assorbire il rumore e individuare i punti di maggiore dispersione sonora così da agire in modo efficace. Inoltre, bisogna scegliere se optare per un intervento “pesante”, se viene effettuato nell’ambito di una ristrutturazione totale, o per un intervento poco invasivo e più veloce.

(foto polymaxitalia)

Sostanzialmente i rumori posso provenire dall’esterno (auto e mezzi di trasporto in generale, autostrade, cantieri, zone industriali eccetera), o dall’interno (voci, ma anche musica, tv e grandi elettrodomestici o animali domestici). Categoria a parte sono i rumori da impatto, che includono quelli causati dal calpestio, dallo spostamento di sedie, dalla caduta di oggetti, da lavori di fai da te eccetera. Infine il riverbero: più un ambiente è vuoto, con superfici lisce e dure, più il suono si propaga per effetto della risonanza.

(foto Sto)

Per isolare dai rumori provenienti dall’esterno, diverse possono essere le soluzioni perché molteplici possono essere le cause. Per prima cosa è opportuno isolare le finestre ripristinando in prima istanza le sigillature, poi isolando i cassonetti interni delle tapparelle con materiali fonoassorbenti, infine, verificando che le maniglie chiudano correttamente. Soluzione valida anche per i rumori provenienti dall’interno dell’edificio, è isolare le pareti, ricorrendo a mobili o pareti attrezzate che smorzino la trasmissione sonora o con la posa di contropareti, formate da pannelli in cartongesso, lane minerali ma anche materiali naturali, come il sughero per esempio, incollati direttamente alla muratura o con un’intercapedine. Tulle le soluzioni produrranno anche un vantaggio dal punto di vista dell’isolamento termico. Per i rumori da calpestio, una soluzione è ridurre l’energia d’urto al momento dell’impatto interponendo tra ‘corpo contundente’ e solaio un pavimento resiliente (come, ad esempio, la moquette tanto usata negli alberghi). Un altro modo per risolvere il problema è interrompere la continuità della struttura con un materiale morbido ed elastico che blocchi la vibrazione (come, ad esempio, pannelli e feltri fonoassorbenti e fonoisolanti) oppure optare per un pavimento galleggiante. Infine, si può “foderare” il locale disturbato dal rumore, con un controsoffitto. In quanto al riverbero, per ridurlo è necessario apporre a parete o a soffitto elementi in grado di assorbire e smorzare il suono; questi possono essere banalmente quadri, tessuti o elementi d’arredo quanto veri e propri pannelli progettati ad hoc.
Le sfide tecnologiche maggiori per i produttori negli ultimi anni? Spessori dei pannelli sempre più ridotti a parità di potere fonoisolante e lo studio e l’utilizzo di materiali riciclati.

di Federica Gasparetto

Rumori da calpestio

Per risolvere il problema dell’isolamento dai rumori di calpestio, è possibile interporre nella stratificazione del solaio un materiale elastico, un elemento disgiunto da tutte le strutture rigide circostanti che assorba l’energia degli “urti” e impedisca il passaggio delle vibrazioni dovute al suono.

Aetolia – Valli Zabban. Fogli a strati integrati

Aecosilend Over di Aetolia – Valli Zabban è costituito da una guaina, in granuli di elastomero legati da resine poliuretaniche polimerizzate in massa, accoppiata a uno strato in agglomerato poliuretanico flessibile riciclato, con densità 90 kg/m3 e spessore 5 mm. Continua a leggere

Index – Sika. Innovativo e multifunzionale

La proposta di Index, Società del Gruppo Sika soggetta a direzione e coordinamento di Sika Ag (Svizzera), è Fonostop Tile, un isolante sottopavimento costituito da un tessuto non tessuto di fibra di poliestere ad alta resistenza e fonoresiliente rivestito su entrambi i lati con uno strato elastomerico impermeabile. Continua a leggere

Isolmant. Versatile e polivalente

Per rispondere a uno dei problemi sempre più frequenti, ovvero la necessità di lavorare con pochissimi centimetri di spessore (nelle ristrutturazioni e nelle nuove costruzioni), Isolmant ha sviluppato la tecnologia di UnderSpecial,  mettendo a punto UnderSpecial Evo. Continua a leggere

Laterlite. Integrazione funzionale

Studiata per completare le prestazioni di isolamento acustico al calpestio di sottofondi monostrato e bistrato del Sistema sottofondo Laterlite, Calpestop è una linea composta da materassini elastici in polietilene espanso reticolato chimicamente a cellule chiuse con densità di circa 30 kg/m³ Continua a leggere

 

Isolamento acustico di pareti e soffitti

La soluzione per l’isolamento di un ambiente interno può essere la giustapposizione alle pareti o al soffitto di pannelli fonoassorbenti e fonoisolanti mediante semplice incollaggio, con successiva finitura, o interponendo anche un’intercapedine d’aria. Da valutare attentamente è la perdita di centimetri all’interno, soprattutto nel secondo caso.

Knauf. Applicazioni a parete certificate

Knauf, ottenute le elevate prestazioni con la gamma Diamant Phono e definito nuovi standard per isolamento acustico e semplicità di installazione e lavorazione, raggiunge nuovi obiettivi con quattro applicazioni certificate che permettono un incremento del potere fonoisolante certificato fino a +13 dB. Continua a leggere

Rockwool. Comfort indoor

Pannello rigido in lana di roccia non rivestito a media densità, Acoustic 225 Plus N è studiato per l’isolamento termico e acustico delle pareti divisorie e perimetrali sia leggere, costruite con tecnologia a secco, sia massive. Continua a leggere

Gyproc. Controsoffitti decorati

Le lastre in gesso rivestito Rigitone Active Air di Saint-Gobain Gyproc, grazie a foratura continua regolare quadrata, permettono di realizzare controsoffitti di tipo continuo con elevate prestazioni acustiche e assecondando le forme volute dal progetto. Continua a leggere

Isover. Lana minerale contro i rumori

I pannelli in lana minerale della serie Arena prodotti da Saint-Gobain Isover sono realizzati con materie prime naturali e riciclate e un legante a base di componenti organici e vegetali. Continua a leggere

 

Pannelli fonoassorbenti: soluzioni contro il riverbero

Per ambienti di lavoro open space, scuole, call center, uffici e ovunque sia necessario ridurre il rumore, una soluzione per limitare il riverbero sonoro è l’applicazione di pannelli acustici a sospensione, in verticale o in orizzontale, a soffitto, con la costituzione di “isole acustiche” che permettono di non installare un’intera controparete o un controsoffitto completo.

Ecophon. Soluzioni plurime

Tra le isole acustiche in lana di vetro c’è Ecophon Solo di Saint-Gobain Ecophon, una soluzione priva di telaio che offre un elevato livello di personalizzazione e attenzione al design grazie alla vasta gamma di forme, dimensioni e colori. Continua a leggere

PolymaxItalia. Ricerca e design

Suitepad, risultato di un progetto di ricerca e sviluppo di PolymaxItalia, è un pannello fonoassorbente dalla forma parallelepipeda, con spessore 40 mm e prodotto in due versioni, 595 x 595 e 1195 x 595 mm. Continua a leggere

Sto. Forme e colori

La gamma di elementi modulari fonoassorbenti StoSilent Modular di Sto Italia è concepita per il miglioramento dell’acustica negli interni e rappresenta la soluzione per interventi di retrofitting di ambienti già in uso, grazie al montaggio poco invasivo. Continua a leggere

 

Attutire i rumori con la carta da parati

I rumori provenienti dall’esterno possono essere ridotti anche con l’applicazione di particolari carte da parati che rendono le pareti fonoassorbenti e garantiscono il contenimento dei rumori prodotti all’interno dell’ambiente. A tutto beneficio anche dell’estetica.

WallPepper. Fonoassorbente e antibatterica

Qualità fonoassorbenti e decorative, ma non solo. Al Sistema Acoustic di WallPepper®/Group si aggiungono ora caratteristiche antimicrobiche, per dare vita a un prodotto ancora più tecnologicamente avanzato. Per decorare e vivere gli ambienti in totale sicurezza. Continua a leggere