Bonus idrico nella Legge di Bilancio 2021. Incentivi di 1.000 euro per sostituire vasi sanitari in ceramica, rubinetti e miscelatori

Approvato dalla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati un emendamento alla Legge di Bilancio 2021 che introduce una incentivazione fiscale sul risparmio idrico nelle riqualificazioni edilizie.
Un tassello particolarmente importante nel percorso di riqualificazione sostenibile del patrimonio immobiliare italiano, basato sul riconoscimento che l’acqua potabile è un bene scarso da gestire in modo più efficiente.

La norma prevede la possibilitĂ  per i contribuenti persone fisiche di usufruire di 1000 euro, da utilizzarsi entro la fine del 2021, per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con apparecchi nuovi aventi un volume massimo di scarico non superiore a sei litri e di rubinetterie sanitarie, soffioni e colonne doccia a portata ridotta. Rientrano nel massimale di spesa anche le opere idrauliche e murarie collegate e gli oneri di smontaggio e dismissione dei sistemi preesistenti.

«L’inserimento nella legge di bilancio 2021 del bonus idrico rappresenta il completamento delle iniziative di Confindustria Ceramica iniziate il 2 luglio 2013 con la presentazione a Roma della ricerca Cresme sul tema. Un emendamento di fondamentale importanza perchĂ©, per la prima volta, viene riconosciuta la necessitĂ  di sostenere l’efficienza idrica del nostro patrimonio edilizio» Augusto Ciarrocchi, vice presidente Confindustria Ceramica

Uno studio commissionato da Confindustria Ceramica al Cresme e presentato a Roma nel luglio 2013, infatti, evidenziava come il 30% dei consumi medi giornalieri di un cittadino italiano, pari a 250 litri, fosse da attribuire all’uso dei vasi sanitari nel nostro Paese, dove gli oltre 57 milioni di vasi in esercizio consumano annualmente 1,4 miliardi di metri cubi di acqua, pari ad un costo di 2,4 miliardi di euro. Oltre la metà di questi sanitari è stato posato prima del 1990, quando gli apparecchi sanitari utilizzavano 12-15 litri per ogni scarico. Qualora si sostituissero i 28,4 milioni di vasi “ante 1990” con nuovi apparecchi, aventi scarico massimo pari a 6 litri, si avrebbe un risparmio strutturale di acqua pari a 414 milioni di metri cubi all’anno, un risparmio di 665 milioni di euro per le famiglie italiane ed una riduzione di 2,9 milioni di tonnellate di CO2 per minore uso di energia elettrica necessaria per l’approvvigionamento e la distribuzione.

Un risultato particolarmente importante nel campo della ristrutturazione edilizia nel nostro Paese, per il quale Confindustria Ceramica, Anima Confindustria Meccanica e FederlegnoArredo hanno lavorato congiuntamente.

«Si tratta di un risultato importante per il settore della Rubinetteria sanitaria italiana, che mette in evidenza la capacitĂ  delle nostre aziende di unire ricerca nel design dei prodotti a tecnologie efficienti, in grado di fare la differenza anche dal punto di vista dell’impatto ambientale. In qualunque settore si operi, interpretare il Green New Deal europeo è un dovere di ogni azienda oltre che un’opportunitĂ . Ogni cittadino europeo è chiamato a fare la sua parte, in questo senso è un contributo esponenziale quello che gli imprenditori possono offrire all’ambiente grazie all’applicazione della ricerca nei loro prodotti. Soprattutto in quest’anno complicato, possiamo cogliere un’importante opportunitĂ  per salvaguardare le risorse del nostro pianeta»  Maurizio Bellosta, vice presidente Avr (Anima Confindustria)/Capogruppo Rubinetteria