Atelier(s) Alfonso Femia. Presentato il progetto del parco lineare di Trieste

(foto ©AF517 per Atelier (s) Alfonso Femia)

Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia con Michelangelo Pugliese, architetto paesaggista, ha sviluppato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per il Parco Lineare Verde di Archeologia Industriale da Barcola al centro storico.

(foto ©AF517 per Atelier (s) Alfonso Femia)

Come dichiara Alfonso Femia: «È un progetto molto importante coerente con le intenzioni dell’amministrazione triestina e con il master sviluppato da Andreas Kipar, studio Land che, in questa prima attuazione, partendo dagli spazi pubblici connette parti di città, attraverso la realizzazione di spazi continui attrezzati. Un luogo accogliente che induce e suggerisce l’esplorazione della linea costiera, conservando la memoria storica dell’impianto urbano asburgico».

Un parco connesso con la storia del luogo

(foto ©AF517 per Atelier (s) Alfonso Femia)

Il Porto Vecchio di Trieste si differenzia da tutti gli altri porti mediterranei, perché somiglia nell’impianto urbanistico ai grandi porti del nord-Europa. Costruito in appena due decenni, negli anni Settanta e Ottanta dell’Ottocento, evoca, ancora oggi, lo spirito austro-ungarico, tipico del tempo.

Qui si innesterà una grande porzione del Parco Lineare, attraverso un disegno coerente, semplice, riconoscibile e attraverso la capacità di intersezione, sovrapposizione e connessione con le altre aree del Porto e della città

(foto ©AF517 per Atelier (s) Alfonso Femia)

Il progetto del Parco Lineare è orientato alla riduzione del consumo di energia del consumo di suolo e acqua, del risparmio energetico e della resilienza nei confronti dei cambiamenti climatici.

Sotto l’aspetto paesaggistico lo snodo del parco avverrà mantenimento gli assi del rapporto con il mare con gli assi dei moli e la città. Verrà realizzata una sequenza di spazi verdi sostenuti dalla struttura longitudinale dei percorsi, sul tracciato dei binari.

(foto ©AF517 per Atelier (s) Alfonso Femia)

Cuore del progetto sei aree paesaggistiche orientate a favorire la condivisione spaziale: il canneto; il cretto fiorito – il giardino minerale, lo spacca pietre, le colline, il labirinto; i prati; la landa del sommaco , l’acqua affiorante.

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