Antonio Pollazzon, Willi Guidolin e il Museo Civico “Albino Luciani Papa Giovanni Paolo I”

Museo Papa Luciani_1Il Museo Civico “Albino Luciani Papa Giovanni Paolo I”, aprirà presto i battenti a Canale d’Agordo (Belluno) nel cuore delle Dolomiti. Il progetto, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale del paese e sostenuto dalla Fondazione Papa Luciani Giovanni Paolo I, porta la firma degli architetti Antonio Pollazzon e Willi Guidolin che hanno curato la ristrutturazione dell’edificio, mentre l’allestimento interno è stato studiato dall’architetto Marino Baldin affiancato da Loris Serafinicuratore scientifico del Museo. L’esposizione sarà allestita nel fabbricato che una volta ospitava il Municipio, già di proprietà del Comune, luogo ideale sia per la posizione, ben visibile sulla piazza, sia per il carattere dell’edificio stesso. Si tratta, infatti, di una struttura di notevole dignità architettonica di impronta quattrocentesca e adiacente alla chiesa.Museo Papa Luciani_ progetto3_01a

Il palazzo, sottoposto a vincolo ambientale, paesaggistico e storico, si sviluppa su quattro piani comprendenti una superficie di circa 380 mq destinati a mostra e di circa 600 mq riservati al Centro Studi. I lavori, iniziati nel 2011, hanno comportato importanti interventi strutturali che hanno riguardato le fondamenta, i solai – rinforzati ad ogni piano – e la copertura – con la sostituzione delle travi lignee. Il tetto è in legno di larice con copertura tradizionale ricomposta in scandole, assicelle ottenute a spacco e disposte in triplo strato.Museo Papa Luciani_ progetto3_01

Le superfici esterne sono state conservate e sono caratterizzate da stipiti in dolomia – pietra tipica delle Dolomiti – e intonaci “clettati” (rasati) a calce. Accanto al fabbricato principale è presente un altro corpo edilizio anche esso ristrutturato, che sarà utilizzato per svolgere le varie attività di servizio indispensabili al Museo, con l’obiettivo di creare un polo culturale, necessario sia al paese, sia ai molti pellegrini e turisti che da tempo frequentano Canale d’Agordo.Museo Papa Luciani_ progetto4

Si tratta dell’ex albergo Cavallino, oggetto di importanti interventi che hanno portato alla definizione di un nuovo profilo architettonico ispirato alle forme tondeggianti della vicina chiesa neorinascimentale di S.Giovanni Battista (opera dell’architetto Giuseppe Segusini). La nuova facciata è stata rivestita con frangisole in legno di larice, che ha la funzione di connotare distintamente l’edificio e di facilitarne l’inserimento paesaggistico.Museo Papa Luciani_ progetto4_01

I lavori di ripristino degli stabili sono stati di carattere conservativo, per dare nuova luce pur mantenendo il profilo originale, studiati nel pieno rispetto dell’ambiente e degli stilemi della tradizione architettonica locale, grazie all’utilizzo di materiali compatibili con quelli originali, affiancando così vecchio e nuovo in una contaminazione di stili. Il complesso, dall’atmosfera arcaica e maestosa, ma al contempo calda e accogliente, appare dunque perfettamente adatto ad inquadrare Albino Luciani, quasi come si trattasse di una “grande casa” costruita apposta per accogliere lui e i suoi fedeli, esaltando il valore iconico della figura del Santo Padre.