Bricoman diventa Tecnomat e si rivolge a imprese e professionisti

Bricoman diventa Tecnomat. Un cambio di insegna fortemente voluto, che nasce dal desiderio e dalla necessità di rivolgersi al mercato del professionale, creando anche nel nome una prossimità al mondo tecnico, ai professionisti della manutenzione, ristrutturazione, costruzione. E, infatti, il renaming non è l’unica novità messa in campo dall’azienda del gruppo Adeo. È stato messo a punto, infatti, un piano di sviluppo territoriale che ha l’obiettivo, appunto, di radicare l’azienda nel mercato del professionale dove, entro il 2025, vuole porsi come leader nei volumi di vendita dei prodotti tecnici professionali per la manutenzione, ristrutturazione e costruzione delle abitazioni e delle attività commerciali.

Maria Tamborra (foto Bricoman Italia)

«Da tempo sognavamo un nome che potesse rafforzare la nostra identità sul mercato e aiutarci a essere ancora più vicini ai nostri clienti, offrendo loro marche professionali, prodotti immediatamente disponibili e in grandi quantità, prezzi trasparenti e meno cari del mercato, velocità di acquisto e orari da specialisti.
Il nome Tecnomat racchiude il concetto di “materiali tecnici”, con una parola di facile lettura, che non permette errori di pronuncia e che ci caratterizza maggiormente come insegna Pro senza trascurare di rivolgersi ai privati cittadini»
Maria Tamborra, Amministratrice Delegata di Bricoman Italia

Da Bricoman a Tecnomat verso i 4 miliardi nel 2030

La scelta di cambiare l’insegna è l’esito di un lungo e approfondito processo che ha visto coinvolti non solo i vertici dell’azienda ma anche i clienti. Ecco perché dopo una prima fase vissuta fino ad oggi, che ha permesso all’azienda di raggiungere un fatturato di 1,5 miliardi di euro se ne aprirà una nuova che porterà a prendere nuovi spazi nel mercato, sempre più concentrati sui prodotti e le soluzioni professionali, e che porterà verso un obiettivo di 4 miliardi di euro nel 2030.

Il cambio nome dell’insegna ha innanzitutto richiesto una condivisione della strategia con il Gruppo, in considerazione del fatto che la Società è presente complessivamente in 5 Paesi: Francia, Polonia, Spagna, Italia, Brasile. In Spagna si presenta con il nome Bricomart mentre in Brasile, nato con il nome Obramax, ha di fatto anticipato la scelta italiana: il prefisso “obra” evoca infatti i lavori di costruzione.

Nella scelta del nuovo nome sono stati coinvolti anche i clienti (artigiani e privati) interpellati a febbraio 2020 attraverso una ricerca condotta dalla società Eumetra. Dai risultati della ricerca è emerso che il 67% dei clienti concorda con la opportunità di un cambio insegna e che per il 57% degli artigiani intervistati e per il 45% dei clienti privati il nome Bricoman evoca un luogo che “ha a che fare con il fai da te e non professionale”. Inoltre, il 78% degli intervistati ha dichiarato di confondere il nome Bricoman con quello di altre insegne.

Il nuovo nome Tecnomat racchiude il concetto di “materiali tecnici”, è una parola di facile lettura, che non permette errori di pronuncia e che caratterizza maggiormente l’insegna in chiave “professionale” senza tralasciare i privati. Allo stesso tempo, nel logo Tecnomat, la M mantenuta nella medesima posizione, i colori e il Pay Off (“più professionale, meno caro”) ribadiscono la continuità dell’identità dell’azienda.

Il progetto di renaming sarà avviato da una località simbolicamente importante per Bricoman. Infatti, l’inaugurazione del nuovo punto vendita Tecnomat di Assemini, previsto per il 16 marzo, di fatto amplia e sostituisce lo storico negozio di Elmas, il primo a insegna Bricoman in Italia aperto nella medesima provincia 14 anni fa.

Il cambio insegna proseguirà poi in tutti gli altri punti vendita prevedendo l’ultimo cambio in agosto.

Strettamente collegati al cambio insegna, sono allo studio una serie di progetti coerenti con l’obiettivo di entrare in modo ancora più radicale nel mercato del professionale quali ad esempio:

  • rafforzare la partnership con i fornitori per l’organizzazione di eventi di formazione e di presentazione dei prodotti (online/presenza) dedicati ai professionisti;
  • la valorizzazione della Carta Pro che permette ai possessori di Partita Iva di beneficiare di prezzi e servizi esclusivi;
  • la definizione di condizioni di acquisto dedicate, in funzione delle forniture;
  • l’ampliamento dell’offerta prodotto con prestazioni specialistiche disponibili in 48/72 ore;
  • la continua disponibilità di stock di prodotti;
  • i prezzi permanenti meno cari rispetto alla piazza di riferimento, e anche dei competitor online;
  • l’adattamento locale delle gamme, con assortimenti di prodotti pensati per i professionisti locali.

Lo sviluppo territoriale e occupazionale

Inoltre, Bricoman ha elaborato un importante piano di sviluppo territoriale che prevede:

  • 3 nuove aperture nel 2022: Ravenna, Rimini e Capodrise (Caserta);
  • 12 nuovi punti vendita nei prossimi tre anni su tutto il territorio nazionale, in Piemonte, Lazio, Lombardia, Sicilia solo per citare alcuni possibili siti;
  • il raggiungimento di 40 negozi entro il 2024;
  • il raggiungimento di 70 negozi entro il 2030.

Un’operazione che comporterà già nei prossimi 3 anni la creazione di 1.500 nuovi posti di lavoro oltre all’indotto.

«Ogni punto vendita occupa circa 150 persone con un fatturato medio che si aggira intorno ai 50 milioni di euro. Il piano di sviluppo territoriale che abbiamo definito e che vede 4 nuove aperture ogni anno, creerà circa 600 posti di lavoro in più all’anno» ha dichiarato l’ad al termine della conferenza stampa di presentazione della nuova insegna e del piano di sviluppo a cui hanno partecipato Angela Antonini, Direttrice delle risorse umane, Maria Tamborra, Amministratrice delegata, Federico Stecchi, Direttore vendite e marketing, Elio Cariboni, Direttore acquisti (foto Bricoman Italia)

I referenti Bricoman Italia alla presentazione della nuova insegna e del nuovo piano di sviluppo. Da sinistra: Angela Antonini, Direttrice delle risorse umane, Maria Tamborra, Amministratrice delegata, Federico Stecchi, Direttore vendite e marketing, Elio Cariboni, Direttore acquisti (foto Bricoman Italia)

A parte il nome, cosa cambia?

  • Bricoman Italia srl resta sempre Bricoman Italia srl. La ragione sociale resta la stessa, stessa proprietà, stesse persone con la qualità e il servizio di sempre;
  • non cambia nulla per chi lavora in Bricoman e per i fornitori;
  • Per chi naviga e/o acquista online, chi cercherà Bricoman verrà reindirizzato sulla pagina Tecnomat.it;
  • ugualmente, i candidati interessati a lavorare in Bricoman saranno reindirizzati sulla pagina lavoraintecnomat.it.

Un po’ di numeri

Professionalità, passione, spirito di squadra sono i tre valori fondamentali, nel 2008, è nata Bricoman Italia srl, insegna appartenente ad Adeo, specializzata in prodotti tecnici, e attiva nel settore della Grande Distribuzione.

Oggi Bricoman è presente sul territorio nazionale con 28 punti vendita (di superficie da 5 a 10mila metri quadrati) e offre ai professionisti e alle piccole imprese prodotti tecnici per la costruzione, la ristrutturazione e la finitura della casa, attraverso una formula sia all’ingrosso sia al dettaglio che consente l’apertura anche al grande pubblico. In breve, ecco i numeri:

  • fatturato 2021: 1,5 Mld di euro;
  • punti vendita presenti in Italia: 28;
  • visitatori su Bricoman.it nel 2021: 50 M ;
  • dipendenti: 4.200; 42% donne e 58% uomini
  • totale superficie (interna/esterna): 245.733 mq
  • depositi: 3 (Piemonte, Emilia Romagna e Lazio) per la gestione dei flussi logistici che permettono di ottimizzare i transiti di merce in ottica di vantaggio economico (minor costo logistico del prodotto) e ambientale (riduzione dei viaggi)

Con 25 mila prodotti presenti nei reparti di idraulica, elettricità, edilizia, falegnameria, sanitari, piastrelle, ferramenta, utensileria e vernici, Bricoman fa parte di Adeo, gruppo multilocale basato in Francia al primo posto in Europa e terzo al mondo nel mercato del miglioramento dell’habitat e del fai da te, che riunisce marchi quali Leroy Merlin, Bricocenter, Weldom e Kbane.

I punti di forza

Da sempre al fianco dei professionisti, delle imprese e delle attività commerciali per dare una risposta concreta alle specifiche esigenze, Bricoman può contare su una serie di punti di forza.

I punti vendita riuniscono, in un unico luogo accessibile fin dalle prime ore del mattino, prodotti di una vasta gamma di marche professionali, pronti alla consegna e in elevate quantità. I prezzi sono da ingrosso e viene garantita la velocità nell’acquisto sia di un prodotto singolo sia di grandi quantità.

Gli scaffali sono ben organizzati e propongono un’esposizione essenziale, con informazioni tecniche chiare, veloci e sintetiche in linea con le esigenze del prescrittore. Questo modo di operare garantisce

  • un’immediata percezione dell’offerta (1 prodotto = 1 campione = 1 etichetta prezzo);
  • una grande chiarezza nella descrizione del prodotto;
  • una forte visibilità del prezzo;
  • massimo risalto al prodotto grazie al packaging ridotto al minimo.

Sviluppo sostenibile

L’azienda dichiara che la sostenibilità è da sempre uno dei valori più importanti e dal 2012  ha intrapreso una serie di pratiche per perseguirla. “In primis, la certificazione Iso 50001, di cui i nostri siti sono dotati dal 2019 che testimonia l’impegno nell’applicazione di soluzioni che aumentano l’efficienza energetica dei negozi, siti e depositi e garantiscono un utilizzo razionale dell’energia elettrica: dalla gestione tecnica centralizzata con il monitoraggio continuo, tramite Ems, alla telegestione degli impianti di climatizzazione, tramite Bms, al relamping dei negozi, con soluzioni che sfruttano la tecnologia led, alla formazione e sensibilizzazione dei colleghi. Più del 60% dei siti è dotato di impianto fotovoltaico e nuove installazioni sono previste nei prossimi mesi.

Utilizziamo in tutti i siti (negozi, magazzini distaccati e sede centrale) energia elettrica 100% proveniente da fonti rinnovabili come acqua, sole, vento e calore della terra, certificata dal sistema Garanzie di origine del gestore servizi energetici, in base alla direttiva CE 2009/28/CE.

In secondo luogo, l’organizzazione stessa dei punti vendita è pensata per contenere gli spazi: strutture semplici per acquisti veloci; volumi concentrati per ottimizzare il trasporto su gomma oltre all’intermodalità che prevede l’uso della rotaia e del marittimo; imballi più contenuti; la distribuzione sia di grandi marche che hanno già in sé i valori della sostenibilità sia di brand nazionali e locali a km 0 che valorizzano il territorio”.