Cessione del credito. Le richieste urgenti delle associazioni dell’involucro e dei serramenti

Con una nota congiunta, le associazioni dell’involucro edilizio e dei serramenti, Anfit, Assovetro, Confartigianato Legno Arredo, Federlegno Arredo e Unicmi, hanno espresso le misure urgenti da adottare. Riportiamo qui di seguito in comunicato integrale.

«Nell’ambito della discussione in corso circa la modifica della norma introdotta dall’Art. 28 del ddl 2505 (Conversione in legge del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da Covid-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico) cosiddetto Sostegni-ter, le scriventi organizzazioni evidenziano:

  • –  L’urgenza di riattivare il meccanismo della cessione del credito e dello sconto in fattura ad oggi poco o difficilmente praticabile.
  • –  La positività delle ipotesi emerse di introdurre sia la libera cessione tra istituti finanziari vigilati sia un codice di tracciabilità del credito.
  • –  L’assoluta necessità di mantenere almeno una cessione tra privati (idealmente in filiera fra l’azienda che esegue i lavori e applica lo sconto in fattura e il suo fornitore/fabbricante: rivenditore o produttore).

Quest’ultima richiesta risulta fondamentale per continuare a consentire l’opzione dello sconto in fattura anche per i piccoli interventi, i quali vengono effettuati da imprese artigiane, spesso non strutturate per la gestione burocratica delle pratiche necessarie per la cessione del credito e che hanno nei propri fornitori dei partner capaci di sostenerne gli impegni.

Al fine di consentire l’opzione dello sconto in fattura, tali aziende si sono organizzate con il fornitore (il rivenditore o l’azienda produttrice) al fine di cedere loro il credito che a sua volta verrà o in parte utilizzato in compensazione o ceduto agli Istituti finanziari.
Crediamo pertanto che una cessione tra soggetti privati della medesima filiera produttiva insieme alla libera cessione tra istituti finanziari vigilati sia una garanzia per mantenere attivo il meccanismo e allo stesso tempo impedire le frodi vergognose che stanno emergendo in questi giorni.

Se a questo si dovesse aggiungere il codice di tracciabilità sarebbe un ulteriore strumento di controllo che non può che vederci soddisfatti».