Col “milleproroghe” il Sistri slitta al 1° aprile

pic_archivi_dati_5977_1Con la conversione in legge del “decreto mille proroghe”, il termine per l’applicazione delle sanzioni per il mancato pagamento del contributo di iscrizione al Sistri, per l’anno 2014 slitta dal 1° febbraio al 1° aprile 2015. Di fatto, quindi, slitta al 31 marzo 2015 il termine per il pagamento del contributo del 2014 riguardante l’iscrizione al Sistri, per i soggetti obbligati all’adesione a tale sistema.
Giunge al termine, forse, la lunga trafila degli slittamenti: il contributo annuale del Sistri per l’anno 2014, doveva essere pagato, inizialmente entro il 30 aprile del 2014, poi è stato prorogato al 30 giugno, successivamente al 31 dicembre e al 31 gennaio 2015 e, infine, con la conversione in legge del “decreto mille proroghe”, il termine per il pagamento è stato fatto slittare al 31 marzo.
Lo slittamento delle sanzioni riguarda anche tutte le imprese che, pure essendone soggette, non hanno ancora provveduto all’iscrizione al Sistri e che devono quindi provvedere per evitare sanzioni.
Le sanzioni sono quelle, previste dai commi 1 e 2 dell’articolo 260 bis del decreto legislativo 152/2006, che riguardano la mancata iscrizione e l’omesso pagamento e vanno da 2.600 a 15.500 euro, ma aumentano fino a 93mila euro nel caso di rifiuti pericolosi.
Rimane invece confermata al 31 dicembre 2015 l’applicazione delle sanzioni per la mancata gestione del registro cronologico del Sistri. Questo significa che continua la gestione a “doppio binario” dei rifiuti: ovvero si deve tenere aggiornato il tradizionale registro dei rifiuti e, nel contempo, anche il registro cronologico previsto dal Sistri. Per il mancato aggiornamento di quest’ultimo non sono però previste sanzioni fino al 31 dicembre 2015. Continuano invece a essere applicate le sanzioni per il mancato aggiornamento del tradizionale registro di carico e scarico dei rifiuti.