Speciale Smartworking

Benno Pamer, Torggler. Lavorare (in remoto) ai tempi del Coronavirus

«In Torggler abbiamo lavorato, negli anni, per mettere a punto un processo interno di digitalizzazione e infatti, per ciò che riguarda l’organizzazione del lavoro, questa emergenza non ci ha colti alla sprovvista. Questo ci consente di essere presenti il più possibile anche in questa fase di forti restrizioni e, nel frattempo, per quanto riguarda le attività di produzione e di logistica, stiamo applicando i più elevati standard di sicurezza.
Nella nostra azienda è forte il senso di team e siamo convinti che possiamo superare questa crisi solo se tutti collaborano. Tanto è vero che quando l’azienda ha deciso di utilizzare lo strumento della cassa integrazione, il management, per solidarietà nei confronti dei dipendenti e dell’azienda stessa, ha rinunciato volontariamente alla quota equivalente dello stipendio.
Vogliamo leggere questa crisi come un’opportunità, una sorta di prova generale sull’utilizzo massivo delle tecnologie digitali che, abbiamo appurato anche in questi giorni, ha ritorni positivi non solo nell’ambito professionale, ma anche in quello personale e familiare, oltre che ambientale. Si pensi ad esempio ai valori positivi che una call conference può avere rispetto a una riunione fisica: si riducono viaggi e spostamenti a beneficio del tempo che si può trascorrere in famiglia e della riduzione (oltre che dei costi) del tasso di inquinamento.
Siamo certi che, quando l’emergenza pandemica sarà rientrata, l’attenzione alle persone e all’ambiente rimarrà molto alta e noi, che già prima di questa crisi eravamo impegnati nella costruzione del nostro nuovo centro tecnologico in Alto Adige, avremo la possibilità di offrire occupazione altamente specializzata e formata per affrontare un mercato inevitabilmente cambiato, per il quale siamo già pronti» Benno Pamer, Ceo Torggler Chimica

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