L’inquinamento atmosferico provocato dalle emissioni di combustibili fossili è responsabile di una morte prematura su cinque in tutto il mondo e nel solo 2018 ha provocato 8,7 milioni di decessi. Sono questi i dati salienti di una ricerca pubblicata a febbraio 2021 dall’Università di Harvard e realizzata in collaborazione con l’Università di Birmingham, l’Università di Leicester e l’University College di Londra.
Una grave minaccia, considerata il maggior rischio ambientale per la salute dell’uomo da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità secondo cui nel nostro pianeta nove persone su dieci respirano un’aria i cui valori superano i limiti di Pm10 prescritti dall’Oms.
Se si considera poi che 21 delle 30 città più inquinate del mondo si trovano in India (secondo il World Air Quality Report 2019 dell’azienda svizzera IQAir) si capisce perché sia nata proprio a Mumbai la startup Carbon Craft Design, fondata nel 2016 e guidata dall’architetto e designer biomimetico Tejas Sidnal, impegnata nella realizzazione di materiali da costruzione riciclando i rifiuti di carbonio prodotti dai processi di pirolisi di pneumatici di scarto.
Carbonio: da rifiuto a risorsa
In India, e non solo, la crescente richiesta di pneumatici per il mercato dell’automobile ha portato, di conseguenza, a un aumento dei prodotti di scarto il cui smaltimento può avvenire sostanzialmente in due modi: incenerendoli oppure ricorrendo al processo di degradazione termica della pirolisi che scompone lo pneumatico in olio, fili di acciaio e nero di carbone, un rifiuto di carbonio che può essere recuperato.
Finora, però, questo materiale è stato utilizzato solamente come elemento combustibile per le fornaci di cemento e mattoni senza trovarne un impiego alternativo, causando di conseguenza un serio problema di inquinamento ambientale che la startup Carbon Craft Design ha risolto trasformando quello che è un rifiuto in una risorsa.
I rifiuti di carbonio, grazie alla realtà di Mumbai vengono, infatti, riciclati e impiegati per realizzare delle piastrelle, chiamate Carbon Tile. Si interviene così sul problema dell’inquinamento atmosferico non solo a livello tecnologico ma coinvolgendo anche il mondo del design e dell’architettura, dal momento che l’edilizia è uno dei settori con il maggior consumo di materie prime ed è responsabile del 39% delle emissioni totali di carbonio, secondo il report Bringing Embodied Carbon Upfront del 2019 del World Green Building Council.
«Se l’1% del mondo delle costruzioni usasse i rifiuti di nero di carbone come risorsa, l’impatto sarebbe fenomenale e impedirebbe che questo elemento venisse consumato solo come materiale combustibile a basso prezzo» Tejas Sidnal, architetto e designer biomimetico fondatore di Carbon Craft Design
Combattere l’inquinamento e diffondere l’edilizia sostenibile
La scelta della produzione di piastrelle non è poi casuale: in India si consumano all’incirca ogni anno 800 milioni di mq di piastrelle, e il paese è il secondo produttore mondiale di piastrelle ceramiche. Unendo così la volontà di combattere l’inquinamento a quella di diffondere un’edilizia più sostenibile per rispondere ai bisogni del mercato, la startup guidata dall’architetto Sidnal ha dato vita a un prodotto la cui singola unità previene gli effetti dannosi di 5 kg di anidride carbonica.
Per creare le Carbon Tile, Carbon Craft Design ha collaborato con l’azienda Graviky Labs, nata all’interno de Mit di Boston, che ha brevettato un dispositivo di filtraggio per catturare le emissioni di carbonio e filtrarne la fuliggine da agenti inquinanti come metalli pesanti ed elementi cancerogeni.
Il carbonio pulito, fornito sotto forma di polvere a Carbon Craft Design, viene poi fuso con una miscela di leganti e materiali naturali, come i derivati del marmo, per creare, attraverso una lavorazione completamente manuale, le piastrelle.
Pensate sia per gli ambienti residenziali sia per quelli commerciali, le Carbon Tile sono disponibili in sei colori (bianco, nero e quattro tonalità di griglio) e sono prodotte in formato quadrato, rettangolare ed esagonale e sono state declinate in due diverse serie: la serie IdenTile, dal design contemporaneo che si ispira alle identità di città come Delhi, Londra, New York e Pechino e al loro rapporto con la natura, e la serie IndusTile che parla del rapporto tra uomini e materia e si ispira ai cambiamenti che il nostro consumo di risorse naturali ha apportato.
di Claudia Farina
