Cam. Le case in classe A fanno da traino nel mercato immobiliare

Il 30% delle trattative immobiliari chiuse nel 2021 e nei primi mesi del 2022 ha coinvolto abitazioni in classe A. Una notizia che pone l’Italia in uno scenario di controtendenza rispetto a quanto avvenuto nel periodo pre-pandemia.

Oggi il 60% degli acquirenti italiani è consapevole dell’importanza di possedere abitazioni con un’alta classe energetica e, al contrario, solamente il 22% ha una conoscenza poco adeguata (20%) o insufficiente (2%) dell’argomento. Le classi energetiche più performanti, A e B, rappresentano la richiesta del 36% del mercato immobiliare nelle zone centrali delle città e costituiscono una priorità per gli italiani che puntano ad acquistare una nuova casa.

Sono tutte statistiche elaborate dal monitoraggio condotto da Enea, Istituto per la Competitività (I-Com) e Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionisti (Fiaip). Le vendite sono ripartite e le abitazioni che consumano poco, che garantiscono meno spreco di energia e offrono nuovi comfort fanno da traino.

Impianti di climatizzazione efficienti, buon isolamento termico e qualità degli infissi sono le tre caratteristiche più ricercate nel mercato, mentre cresce l’attenzione verso la presenza negli immobili di impianti di alimentazione da fonti rinnovabili.

Angelo Marinelli (foto Cam)

«Anche in Italia sta crescendo la qualità energetica degli immobili. È una notizia importante perché la scarsa efficienza determina il 45% dei consumi finali di energia.  La costruzione di abitazioni di classe A è un vantaggio assoluto in termini di ricaduta ambientale ed economica, perché è tutta la struttura abitativa a pesare meno sull’ecosistema e sui bilanci degli acquirenti. In termini d’impresa non è più conveniente risparmiare sui materiali o pensare di puntare a standard abitativi di efficienza minore» Angelo Marinelli, amministratore di Cam Spa

Un notevole balzo in avanti ha caratterizzato la compravendita di abitazioni, +34% nel 2021, in gran parte determinato dalla spinta del Superbonus 110%; sono state 750.000 le compravendite, concluse lo scorso anno, in ambito residenziale (+34% rispetto al 2020 e un +24% rispetto al 2019), con un rialzo dei prezzi del +2% medio nei centri urbani e un +4% nelle grandi città.

 «Abitazioni con scarso isolamento acustico vengono deprezzate e perdono quotazione appena immesse sul mercato – aggiunge l’ing. Marinelli-.  Consapevoli delle esigenze degli acquirenti, che puntano legittimamente ad acquistare una casa con buone performance da un punto di vista energetico, abbiamo realizzato in alcuni quartieri romani come Tiburtino, Portonaccio, Appio una vera inversione di tendenza, mettendo a disposizione solo abitazioni di classe A, senza diverse opzioni di scelta»

A livello nazionale, tuttavia, resta ancora molto da fare; l’80% del patrimonio immobiliare, infatti, è fermo ai tre standard energetici più bassi della classificazione in vigore e il 90% delle transazioni immobiliari del nostro Paese coinvolge ancora abitazioni con un consumo eccessivo di energia.